Tempo di burrasca e di conferenza stampa a Villa Rostan, quartier generale del Genoa. È stata una lunga conferenza stampa quella di mister Thiago Motta ad anticipare la delicatissima e difficile sfida di Milano contro l’Inter. Gli esempi da seguire, per affrontare a dovere i nerazzurri, saranno le due partite esterne disputate contro altre due big del campionato come Napoli e Juventus. Il Genoa, peraltro, viene da tre pareggi consecutivi fuori casa e diversi punti gettati al vento.

Ci sarà tempo per parlare di mercato. Sabato affrontate una squadra che potrebbe lanciare due giovanissimi dal primo minuto, cosa che lei ha già fatto spesso. Che Inter si aspetta?

Penso che una squadra come l’Inter è in emergenza come noi, tra infortuni e squalificati. Siamo tutti in emergenza”.

Le condizioni di Favilli e Sturaro, entrambi esclusi all’ultimo dal derby?

“Stanno bene, ma vedremo oggi nell’ultimo allenamento chi sarà a disposizione per domani”. 

Come sta il Genoa?

“La squadra sta bene, mi aspetto subito una reazione dopo una sconfitta non meritata. È finita, va dimenticata con una buona prestazione domani, dove si dovrà giocare per vincere”.

Con l’Inter un ritorno al passato, che sensazione le fa vivere ora l’esperienza da allenatore?

Dell’Inter ho sempre bei ricordi. Lì ho giocato e abbiamo fatto cose straordinarie, ma oggi penso soltanto alla mia squadra, il Genoa. Penso a come affrontare al meglio la gara di domani. Per vincerla”. 

L’Inter di Conte ha dei punti deboli?

Conte è un grandissimo allenatore. Lo ha già dimostrato e lo sta ancora dimostrando. Le sue squadra sono sempre difficili da affrontare: giocano tutti assieme e lottano, cercando di creare molti pericoli nell’area avversaria con tanti uomini a finalizzare l’azione. Lo affronteremo con rispetto e domani spero venga fuori una bella partita tra noi e l’Inter”.

Le due partite importanti fatte con le grandi (Juve e Napoli, ndr) saranno un riferimento per quella di domani?

Sicuramente dovranno essere un riferimento. Spero che la gara di domani possa essere una partita come quelle di Napoli e Juventus. A giocare in trasferta la nostra squadra, mi pare, si trova quasi meglio che a giocare in casa. Se con una buona prestazione cambieranno anche i risultati in trasferta, in tal caso sarò molto contento dopo la partita”. 

A una settimana dalla sconfitta nel derby, che dal punto di vista morale non è facile da accettare, riuscirete a mutare questa sconfitta in cattiveria?

“La partita è finita da una settimana: ora dobbiamo pensare alla gara di domani. Tutte le partite che abbiamo giocato siamo spesso stati vicini a vincerle. Resto convinto che se continueremo su questa strada, anche i risultati arriveranno”.

A livello di prestazioni fuori casa avete fatto meglio che in casa. La differenza è dovuta ad aspetti tattici o è un discorso di personalità?

“Quando succedono cose così, non è un solo dettaglio che conta. Sono tanti dettagli che fanno sì che la squadra possa giocare meglio oppure no. Dobbiamo dimenticare quanto successo prima, dove abbiamo fatto belle prestazione, ma non vinto le partite. E nel calcio sono risultati e vittorie che contano. Le nostre energie devono essere alla gara di domani per affrontarla nel modo giusto. Difenderemo e attaccheremo tutti assieme con l’idea di fare la partita, andando a cercare di imporre il nostro gioco e vincere”.

Cosa le hanno lasciato di diverso le esperienze al Genoa e poi all’Inter? Cosa viene chiesto di differente da una squadra, da una realtà all’altra?

“Nel Genoa e nell’Inter si chiedono le stesse cose ad un calciatore. Quando si attacca, lo si fa tutti assieme. Quando si difende, lo si fa tutti assieme. Sempre con l’ambizione di fare meglio dell’avversario con l’obiettivo di centrare il risultato. Non vedo differenze tra l’essere un giocatore del Genoa oppure un giocatore dell’Inter”. 

 

Schöne da trequartista non ha fatto bene? Qual è il ruolo migliore per lui?

Secondo me, con le qualità che ha, può giocare davanti alla difesa, sulla trequarti oppure a centrocampo come mezzala. I giocatori di grande livello possono giocare ovunque e conta poco il ruolo. Lui è un grande giocatore e può giocare ovunque”. 

Il suo bilancio? Si aspettava queste difficoltà?

“Il bilancio lo farò domani, dopo la partita. Prima di Natale ne manca infatti ancora una partita. E spero in una buona prestazione”.

Cosa non le hanno dato Saponara e Sinan Gumus così come gli altri giocatori non convocati in queste partite?

“Chi è stato convocato e ha giocato, così come quelli che sono andati in panchina, mi hanno dato quello che chiedevo. Sono contento di chi ho avuto in queste gare in campo e fuori. Mi è piaciuto il giocare l’uno per l’altro, pensando di fare la propria partita per sé stessi, ma soprattutto per il bene della squadra”. 

La strada è quella giusta, ma ora servono i punti: sul mercato cosa serve?

“Di mercato ne parleremo nel momento giusto, non prima di una gara importante come quella con l’Inter. Dopo la gara che andremo ad affrontare domani, assieme alla società prenderemo le migliori decisioni”. 

Come si ferma Lukaku?

Si ferma come tutti gli altri. Si tratta di un grandissimo giocatore, ma si ferma di squadra. Si muove tanto, può calciare da fuori area, nell’area di rigore è pericolosissimo. Quando ci sarà da difenderci, lo faremo da squadra”. 

Da Pinamonti ci si aspettava tanto. Giocare contro la sua ex squadra potrà essere uno stimolo in più?

“Sicuramente sarà stimolo in più e lo vedo bene come gli altri. Da lui, come da tutti, mi aspetto qualcosa di più”.

Quindi uno stimolo in più, da ex interista, anche per lei?

“Lo stimolo è avere la possibilità di fare una grande partita e finire con un buon risultato”.

Vera l’indiscrezione di un’incomprensione con Conte nel suo periodo da giocatore?

“Non ho mai avuto problemi con Conte. Siamo stati sempre in comunicazione diretta, e questa comunicazione è sempre stata buona. mi sono trovato bene sia con lui sia con gli altri allenatori che ho avuto. Sono sempre stato onesto e se c’era qualche problema si parlava e si trovata una soluzione per il bene di tutti. Ora sono dall’altra parte, da allenatore, e cerco di essere nella stessa maniera. Cerco di trovare soluzioni parlando coi giocatori e cercando di trovare sempre soluzioni”. 

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