Nella direzione complessivamente sufficiente di Calvarese rientra anche la decisione, presa di comune accordo col VAR Chiffi, di non assegnare calcio di rigore sul tocco di braccio di Lerager in area di rigore successivo alla punizione calciata da Mertens.

Ci sono tre questioni da affrontare. Andando in ordine, si parta dalla punizione che non c’era concessa al minuto 56′ a favore del Napoli. Agudelo non solo non contrasta mai col piede sinistro Callejon, ma è lui stesso a ricevere il calcio da parte dello spagnolo al momento di calciare. L’esterno del Napoli, non appena sente il leggerissimo tocco del suo scarpino sul polpaccio di Agudelo, cade a terra e trae in inganno Calvarese, posizionato una decina di metri distante dalla zona dell’episodio. Punizione a dir poco generosa, quando non inesistente. Tanto più che Agudelo non affonda il colpo neppure col braccio sinistro malgrado Callejon, a sua volta, cerchi di proteggersi col braccio destro.

Intorno alla concessione di questa punizione si apre il secondo capitolo da analizzare. Ieri sera, seguendo la gara dal cuore della Fondazione, all’interno del Museo del Genoa, molti si domandavano perché il VAR non avesse revocato tale punizione. Domanda lecita e risposta particolarmente semplice: perché non lo prevede il protocollo VAR, che non può intervenire mai al di fuori della aree di rigore, eccezion fatta per i cartellini gialli da tramutare in rossi (in tal senso qualche rischio se l’è preso Cleonise a fine gara con un piede a martello sulla tibia di Lozano: poteva starci una on field review) oppure per gli scambi di persona nel sanzionare un calciatore. L’ultimo caso in cui si può avere una review al di fuori dell’area di rigore è quando una squadra segna, ma l’azione aveva nel suo cominciamento un fallo da parte della formazione andata in rete. Quel fallo rimane comunque la più evidente macchia nella direzione di gara di un Calvarese poco avvezzo alla tecnologia, che ha sicuramente mancato anche di sanzionare almeno con un cartellino giallo i reiterati interventi fallosi di Hysaj ai danni di Pandev.

E veniamo adesso al tocco di braccio di Lerager sulla battuta di Mertens. Il braccio è a copertura del viso e protegge la figura, senza compiere un movimento innaturale. Non è mai calcio di rigore, considerate anche le mimiche che gli arbitri spesso ripetono ai giocatori in barriera al momento della battuta di un calcio di punizione. La decisione di non assegnarlo è stata una compensazione per una punizione nata da un fallo che non c’era? Può certamente aver pesato nel ragionamento, ma rimane il fatto che da regolamento quello non era rigore. E sarebbe stata una beffa non da poco per un ottimo Grifone.


Napoli 0-0 Genoa, Grifone alla pari col Napoli. Koulibaly miracoloso su Pinamonti