Il calcio è fatto di terminologia tecnica e, sempre più spesso, di abusi e licenze poetiche. Il calcio ha però un suo vocabolario, ben chiaro e condivisibile, che aiuta nel racconto – anche e soprattutto giornalistico – delle partite. La famosa cronaca. Abbiamo deciso di aggirare l’estate, coi suoi milioni di nomi sul calciomercato, con alcune puntate del vocabolario del calcio.

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  • Seconde palle:  pallone non in controllo di entrambe le squadre. Prevede un atteggiamento aggressivo e reattivo;
  • Transizione : dinamica simile al contropiede per recuperare il pallone più alto;
  • Contropiede: passare repentinamente dalla propria difesa all’attacco degli avversari;
  • Traversone: trasmissione  laterale  alle spalle dell’ultima linea avversaria tra questa e il portiere  con  pallone rasoterra;
  • Cross: giocata da zona esterna con avversari di “fronte” e pallone con traiettoria area;
  • Smarcamento fuori linea: in possesso del pallone liberarsi della marcatura nella zona “cieca” dell’avversario;
  • Half-spaces:  mezzo spazio, interspazio e spazio di mezzo in un campo suddiviso per 5  vie verticali invece che orizzontali;
  • Timing difensivo: sincronismo tra chi pressa l’avversario con il pallone e il resto della squadra che deve chiudere le traiettorie di passaggio;
  • Cambio di gioco: passaggio che cambia il fronte di attacco da destra a sinistra o viceversa;
  • Attacco diretto: Passaggio in profondità con pallone alto a superare la linea difensiva avversaria;
  • Copertura preventiva: in possesso di pallone significa essere utili, qualora si perda il pallone, con una copertura dello spazio in relazione alla posizione del pallone e non dell’avversario;
  • Marcatura preventiva: prevede di presidiare lo spazio in relazione alla posizione del pallone e dell’avversario, cioè marcandoli anche in fase offensiva della propria squadra;
  • Allenamento propriocettivo: allenamento con  continue sollecitazioni per passare da una condizione di disequilibrio ad una di equilibrio e viceversa. Allenamenti per ginocchia, bacino, busto e spalle: cambi di direzioni, stacchi di testa, tiri al volo;
  • Tapering: riduzione del lavoro applicato al training con una riduzione dei carichi e della fatica effettuati nel precedente ciclo di lavoro più duro.