Dopo la sosta per gli impegni con le nazionali, a raggiungere il Genoa Primavera è la corazzata Inter: guidata da Armando Madonna, fin qui a punteggio pieno, oggi con numerose defezioni per via delle convocazioni al Mondiale Under 17. Entrambe le squadre si presentano alla 5a giornata di campionato forti di una vittoria: chi in trasferta contro il Chievo (clicca QUI per approfondire) e chi in casa ai danni della Juventus (5-1). La miglior difesa del girone, quella genoana, affronta uno tra i reparti offensivi più prolifici, quello interista.

NOTIZIARIO – Al centro sportivo di Begato 9, nuovo quartier generale del settore giovanile rossoblu, la pioggia fa da padrone a questa mattinata di metà ottobre, 19 i gradi centigradi. Nonostante un tempo che non sembra concedere tregua, sono un centinaio gli spettatori assiepati sui gradoni: tra i presenti, anche Carlo Taldo Michele Sbravati, rispettivamente direttore sportivo della primavera genoana e responsabile del settore giovanile rossoblu. Sugli spalti anche un paio di volti noti: Mario Faccenda e Rino Lavezzini, ex allenatore della Primavera e dell’Albissola, così come il direttore sportivo Capozucca e l’ormai ex direttore generale Giorgio Perinetti.


LE FORMAZIONI 

GENOA PRIMAVERA (4-3-1-2) – Vodisek; Piccardo, Raggio, Ruggeri, Gonçalves; Masini, Rovella, Zennaro; Kallon; Moro, Bianchi. A disposizione: Drago, Montaldo, Piccardo, Gasco, Dumbravanu, Serpe, Verona, Besaggio, Eboua, Cleonise, Klimavicius, Buonavoglia. Allenatore: Luca Chiappino

INTER PRIMAVERA (3-5-2) – Pozzer; Vaghi, Youte, Ntube; Colombini, Vezzoni, Squizzato, Schirò, Gianelli; Mulattieri, Fonseca. A disposizione: Cortinovis, Stankovic, Moretti, Burgio, Sami, Attys, Persyn, Gnonto, Tononi, Lindkvist. Allenatore: Armando Madonna


LA PARTITA

Il direttore di gara D’Ascanio della sezione di Ancona, coadiuvato da Tinello di Rovigo e Ceolin di Treviso, fischia l’inizio poco dopo le ore 11. La prima occasione della gara è di marca nerazzurra, oggi in completo verde acqua: Fonseca prende palla sulla trequarti, si invola verso la porta difesa da Vodisek scaricando poi un destro che sorvola la traversa. Poco dopo anche il Genoa, altrettanto pimpante in avvio, crea pericoli. Lo fa dalla parte destra del campo con un’incursione di Masini.

 

 

Al 7’ Rovella perde una brutta palla al limite dell’area, ma l’estremo difensore genoano metterà una pezza poco dopo. La squadra di Chiappino spinge, soprattutto con gli esterni. Gli avversari, in campo con diversi sotto-leva per via dell’inizio del Mondiale Under 17 e con Esposito convocato in prima squadra, cercano più di gestire il pallone e appoggiarsi alle sponde degli attaccanti. Al 23’ la svolta. La formazione di Madonna passa in vantaggio con capitan Schiró, abile a liberarsi di un uomo e a battere Vodisek con un destro ad incrociare, che battezza il palo prima di gonfiare la rete. I Grifoncini non si fanno abbattere e, qualche minuto dopo, lo dimostrano con una conclusione di Moro di poco alta. A 15′ dal termine del primo tempo, mister Chiappino decide di rilevare Masini gettando nella mischia al suo posto il centrocampista Eboa-Ebongue.

Passa qualche minuto e i Grifoncini trovano la migliore occasione della partita: Rovella scodella per Flavio Bianchi, che da due passi e di sinistro mette di poco fuori la sfera. La Primavera rossoblu dimostra cuore e carattere, cercando in tutti i modi di ristabilire la parità. La rete del momentaneo 1-1 arriva su calcio di rigore, causato da un fallo di Ntube nel tentativo di spazzare via un pallone pericoloso controllato da Moro. Capitan Bianchi, dal dischetto, rischia di farsi neutralizzare il tiro (centrale) ma non sbaglia. Si va a riposo con una rete per parte.

La ripresa si apre con gli stessi effettivi. La prima occasione questa volta è di marca genoana: Rovella imbecca sulla destra il terzino Piccardo, che serve con un rasoterra Zennaro ma il numero 10 svirgola. Dall’altra parte la formazione di Madonna si fa vedere con un destro di Mulattieri. Su un ribaltamento di fronte Bianchi prova, invano, a portare avanti il Genoa.

Vantaggio che poi arriva, ma è interista: Rovella perde una bruttissima palla in area di rigore, Schiró ne approfitta e firma la personale doppietta. Il sorpasso galvanizza gli ospiti, che salgono sul piedistallo ancora con il numero 10: colpo di prima intenzione in area di rigore, risultato di 1-3. Dall’uscita dal campo di Masini, per un problema muscolare, il Grifone ha perso un po’ di equilibrio in mezzo al campo; le azioni interiste che hanno portato al gol, non a caso sono iniziate da quella parte.

Al 63′ il Genoa accorcia le distanze con Zennaro, il cui destro trova la deviazione di Vaghi e sorprende Pozzer. Poi, nel giro di un paio di minuti, i rossoblu sfiorano il pareggio prima con un tiro di Cleonise (entrato al posto di Moro) e con una conclusione di Bianchi, che impatta l’incrocio dei pali. L’attaccante fa tutto bene ma spreca sul più bello. Si rifarà allo scoccare del 75′, quando con un colpo da biliardo rasoterra e da fuori area lascia immobile il portiere interista firmando il 3-3.

Gettare il cuore oltre l’ostacolo, i ragazzi di Chiappino l’hanno fatto ancora. Dopo il pareggio regna la confusione in campo: diversi i palloni persi, squadre a tratti visibilmente stanche. Il Genoa Primavera ne ha di più, approfitta di un calcio di punizione da posizione favorevole e con Bianchi completa la rimonta: decisivo il tiro di Rovella, a scavalcare il portiere e colpire il palo alla destra del portiere. Sul comodo tap-in si butta il numero 9 rossoblu subito dopo travolto da un abbraccio collettivo. I ragazzi di Chiappino fermano la corsa dell’Inter, volano al 2° posto in classifica (13 punti in 5 partite) e confermano l’imbattibilità in campionato. Il risultato finale è un 4-3 per cuori forti.