Nella tarda serata di ieri vi abbiamo reso conto del mancato arrivo della documentazione riguardante il Palermo, fondamentale per completare l’iscrizione al prossimo campionato cadetto, nella sede della Lega B. Dopo le prime reazioni su quotidiani, social e in tutta la città (CLICCA QUI), in mattinata a parlare sono stati proprio i vertici societari rosanero, rappresentati da Salvatore Tuttolomondo. “Il problema è legato alla presenza di una causa di forza maggiore – sostiene il direttore finanziario di Arkus Network – Non so quale sia stato ma non devo scusare di certo io una colpa che non ho. Asseriscono ci sia stato un problema tecnologico, problema che asseriscono di aver risolto. Hanno avuto un problema di crash al sistema, riparato stamane alle 10.17; alle 10.27 la fideiussione è stata inviata via PEC. Il motivo è causa di forza maggiore, non volontà dell’U.S. Città di Palermo e per questo non ci può essere addebitato”. 

PALERMO, A RISCHIO L’ISCRIZIONE. SPERANO VENEZIA E GENOA PRIMAVERA

La proprietà, che si dice pronta “a rispondere ed affrontare ogni tipo di contestazione nelle sedi più adeguate”, afferma di aver inviato i moduli compliati della domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie B già intorno alle ore 17 di ieri. “Accertate in COVISOC, che esercita il diritto di esprimersi i merito, chiedete se i documenti sono stati consegnati” ribadisce Tuttolomondo. Un’iscrizione “conforme alla normativa prevista, da un punto di vista fattuale”. Un esito negativo aprirebbe scenari devastanti per il club siciliano. “Non considero proprio questa evenienza. Laddove dovesse accadere ci batteremo nelle aule per ottenere il riconoscimento delle nostre buone, ottime ragioni. Noi non arretriamo di un millimetro: gli interessi del Palermo li faremo fino all’ultimo”.

Sarà la COVISOC, qualora la Lega B dovesse confermare la mancata iscrizione da parte del club ed il club stesso presentare ricorso entro l’8 luglio, ad esprimersi di fronte al Consiglio Federale. “Se la Lega o chi per esso vuole cavalcare questa cosa dovrà vedersela con noi. Fino ad oggi abbiamo avuto aggressioni tecnico-giuridiche ripetute. Sappiamo già da ora come replicare e prontamente reagire. C’è stata una causa di forza maggiore e stanotte ho parlato anche con i nostri legali. Il Venezia potrà ricorrere, è un suo diritto. Noi ormai l’estate la passeremo a Palermo, e siamo pronti ad andare anche al TAR”.

ORLANDO TWEET – Anche il primo cittadino di Palermo Leoluca Orlando, di prima mattina, aveva detto la propria sulla vicenda affidandosi a Twitter: “La città e i tifosi hanno il diritto di sapere cosa sta succedendo e le ragioni della eventuale mancata iscrizione al campionato di calcio di Serie B. – si legge in un messaggio pubblicato via social – È una situazione di grande confusione alla quale speravamo di non dovere più assistere soprattutto dopo che il Comune aveva dato anche rassicurazioni sulla disponibilità dello Stadio “Renzo Barbera”. Ci auguriamo che questa confusione non si trasformi in una ennesima beffa e in un ennesimo danno per il calcio a Palermo”.


Palermo, a rischio iscrizione in Serie B. Sperano Venezia e Genoa Primavera: la situazione