Christian Kouamé, dopo l’allenamento sostenuto questa mattina coi compagni (tornati in gruppo anche Lapadula e Mazzitelli, ndr), ha raggiunto il centro storico cittadino, in particolare la zona di San Donato e dei Giardini Luzzati per dare il via ad una nuova iniziativa a favore dei tifosi più giovani. Dopo aver partecipato alla conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto “Genoa Tribe” in compagnia di Andrea Bini, fondatore di Operazione Nostalgia, del Dottor Marco Grespigna, amministratore delegato di Zentiva Italia, e di Mauro Traxino, presidente del Comitato Italiano eSports, l’attaccante rossoblu ha risposto alle domande dei media presenti.

Sulla partita contro il Frosinone:

Rispetto alla gara col Chievo, abbiamo giocato meglio provando a fare gol, che non è arrivato. Siamo consapevoli di quello che possiamo fare: a Parma andremo a fare la nostra partita”.

Su quale sia il suo pensiero intorno alla sua posizione, se davvero sia più lontano dalla porta o debba imparare ad attaccare meglio l’area di rigore:

“Che devo attaccare l’area di rigore, questo lo so anch’io perché dopo le partite mi riguardo le mie azioni. La mia posizione comunque cambia poco: che giochi largo o seconda punta, non deve cambiare niente. Sono consapevole di dover attaccare meglio l’area”.

Sul perché segni meno di prima:

“Vero che, essendo attaccante, devo fare tanti gol. Ma anche se non li faccio, quello che devo fare è aiutare un compagno. Non è detto che per forza debba segnare io: possono farlo tutti, dagli attaccanti ai difensori. L’unica cosa che so è che devo attaccare di più l’area. Ci manca un pizzico di fortuna? Sì, è proprio quello. Col Chievo l’ho presa di testa io e potevo fare meglio. Col Frosinone è stata una partita un po’ così, ma so cosa posso fare e cosa non posso fare. Sono consapevole delle mie forze”

Sulle voci di gennaio in sede mercato e la possibilità di avere più pressione addosso:

“Devo ancora migliorare, sono ancora giovane. Devo essere sempre tranquillo. A gennaio non ho pensato a niente: le voci c’erano perché giocavo bene. E io sono consapevole che posso fare di più di quanto fatto prima. Non c’entra niente ciò che è successo a gennaio”.

Sull’intesa con Sanabria:

“Tonny è un bravo ragazzo, con lui ci capiamo, ma dobbiamo solamente cercarci di più e giocare assieme. Stando più vicini possiamo fare bene”

Sul fatto che sabato incontrerà il connazionale Gervinho, assieme al quale è stato uno dei giocatori più decisivi negli strappi e nel contropiede:

“Sono contento perché Gervinho in Costa d’Avorio è qualcuno di importante. Lo vedrò sabato e mi farà molto piacere. Nel mio paese è una persona molto importante e sono contento di giocare contro di lui”.

Sulla possibilità che sia subentrato un po’ di rilassamento mentale nello spogliatoio:

Questo aspetto non c’è mai stato. In campo cerchiamo di dare sempre il massimo, poi ci sono le giornate sì e le giornate no. Io, ad esempio, sono consapevole che domenica non ero in giornata. Arrivato a casa ero incazzato, perché era giusto fosse così. Ma tornare indietro non si può: andremo a Parma per cercare di fare la nostra partita. Dire che siamo più rilassati mentalmente non è vero. Mai”.

Sul ciclo di partite successivo alla sfida contro il Parma:

“Sarà lo stesso ciclo dell’andata. Siamo consapevoli di cosa possiamo fare, tutte le partite sono giocabili. Possiamo giocarcela con tutti”

Sulla voglia di rivincita contro il Parma:

Andremo là cercando di fare la nostra partita, incazzati, che poi puoi vincere come perdere. Chiaro che vogliamo fare punti per avanzare e vedere cosa può esserci ancora di più, perché essere ottavo, nono o decimo vuol dire che hai fatto un bel campionato. Stiamo tranquilli, andiamo a fare la nostra partita“.

Sui fischi del Ferraris dopo Genoa-Frosinone:

“Non ho capito tanto i fischi. A Chievo, se ci fischiavano, andava bene perché anche noi sapevamo di non aver fatto una buona partita. Col Frosinone però abbiamo cercato di fare gol, senza riuscirci. Semplicemente cercheremo di fare meglio la prossima gara”.

Sul proprio futuro:

“Mi alzo la mattina e sono contento. Mi alzo la mattina, sono al Genoa e sono contento. Sono tranquillo e penso solamente ai colori rossoblu”


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