Il presidente Cellino, dopo le tre disastrose uscite di Fabio Grosso, ha messo da parte l’orgoglio, ascoltando la propria tifoseria e, quindi, richiamando Corini. Una mossa che momentaneamente gli è valsa una risalita in classifica approfittando del lento procedere delle genovesi.

Ed ecco che, dalla zona retrocessione e con una partita da recuperare col Sassuolo, Corini peggiora lo scenario a poche ore da Genoa-Sampdoria: il derby di stasera, rossoblu e blucerchiati lo giocheranno da penultimi e terzultimi in classifica. E quello che già era un derby salvezza, il più basso in classifica da oltre cinquant’anni, diventerà una stracittadina dove è difficile presumere la ricerca di un pareggio.

A decidere la sfida del “Rigamonti” due reti nel finale di primo tempo con Chancellor e Torregrossa, corroborate dal terzo gol firmato Spalek nella ripresa. Lecce mai in partita, nervoso e con evidenti difficoltà sotto porta nonostante il ritorno di Lapadula dalla squalifica. Il primo tiro salentino verso la porta difesa da Alfonso arriva infatti al 70′ con Babacar sul punteggio ormai consolidato di 3-0. Liverani resta fermo a 15 punti, Rondinelle che risalgono a quota 13. Corini e il suo Brescia si addossano il compito di accorciare la classifica di Serie A. Una classifica che, per adesso, tiene otto squadre in cinque punti dalla dodicesima posizione al penultimo posto occupato dal Genoa.


Genoa-Sampdoria, derby è questione di esempi