Attesi nei prossimi giorni da impegni cruciali, chi per sancire la rinascita di un sogno europeo e chi per togliersi di dosso tanto una pesante sconfitta nel derby quanto una classifica mai così preoccupante, Genoa e Sampdoria hanno portato uova di Pasqua e sorrisi nei reparti dell’Istituto Giannina Gaslini, eccellenza sul territorio e ormai da tempo al centro di iniziative benefiche e progetti a lungo termine, promossi e patrocinati dalle stesse società.

CASA SAMP – Alla presenza del presidente della struttura Pietro Pongiglione e del direttore generale Paolo Petralia, sono stati Massimo Ferrero, Carlo Osti e tutta la squadra a portare un saluto in tutti i reparti. Lo ricorda la Samp: dal 1978 blucerchiati e rossoblu non saltano l’appuntamento con una giornata dedicata agli auguri pasquali nell’ospedale pediatrico genovese.

GENOA INSIDE – A un giorno di distanza, con una delegazione formata dal team manager Marco Pellegri, Goran Pandev, Daniel Bessa e Darko Lazovic, anche il Genoa ha fatto tappa al Gaslini, dove ha da cinque mesi ha tagliato i nastri della Casa del Grifone, spazio-famiglia allestito in seno al Centro Accoglienza Bambino e Famiglia (C.A.B.E.F.) anche grazie al contributo del club più antico d’Italia (clicca qui).

L’Aula Magna traborda di entusiasmo e partecipanti, tutti coloro che hanno potuto recarsi di persona ad attendere il trio arrivato direttamente da Pegli. Anche per gli altri ci sarà tempo di saluti e foto ricordo nel corso della visita. “Sempre un piacere”, “sappiamo quanto il Gaslini sia importante per la città” sono solamente alcune tra le frasi pronunciate in sinergia dai protagonisti. Con una chiosa sulle spalle di Pandev: “Sono felice, è una grande emozione, una grandissima cosa. Siamo contenti di esservi vicini: vi auguro buona pasqua e tutto il meglio possibile per il futuro”. Il tutto accompagnato da applausi fragorosi, persino qualche urlo di approvazione per le parole del macedone. Poche e rassicuranti nel mare magnum dell’indifferenza.