Tornato a parlare dopo oltre tre mesi e mezzo dall’ultima sfida del “Franchi” contro la Fiorentina, il presidente Preziosi ha trattato ogni argomento, dal calciomercato ai lavori a Pegli e allo stadio Ferraris, senza mancare di riaccendere la fiammella dell’argomento cessione societaria. Abbiamo riannodato, per brevi frasi estrapolate dall’intervista, quello che è stato detto. Ricordiamo che sul nostro canale YouTube (clicca QUI per iscriverti) è possibile ascoltare l’intervista integrale al presidente Preziosi, altrimenti leggibile in forma testuale cliccando sul link seguente:

Preziosi a Pegli: “Contento ci sia più serenità. Il Genoa è sempre in vendita” – AUDIO


SUI LAVORI DI RESTYLING AL SIGNORINI: 

Grazie ad un investimento da oltre due milioni di euro, ancora da vedere completato nella sua interezza con una palestra in muratura, un nuovo media center, un magazzino, una piscina rigenerante per i calciatori e un perimetro alberato, il nuovo centro sportivo rossoblu prende forma. “Questo rinnovamento occorreva, perché veramente era molto limitato, soprattutto per gli allenamenti. Si faceva molta fatica, soprattutto quando si era numerosi e si dovevano dividere i gruppi“. E sulle condizioni in cui lo trovarono quindici anni fa, la descrizione è stata oltremodo negativa: “quando siamo venuti qui non c’erano buche di centimetri ma di metri, cose pazzesche. Questa struttura credo sarà pronta entro due mesi e sarà molto bella“. 


SUL CALCIOMERCATO:

Calciomercato chiuso? Da quanto detto dal presidente sembrerebbe di sì, ma con altre due settimane di mercato e le prime giornate di Serie A all’orizzonte potrebbe cambiare lo scenario. Su quanto fatto sinora, il presidente rossoblu è stato chiaro:

abbiamo cercato di fare qualcosa con più oculatezza ed attenzione, cercando di non privarci dei giocatori migliori ed arricchendo con altri e questo l’ho fatto per me in primis, poi ovviamente per i tifosi e per la società“.

Su quanto potrà ancora accadere in sede di mercato, risposta altrettanto perentoria. In entrata e in uscita sto zitto, perché poi i tifosi ricordano molto bene quel che si dice e non vorrei dire niente. Posso però dire che chi è intoccabile per mister Andreazzoli, che lo vede essenziale, noi non lo vendiamo a qualsiasi cifra“. Una dichiarazione corredata da un indizio finale riconducibile ai profili di Sandro, Hiljemark, Gumus e, forse, anche Romulo:se il mister deciderà che uno o due – e ne abbiamo 2 o 3 in esubero – possa andar via, allora cercheremo le giuste destinazioni“. 

Infine, la dichiarazione che più di tutte ha scatenato anche questa mattina (clicca QUI per la rassegna stampa) le fantasie della carta stampata e non solo. “Christian è un giocatore che per il mister, ad oggi e anche fino a dieci minuti fa, è essenziale per l’economia della squadra e del suo gioco. Se è essenziale non va via a nessuna cifra, a meno che non arrivi uno con 100 milioni. Kouamé per il mister è intoccabile e quindi fra gli intoccabili lo mettiamo“.

Foto TanoPress

SUI LAVORI AL FERRARIS:

Ha allarmato tutti la dichiarazione secondo cui prima di un paio di settimane il Ferraris non sarebbe stato pronto. Ma a meno di una settimana dall’esordio della Sampdoria contro la Lazio e senza comunicazioni differenti, era evidente che la risposta si riferisse ai lavori extra-campo, sulle tribune, e non al terreno di gioco dove si disputeranno le partite.

Non sto seguendo i lavori dello stadio, ma mi è stato detto che almeno per le prime due non sarà pronto


SULLA VENDITA DEL GENOA:

Immancabile anche un passaggio sul futuro del Genoa come società, con l’ipotesi cessione tornata oggi in secondo piano. A riportarla in auge lo stesso presidente rossoblu. “Se qualcuno pensa che io abbia fatto una squadra così per recuperare affetto o interesse dico di no, dico che la società Genoa è sempre in vendita e che spero arrivi una persona seria che metta un cartello in cui dice “sono io che voglio comprare il Genoa“.

Non mi illudo di niente – avrebbe proseguito Preziosi – faccio quel che posso fare e credo di volerlo fare meglio degli anni passati perché è un debito che ho con loro, coi tifosi. In effetti loro non lo meritavano, e forse nemmeno io”. Ad accendere i riflettori su queste dichiarazioni, una delle frasi che più hanno fatto rumore di questa intervista, pronunciata in risposta a chi gli domandava dell’entusiasmo respirato il 16 agosto scorso a Chiavari in occasione della sfida contro l’Imolese:

basta poco per animare il popolo del Genoa, ma basta altrettanto poco per disanimarlo“.


IL VIDEO INTEGRALE CON LE PAROLE DEL PRESIDENTE PREZIOSI