DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI THIAGO MOTTA IN CONFERENZA 


Comincia con una vittoria l’avventura di Thiago Motta sulla panchina del Genoa, salito a quota 8 punti dopo la vittoria contro il Brescia, battuto per 3-1 al “Ferraris” grazie a una rimonta messa in atto nel secondo tempo. Tre gol arrivati dai tre giocatori subentrati a gara in corso valgono un vero e proprio record nella storia della Serie A (clicca qui). Di seguito le dichiarazioni del tecnico in conferenza stampa: “Le sensazioni sono state bellissime da quando sono arrivato allo stadio a quando me ne sono andato, con l’accoglienza che ho avuto e il sostegno che ho avuto stasera. Sinceramente oggi per me queste sono le cose meno importanti, perché la cosa più importante sono stati i giocatori, per quello che hanno fatto. In pochi giorni di lavoro, questi giocatori hanno dimostrato che possono fare belle cose. Io non ho cambiato niente”. 

Hai cambiato tre giocatori che hanno segnato. Risponde Thiago: “Ho una rosa ampia, di grande qualità. Giocatori bravissimi nel momento di diffcicoltà. Chi è entrato ha fatto il suo lavoro e lo ha fatto per il bene della squadra. Questo è il cammino. Se andremo avanti così sono convinto che si, avremo dei momenti di difficoltà, ma li affronteremo tutti insieme. Li affronteremo insieme, e queste sono le cose belle. Abbiamo vinto, dobbiamo godere stasera ma pensare già da domani alla prossima finale. Sono contentissimo per quello che hanno fatto tutti, anche quelli che non hanno giocato stasera. Mi hanno dato sensazione di aver lavorato anche con quelli che non hanno giocato. Se andiamo a vedere quando tutti hanno festeggiato insieme a fine partita…sono queste le cose belle del calcio. Hanno fatto tutti una vittoria di squadra: restiamo tutti con i piedi per terra, ma questa è la giusta via”. 

Cosa hai detto ai giocatori negli spogliatoi, prima della rimonta? Avete infiammato voi lo stadio con quei tre gol? “Sinceramente ho detto poche cose, perché quando vai negli spogliatoi e vedi la faccia dei giocatori capisci già che vogliono fare bene. Voglio vedere una squadra che sia squadra e si, per questo posso andare a casa tranquillo. Ho visto giocatori che hanno voglia di fare insieme. Io penso al Genoa e penso alla squadra, per questo chiedo che i tifosi li sostengano al di là del risultato. Alla fine lo so che conta tantissimo il risultato, ma bisogna vedere anche altre cose. Come quando vedi giocatori con crampi che continuano a correre – posso dire che non è così facile -, e loro lo hanno fatto. Il Brescia ha fatto un primo tempo migliore ma noi siamo rimasti squadra”.

Avete trasmesso voi la positività ai tifosi? “Sicuramente credo sia una cosa che parta da entrambe le parti. Io posso assicurare che, per come la vedo io, dalla nostra parte non ci mancherà niente. Sappiamo la realtà del Genoa oggi, ma io so che questi giocatori seguiranno quel che hanno fatto stasera. Stasera abbiamo vissuto tutti insieme momenti bellissimi e per questo chiedo che i tifosi stiano con noi, per quello dimostrato stasera: è questo che chiedo stasera e lo chiedo perché so che possono darlo. Mi permetto, con grande umiltà, di chiedere che stiano con noi. Perché se lo meritano”. 

Su Agudelo: “Agudelo l’avete visto voi, così come altri. Ho una squadra ampia, di qualità e dove sono tranquillo. Questa sera è toccato a lui, come tutti gli altri deve rimanere con i piedi per terra. Sono felice per lui ma immensamente felice per la squadra. Agudelo su Tonali ha cambiato la partita? Sono contento che abbia fatto una partita, così come per gli altri. Kevin deve lavorare tantissimo, ha fatto delle belle cose stasera ma la cosa più importante è che è un ragazzo umile che vuole imparare”.

Un racconto dal punto di vista tattico. “Anche se magari non è facile per il risultato, anche nel primo tempo ho visto cose buone. Dopo il primo gol è cambiato anche l’ambiente e quando vedi che l’intorno è positivo i giocatori lo capiscono. Parlare oggi di tattica? Ho visto i giocatori con i crampi, che è cosa normale per la tensione fisica, andare avanti”.

Differenza tra campo e panchina: come si trasforma il ferraris quando il Genoa lo si vive da allenatore? Sono sensazioni bellissime, per questo sono tornato. Il Genoa è casa mia, da quando sono arrivato l’accoglienza è stata perfetta. Torno perché il Genoa è casa mia: so che è un momento difficile ma so che insieme possiamo superarlo”.


Genoa 3-1 Brescia, Agudelo pareggia. Poi Kouamè e Pandev infuocano il Ferraris