Sono un po’ provinciale, ma a me piace come sono fatto e non mi disturba affatto vivere così“. Tre anni fa, nelle stanze del CONI di Viale Padre Santo, mister Ballardini tenne una lezione frontale aperta a molti addetti ai lavori e pronunciò anche queste parole (clicca QUI per rileggerla integralmente).

Fu un colloquio sincero, spontaneo, di quelli cui ha abituato la piazza rossoblu da quando la frequenta. Meglio che con quelle parole non si potrebbe descrivere Davide Ballardini da Ravenna, allenatore tra i più esperti nell’attuale Serie A, saldo appiglio del Genoa nei momenti di difficoltà e troppo spesso “dimenticato” dalle cronache oltre che depauperato a parole senza averne prima messi in fila i meriti nella gestione di gruppo e spogliatoio.

Del trend intrapreso dal Grifone coi suoi 17 punti in 8 partite dal ritorno (il quarto) di Ballardini se ne parla, forse però non troppo a fondo. E pensare che basterebbe descrivere questo momento del Genoa con poche parole, peraltro pronunciate a suo tempo dal medesimo tecnico ravennate. “Quando arrivo in una società parto dalla fine – spiegava sempre in quel febbraio 2018 – Parto con un’idea, ma devo conoscere naturalmente le caratteristiche dei giocatori e inquadrarle alla svelta. Parto dal generale e valuto le qualità dei singoli e dico: “con questi giocatori la disposizione più adatta è questa”. Semplice, conciso, vigile su ogni dettaglio, in continua fase di monitoraggio e aggiornamento (anche negli ultimi tre anni, come ci spiegò in una recente intervista) attraverso un nutrito e competente staff: tutti al servizio del Grifone per la risalita in classifica.

La bontà e genuinità del lavoro di Ballardini, cresciuto con gli insegnamenti del nonno che lo spronavano ad insistere col calcio (“finché dura vuol dire che sei un artista”), sono ben descritte anche dal rapporto che intercorre fra lui e i calciatori. “Il mio lavoro e la mia persona mi impongono di sapere sempre come stanno i miei calciatori, se va tutto bene. Deve essere così, come deve essere così che un giocatore, se non è d’accordo con me, me lo dica: può essere che io non abbia ragione. E abbia anzi ragione lui“. Non serve essere fini conoscitori del mondo per capire che aprirsi all’ascolto giova sempre anziché rimanere arroccati sulle proprie posizioni. E i risultati si vedono, confortati anche dai numeri e dalla storia.

Nella stagione 2010/11 salvò il Genoa prendendolo alla dodicesima giornata a soli tre punti dalla zona retrocessione. La squadra rossoblu chiuderà decima a 51 punti. Ballardini ne farà 40 in 28 partite (media 1,42 a partita) collezionando 11 vittorie, 7 pareggi e 10 sconfitte, mantenendo imbattuta la porta del Genoa in dieci occasioni, vincendo entrambi i derby e mai perdendo gli scontri diretti con le tre squadre che sarebbero poi retrocesse.

Senza essere confermato, tornerà nel gennaio 2013 per sostituire Delneri, appena battuto in casa dal Catania. Il tecnico ravennate prende per mano un Grifone capace di fare solo 8 punti nelle ultime dieci giornate e si trova a dover gestire una situazione ben più complessa che un anno e mezzo prima: anzitutto il Genoa è già entrato nel girone di ritorno e le partite a disposizione per dare una svolta sono addirittura dieci in meno. In più si trova già virtualmente retrocesso con 17 punti e soli tre di vantaggio dall’ultima piazza, occupata dal Siena, partito però con sei punti di penalizzazione. Le partite sotto la guida Ballardini saranno 18: frutteranno 4 vittorie, 10 pareggi e 4 sconfitte e un bottino di 19 punti (1,11 a partita).

E poi c’è il Ballardini “terzo”, quello della stagione 2017/18. Avrebbe preso sotto l’ala il Grifone con un turno di anticipo rispetto a quando lo eredita oggi: siamo alla 13° giornata ed esordisce a Crotone. Esordisce da terzultimo in classifica con sei punti e una squadra, nelle statistiche, molto simile a quella attuale: un solo successo, 3 pareggi e 8 sconfitte. La sola differenza, rispetto ad oggi, è quella di essere riusciti a fare almeno un successo esterno, a Cagliari. Ma al di là di questi particolari, Ballardini colleziona 35 punti in 26 partite (1,34 a partita) e centra la salvezza con quattro turni d’anticipo in virtù degli scontri diretti a favore con la Spal. 10 vittorie, 5 pareggi e 11 sconfitta. Sarà riconfermato per la stagione 2018/19, salvo poi essere esonerato nell’ottobre dello stesso anno (12°).

Le tre precedenti parentesi sulla panchina del Genoa, corroborate da quella attuale, ci restituiscono uno “spaccato” chiaro della situazione. Negli ultimi cinque anni, quelli dove peraltro il Genoa avrebbe potuto penare molto meno (soprattutto sul mercato) visto che risulta la nona squadra in Europa ad aver guadagnato di più dalla finestra trasferimenti  (+75 milioni di euro il saldo tra guadagni e spese secondo quanto raccolto dal CIES Football Observatory), la tranquillità è stata sporadica e limitata. A tratti vissuta con mister Nicola, che ha lasciato un positivo ricordo nei cuori rossoblu e sabato ritroverà il Grifone, ma i Genoani la hanno avvertita sulla pelle e nell’animo in maniera stabile e crescente (per almeno qualche mese di fila) soltanto quando al timone c’era Ballardini.

Non diventa così un caso che ormai da qualche settimana, viaggiando con una media superiore a due punti a partita, si sia collocato al primo posto per media punti (1,45 a gara) tra gli allenatori susseguitisi sulla panchina del Genoa dal ritorno in Serie A. Ormai a due panchine da raggiungere Osvaldo Bagnoli per presenze in Serie A col Club più Antico d’Italia (88).


I NUMERI DI BALLARDINI AL GENOA IN SERIE A (aggiornati alla 21° giornata della stagione 2020/21)

  • PARTITE GIOCATE: 86
  • VITTORIE: 34 (39,5%)
  • PAREGGI: 23 (26,7%)
  • SCONFITTE: 29 (33,8%)
  • GARE A PUNTI: 57
  • % GARE A PUNTI: 66,2%
  • GOL FATTI: 101
  • GOL FATTI/partita: 1,17
  • GOL SUBITI: 97
  • GOL SUBITI/partita: 1,12
  • GARE A PORTA INVIOLATA: 33
  • PERCENTUALE GARE A PORTA INVIOLATA: 33 su 86 (38,3%)
  • PUNTI CONQUISTATI: 125
  • MEDIA PUNTI A PARTITA: 1,45 (a partita)
  • VITTORIE IN CASA: 23
  • PAREGGI IN CASA: 9
  • SCONFITTE IN CASA: 11
  • PUNTI IN CASA: 78
  • VITTORIE IN TRASFERTA: 11
  • PAREGGI IN TRASFERTA: 14
  • SCONFITTE IN TRASFERTA: 18
  • PUNTI IN TRASFERTA: 47

I principi di Ballardini: un racconto “leale” e umano dal settore giovanile al Genoa