Il quarto turno è pronto a lasciare rapidamente spazio alla quinta giornata, in programma nel turno infrasettimanale, ma lascia qualche spunto da analizzare. Giornata che si è rivelata molto più tranquilla delle precedenti, con tanti falli di mano revisionati al VAR (Cacciatore in Cagliari-Genoa oppure Tachtsidis in Lecce-Napoli) e qualche sbavatura. Sono fondamentalmente due gli episodi che più di tutti forniscono spunti. Spunti sul presente, ma anche sull’avvenire perché sarà interessante vederne poi l’uniformità di applicazione.

In ordine di tempo, si parte da Cagliari-Genoa. Al settimo minuto del primo tempo avviene l’episodio che più di tutti fa ancora discutere: era fallo da rigore quello di Cacciatore su Saponara? Riguardando le immagini, bisogna innanzitutto evidenziare come Saponara subisca fallo quando ha già calciato col destro. Si tratta del particolare di maggiore interesse e forse della discriminante decisiva. In più, Manganiello (mercoledì al VAR in Genoa-Bologna) è molto lontano dall’episodio, almeno una decina di metri, ed è coperto dallo stesso Saponara, colpito dalla gamba destra di Cacciatore all’altezza del pube e poco sopra la coscia sinistra.

Cacciatore è fuor di dubbio che colpisca Saponara, parecchio sorpreso quando si rialzerà di non essere stato “materia” da VAR. Lo colpisce però dopo la conclusione ed è questo particolare, non di poco conto, ad aver fatto propendere il VAR nel non vedere un “chiaro ed evidente errore” in tale episodio, lasciando ogni valutazione all’arbitro di campo. Decisione corretta, anche se precedenti differenti se ne ricordano diversi. Per quanto riguarda l’episodio di Cagliari, quindi, l’aver calciato prima del contatto e non essere stato sbilanciato o scoordinato prima di impattare il pallone devono inevitabilmente aver influito sulla decisione degli arbitri di non intervenire. Sarebbe bastato un secondo di ritardo in più e Cacciatore avrebbe combinato un ben pasticcio difensivo.

Il secondo episodio da segnalare è il rigore concesso al Napoli su fallo di mano di Tachtsidis. Il rigore è netto, ma Piccinini viene consigliato dal VAR Pasqua e la discussione infatti non è qui. La revisione è corretta, così come ugualmente corretto è fare ripetere il penalty visto che Gabriel, che lo aveva neutralizzato su Insigne, ha entrambi i piedi fuori dalla linea di porta.

Le nuove regole IFAB prevedono infatti che prima della conclusione debba esserci almeno un piede sulla linea di porta. Sarà interessante vedere ora quanti calci di rigore, in Serie A come in Europa, verranno effettivamente ribattuti quando il portiere si troverà con entrambi i piedi oltre la linea. Perché sarà paragone esagerato, ma anche il rigore parato da Ter Stegen in Borussia Dortmund-Barcellona era da ripetere. Ma non lo si è fatto ribattere, con buona pace delle moviole di tutta Europa.


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