Il Genoa di Rolando Maran accarezza la vittoria al Franchi, complice anche una rete annullata alla Fiorentina al 70′, trova il gol nel finale con l’ex Pjaca ma viene raggiunto nel 7′ di recupero dopo un batti e ribatti in mischia. Segna Milenkovic, il Grifone piange sul latte versato e resta al penultimo posto con 6 punti raccolti nelle prime 10 partite. Questo il commento di Maran ai microfoni di SkySport“Erano tre punti che in questo momento sarebbero stati qualcosa di straordinario. In un momento del genere, trovare la vittoria in una partita così complicata fra due squadre in difficoltà lo sarebbe stato. E invece resta l’amarezza, perché abbiamo avuto anche l’occasione per chiuderla e invece l’abbiamo vista svanire 20 secondi dopo la fine del recupero”.

Ancora Maran: “Noi sappiamo di dover fare qualcosa in più di cosa siamo capaci di fare, tante volte non abbiamo la buona sorte che ci aiuta. Nel momento in cui stavamo facendo meglio, perché nel finale siamo andati in crescendo, prendiamo gol su un’azione disperata della Fiorentina. Abbiamo rischiato un po’ nella seconda parte della ripresa. Al di là dei punti, avevamo bisogno di una soddisfazione che i ragazzi hanno cercato dall’inizio alla fine. Sono andati su tutte le palle, per assurdo con quasi troppa generosità. Con meno generosità è una partita che magari risolvi in un altro modo. Occorre essere lucidi e non commettere errori”. 

Su Marko Pjaca, subentrato e decisivo: “È rientrato bene, si era fatto male. Qualcosa abbiamo sempre lasciato per strada, per quella cosa che ci sta tormentando. Marko ha dei colpi, ma anche Mattia è entrato benissimo. Al di là del gol sbagliato, è stato decisivo sul gol. Abbiamo bisogno della fiducia necessaria, stiamo crescendo. Fra un tempo e l’altro ho chiesto alle due punte di stare vicine e a Pjaca ho chiesto di stare più stretto. Lui l’ha interpretato bene, ha quelle situazioni e quelle giocate nelle sue corde. Ha una gamba per poter giocare anche sull’esterno, deve solo ritrovare il campo e la condizione giusta, perché per le caratteristiche che ha può dare tanto su certi aspetti”. 

A precisa domanda sulle settimane difficili trascorse nel mese di ottobre a causa dei numerosi contagi da Coronavirus all’interno del gruppo-squadra, Maran risponde: “Non lo voglio mai dire perché sembra che stia cercando alibi, ma ne abbiamo avuti 18 colpiti dal Covid-19 e solamente due settimane fa ho avuto modo di parlare con tutta la squadra. È ovvio che sia un nuovo inizio per noi e quello spirito, quell’attenzione nel fare le cose, è proprio perché siamo consapevoli che quel nostro inizio debba intraprendere una strada diversa. Dobbiamo toglierci da là, ne siamo consapevoli. Oggi abbiamo ritrovato la compattezza che avevamo un po’ perso nelle ultime gare, il fatto di tornare a rendere la partita difficile agli altri. Oggi è stata una prestazione sulla quale costruire. È ovvio che vincendo avremmo potuto avere un morale per costruire ancora meglio, ma lo spirito è senz’altro qualcosa che mi porto a casa e su cui posso mettere le basi”. 

Questo invece Maran in zona mista, ai microfoni di GenoaChannel: “C’è tanta rabbia resta in corpo quando vedi svanire una vittoria che, per come era venuta, avremmo anche meritato. I ragazzi erano stati bravi a ribattere colpo su colpo, peccato perché dopo 6′ di recupero ti fa tanta rabbia. Probabilmente con un po’ di lucidità in più avremmo potuto portare a casa questa partita, ma è un punto di inizio. Volevamo portare a casa i tre punti ma dal punto di vista del temperamento e dell’applicazione ho visto un Genoa che non voleva lasciare niente sul campo agli avversari. E questo è importante. Nella mia voce c’è ancora il rammarico per non averla vinta, ma ci sono tanti aspetti positivi. Quelli che entrano danno un contributo importante, c’è più gamba e al di là dei due infortuni che hanno condizionato i cambi abbiamo dimostrato di avere la voglia di lottare fino in fondo e l’abbiamo dimostrato. Resta il neo del gol allo scadere ma non deve nascondere quanto di buono abbiamo fatto e su cui dobbiamo costruire”.

Domenica pomeriggio al Ferraris arriva la Juventus: “In questo momento ben venga un test difficile, perché proprio per come la stiamo vivendo e per come li ho visti lavorare dobbiamo preparare la settimana con la fiducia con cui abbiamo preparato questa. Sapendo che dovremo essere bravi, ma che questo dovrà essere uno stimolo che ci dia la spinta giusta per affrontare una squadra forte. Forte ma che affronterà un Genoa pronto a ribattere colpo su colpo”.


Fiorentina 1-1 Genoa, Pjaca la sblocca. Milenkovic pareggia all’ultimo secondo