La prima giornata di campionato che cade in marzo ha prodotto più di una polemica da VAR, considerato che adesso le scelte della tecnologia e chi le si nasconde dietro iniziano a pesare sulla classifica a dodici giornate dal termine. Come di consueto, immagine per immagine, andiamo a vedere gli episodi che hanno contraddistinto il 26° turno di Serie A.

SPAL-SAMPDORIA

Nella foto, la rete annullata a Floccari col VAR al “Mazza” di Ferrara (che non avrebbe gradito e si sarebbe parzialmente svuotato per protesta). Tutto parte dalla punizione dalla sinistra di Kurtic, che trova la testa di Floccari (nella foto l’ultimo a destra prima che termini l’immagine) e la rete dell’1-2. L’arbitro Pasqua convalida il gol, il VAR Manganiello ravvisa che Petagna sia oltre la linea. Siccome la tecnologia sui fuorigioco è pressoché infallibile, anche solo di poco l’attaccante spallino sarà oltre. Quello che ha fatto discutere è stato il tempo di revisione (nuovamente superiore ai 2′) e la decisione di considerare attiva la posizione di Petagna, che cercherebbe di impattare sul pallone. Non ci sono blocchi, ma solamente il tentativo (come Cionek e Floccari) di andare ad impattare di testa. Decisione soggettiva, difficile da prendere. Pasqua sceglierà di non confermare la sua verità di campo. SPAL che protesterà, con la faccia di Semplici a fine gara che dice più di mille parole. Per concludere, non c’è nulla su Cionek in occasione del primo godi Quagliarella, mentre è netta e chiara l’espulsione dello stesso difensore polacco nel secondo tempo per aver fermato una chiara occasione da gol (DOGSO)

UDINESE-BOLOGNA

Nella foto, il contatto fra Poli e Pussetto che varrà il rigore a favore dei friulani. Al VAR c’è Pairetto ad assistere Massa, che giudica la mano sinistra del centrocampista felsineo come sufficiente a propiziare la caduta in area del numero 23 friulano. In realtà, il contatto è veramente modesto: in stagione il VAR difficilmente è intervenuto su valutazioni che non siano chiari ed evidenti errori e qui la vera ingenuità è di Poli. Episodio che condiziona la gara della Dacia Arena, a sul quale è inutile appellarsi alla tecnologia. Diverso sarebbe stato se Pussetto avesse platealmente simulato senza un vero e proprio contatto.

GENOA-FROSINONE

Nella foto, la parte finale del contrasto Cassata-Biraschi. Non ci sarà il piede a martello, ma per chi era presente l’intensità del contrasto era sicuramente almeno da giallo. L’arbitro Mariani non ha nessun dubbio nel fermare il gioco, estraendo un rosso diretto che ha fatto storcere il naso a parte dei moviolisti. Serve un precedente in cui non si è ritornati sui propri passi, da rosso a giallo? Criscito su Schiattarella in Genoa-Spal. A dimostrazione che la scelta in campo possa essere stata un po’ mal commisurata ci si è messo, anche questa settimana, il Giudice Sportivo: Cassata infatti ha ricevuto una sola giornata di squalifica anziché due. Smentito il referto di Mariani, la cui decisione era stata confermata dal VAR Nasca

CAGLIARI-INTER 

Nella foto, uno dei molti episodi della gara della “Sardegna Arena”. Il cagliaritano Pellegrini colpisce di mano mentre è in elevazione e in uscita dall’area di rigore, tuttavia la posizione dei piedi e del corpo, non essendo a terra, non aiutano nella decisione. Banti, arbitro della sfida, non troverà l’ausilio del VAR, tagliato fuori dalla mancata possibilità di utilizzare immagini frontali dell’episodio. E si ritorna al numero di telecamere e al dove sono posizionate (e in che numero) da uno stadio all’altro. VAR tagliato fuori dalla sua stessa strumentazione

NAPOLI-JUVENTUS

Nella foto, l’uscita di Meret su Ronaldo considerata fallosa dall’arbitro Rocchi, assistito al VAR da Irrati, e valevole del cartellino rosso essendo una chiara occasione da gol. Pur mancando un’immagine frontale dell’azione, quelle che passano in televisione raccontano che se un contatto c’è, è talmente leggero da non poter sbilanciare CR7. E sempre che ci sia, dovrebbe essere tra la gamba sinistra di Meret e la caviglia di Ronaldo. Intervento comunque negligente di Meret che ha la gamba alta, CR7 salta per evitare un impatto violento. La moviola su questo episodio non finirà mai: ci si dividerà sempre tra il tentare di colpire e il colpire effettivamente l’avversario. Si è preservata la verità di campo.
Nella foto, il tocco di braccio di Alex Sandro (poi ammonito) in area di rigore. Per Rocchi non c’è nulla a velocità di gioco, ma le proteste dei giocatori del Napoli sono ben più che un indizio sulla punibilità del gesto. Effettivamente il braccio è largo, perfettamente punibile rispetto ad altri interventi avvenuti negli ultimi mesi di campionato, e Rocchi infatti tornerà sui propri passi rapidamente dopo il suggerimento di una on field review da parte di Irrati. Il rigore che ne scaturisce sarà sbagliato da Insigne
Nella foto, il fallo di Koulibaly su Dybala a pochi minuti dalla fine. A rivederlo, è falloso e meriterebbe il giallo, il secondo per il difensore del Napoli, che verrebbe quindi espulso. Il VAR in questi casi è intervenuto a singhiozzo, in molti casi preservando la decisione presa in campo dall’arbitro. Al “San Paolo” il copione è stato il medesimo: graziato il difensore partenopeo

EMPOLI-PARMA

Nella foto, il gol di Bruno Alves prima annullato dall’arbitro Di Bello, poi convalidato dal VAR Maresca. Questione di millimetri, ma il capitano crociato è tenuto in gioco da Dell’Orco. Il tiro precedente era stato di Kucka.

MILAN-SASSUOLO

Nella foto, il leggero contatto Consigli-Piatek. Siamo nell’alveo della decisione presa alla Dacia Arena per il fallo di Poli su Pussetto, con la sola variante che a “San Siro”, dove arbitrava Valeri, il VAR Fabbri richiede e consiglia una on field review: o per valutare l’entità del fallo o per comminare una sanzione minore (giallo e non rosso) al portiere del Sassuolo. Fatto sta che Valeri rivedrà l’episodio al minischermo senza però smentire la sua decisione. Consigli riceve il rosso diretto: come per Cassata, salterà però solamente un turno di campionato…