DA STURARO A HILJEMARK: GLI INDISPONIBILI A FIANCO DEI COMPAGNI

Mentre il presidente Preziosi era a colloquio coi vertici della dirigenza, dall’ad Zarbano al direttore generale Perinetti, in sala stampa andava in scena la conferenza pre partita di mister Prandelli. Sereno in volto, subito chiaro nel definire la partita come importantissima per il futuro del Genoa, ha analizzato la prossima avversaria, il Cagliari, tornando anche sul ritorno della tifoseria al Ferraris. Al termine della conferenza, Kouamè è stato premiato come migliore giocatore rossoblu dal Genoa Club Amsterdam.

Sulla partita di domani: 

“I ragazzi hanno lavorato bene, anche dal punto di vista psicologico. Abbiamo cercato di resettare tutto in fretta, senza creare alcun alibi. Domani dipende esclusivamente da noi, dobbiamo vincere la gara. Siamo pronti”

Sul ritiro anticipato:

“È stata una richiesta di squadra e giocatori, consapevoli dell’importanza della sfida. È una gara da affrontare con giusto spirito e concentrazione, mantenendo per tutta la gara un equilibrio tattico. Resettati tutti gli alibi: tutto dipende da noi”.

Sulle parole di Preziosi presente a Pegli: 

“In questa settimana il presidente, come successo dopo la gara, è stato bravo a toccare i tasti giusti. In certi momenti non devi esasperare le situazioni, ma aiutare i ragazzi a non perdere fiducia e consapevolezza nelle cose che sanno fare. Tante volte ti viene voglia di scaricare le tue tensioni: molto spesso noi dirigenti e addetti ai lavori scarichiamo le tensioni, ma le dobbiamo gestire da noi e trasmettere serenità e unione. Perché lo meritano questa squadra e questa città”. 

Sui tifosi che torneranno in massa al Ferraris:

“Non ho mai fatto appelli in queste settimane perché credo che questa città abbia straordinarie potenzialità. I tifosi sanno cosa devono fare, il Genoa è la loro squadra e la loro maglia. La partita è determinante per noi e troveremo un ambiente adatto per questa sfida”.

Sul Cagliari e le difficoltà che può procurare al Genoa:

“Non vorrei iniziare con molta frenesia, con la voglia di rischiare subito il tutto per tutto. Questa gara è difficile perché affrontiamo una squadra che è salva, organizzata, che sa giocare e può ripartire, giocando anche palloni lunghi. Dovremo avere equilibrio, ma soprattutto grande determinazione. Non dovremo perdere la calma, e soprattutto mai la fiducia. Non dobbiamo perderla: i ragazzi sanno cosa devono fare in quei momenti, pensando alle cose positive, che possono fare la differenza. In campo domani metteremo tutte queste qualità”. 

“A 40 punti il Cagliari ha staccato al spina? Argomento molto particolare questo, perché anche noi, non appena abbiamo cominciato a pensare ai risultati degli altri, ci siamo arenati sulle nostre conoscenze del calcio. Quelle che fino all’ultimo minuto devono portarci a non fare retrocedere questa squadra. Il Cagliari domani vorrà fare una gara importante, ma noi saremo pronti”. 

Sull’avere spesso la prima occasione per andare in vantaggio, ma concretizzare poco:

“Non dobbiamo dare responsabilità ai nostri attaccanti che vadano a sommarsi a quelle che già hanno. Se hai tante opportunità, avrai prima o poi l’occasione per realizzarle. Su Pavoletti avremo la massima attenzione”. 

Sulla 200esima partita di Criscito col Genoa:

“Duecento partite sono tante, ma la sua importanza è stata costante come punto di riferimento e capitano. Domani responsabilità se ne assumerà ancora di più di quelle che ha già avuto. Il capitano, in questo momento, diventa il simbolo di tutta la squadra”.

Sul giocarsi dal 1′ minuto i giocatori di maggiore carisma, in particolare Pandev:

“Questa settimana ho parlato chiaro ai ragazzi: sino all’ultimo avrei avuto dubbi. E ne ho, quindi significa che tutti hanno dimostrato di poter essere titolari. Chiaramente Goran, dal punto di vista tecnico e dell’atteggiamento, è una garanzia e non abbiamo bisogno di stimolarli particolarmente. Al di là di Pandev, ci sono altri ballottaggi che scioglieremo all’ultimo”. 

Sull’importanza della partita nella carriera di Prandelli, che di gare importanti ne ha affrontate tante, anche in Nazionale:

“La vita professionale ti porta sempre a determinate verità. Dobbiamo assumerci tutte le responsabilità della gara, arrivarci pronti e lo siamo. Tante volte basta un episodio per portare la partita in un certo modo: dovremo essere bravi ad avere tanti episodi a favore”. 

Sui tantissimi appelli arrivati da ogni parte del mondo rossoblu e su come li abbia recepiti al squadra, quanto siano stati di stimolo ulteriore:

“Questa città ha risorse straordinarie. E risorse umane incredibili. Quando si parla di Genoa, di questa maglia molto pesante, ma al contempo amata da tanti, questi messaggi diventano messaggi d’amore. I nostri giocatori devono recepire questi messaggi come tali: spesso i sentimenti vincono tante, tante difficoltà”. 

Sui giocatori in dubbio:

“Lazovic e Mazzitelli purtroppo non li recuperiamo. Lerager, Biraschi e Zukanovic hanno avuto qualche problema in settimana, ieri si sono allenati quasi al cento per cento. Dopo l’ultimo allenamento verificheremo le loro condizioni, ma sono convinto che avranno l’adrenalina giusta per essere in campo”. 


Al Signorini si rivede Oscar Hiljemark. C’è anche Sturaro – FOTO