Si avvicina la sfida tra Spal e Genoa, incrocio importante e quasi decisivo per la stagione di entrambe le formazioni. I ferraresi puntano a togliersi definitivamente dalla lotta salvezza raggiungendo presto la fatidica quota “40”, i rossoblu necessitano di punti per allontanarsi dal terzultimo posto in classifica. Per saperne qualcosa in più sull’avversaria del Grifone abbiamo contattato telefonicamente il collega Paolo Negri, giornalista per La Nuova Ferrara e scrittore.

Un filotto di risultati ha praticamente messo in salvo la Spal, che viaggi ala ritmo della Juventus come punti fatti. Si può dire che è stata premiata la continuità di un progetto tecnico e del 3-5-2 di mister Semplici?

“Sicuramente, questo è il dato di fatto più evidente. Possiamo dire che, in un certo senso, non è stata una stagione lineare: ci sono stati più di sei mesi senza vittorie interne in assoluto. E anche nei momenti altalenanti, con risultati non completamente soddisfacenti, non si è mai persa la direzione, la matrice, l’identità della squadra. Poi, nel momento in cui, da calendario, le cose parevano più difficili, i frutti sono arrivati con questa serie di cinque vittorie nelle utile sei partite, di cui tre assolutamente significative contro Roma, Lazio e Juventus. Senza dimenticare gli scontri diretti contro Frosinone ed Empoli”.

mister Prandelli oggi ha parlato di una Spal che ha ritrovato equilibrio e che, proprio in virtù della sua idea di gioco consolidata, può lavorare sul migliorare i singoli particolari. In cosa può ancora migliorare la squadra di Semplici?

“La Spal può migliorare nel provare a dare ulteriore continuità, abbellendo ulteriormente questo percorso e migliorando una posizione di classifica che diventerebbe storica, se consideriamo che il migliore piazzamento, ad oggi, è il quinto posto della stagione 1959/60. Evidentemente non si può arrivare a quei livelli, ma un decimo, dodicesimo posto al secondo anno di Serie A sarebbe un traguardo importante”.

A Ferrara la partita col Genoa è avvertita come l’appuntamento decisivo con la salvezza? Che Genoa si attende?

“C’è grande partecipazione e grande entusiasmo, oltre a una grande vicinanza e simbiosi tra squadra, tifoseria e città. Proprio questa simbiosi è un tratto caratteristico di queste ultime stagioni. La prevendita sta andando molto bene e si dovrebbe arrivare sui 4mila biglietti venduti, che si innestano su una base di 8400 abbonati. La capienza dello stadio, dopo i lavori di restyling estivo, è da 16mila spettatori. Se non ci sarà il tutto esaurito, ci andremo molto vicini. E atmosfera e coreografia saranno straordinarie. In più oggi (ieri, ndr) è arrivata la notizia della convocazione di cinque giocatori per lo stage della Nazionale: la Spal, assieme al Milan, è la squadra più rappresentata. Si tratta di un traguardo  significativo, che sottolinea un percorso di crescita intrapreso dalla società dal 2013 ad oggi”.

La Spal dovrebbe andare verso la conferma dell’undici visto ad Empoli, ad eccezione di Cionek squalificato e del ballottaggio Fares/Costa

“Avere indicazioni precise sullo stato di questo o quello è sempre molto difficile, ma ragionevolmente credo che l’unico dubbio riguardi Fares. In difesa esce Cionek, ma i tre centrali saranno Bonifazi, Vicari e Felipe: ci sono pochi dubbi a riguardo. Se Fares, che martedì ha rimediato una botta alla caviglia in allenamento, sarà in grado di giocare, rientrerà sicuramente lui a sinistra al posto di Costa. Altrimenti giocherà nuovamente quest’ultimo con Lazzari sulla destra e i tre centrali di centrocampo Murgia, Missiroli e Kurtic. Petagna e Floccari sul fronte offensivo”. 


Tia e remme in barca