Ritorna il calcio epurato dal calciomercato e lo fa con una sfida che si annuncia scoppiettante. Se infatti De Zerbi ha fatto del Sassuolo una squadra spregiudicata e propositiva, più attenta difensivamente lontano dal Mapei, Prandelli ha ormai varato il suo 4-2-3-1 e cercherà di portare la squadra a ribaltare il fronte, da difensivo ad offensivo, con maggiore rapidità e qualità, proseguendo sulla strada della creazione di un gioco corale. Il Genoa, fermo a quota 23, ha la grande occasione di tenere il passo di Parma e Sassuolo appaiate a 29 punti, mettendo ulteriore distacco tra sé e la terzultima piazza occupata dal Bologna, oggi impegnato a San Siro contro l’Inter (ore 18). Arbitro della sfida sarà Gianluca Manganiello di Pinerolo, con Abisso al VAR.

Sarà una doppia sfida inedita quella che attende Cesare Prandelli. Oltre a non avere mai incrociato uomini e schemi col collega De Zerbi, il tecnico rossoblu non ha mai affrontato il Sassuolo, che rappresenta quindi un nuovo avversario. Non è una novità, come riportano i colleghi di Footstats, il Genoa per De Zerbi. Il tecnico bresciano ha sfidato in tre occasioni i rossoblù (2 vittorie, una sconfitta). Oggi la cornice di pubblico tornerà ad essere quella consueta e conosciuta dalle parti del Ferraris, dove molte erano state le proteste per lo spostamento di orario di Genoa-Milan.

Da segnalare come oggi, prima della gara, verranno depositati fiori sotto la Nord per ricordare tre tifosi rossoblu scomparsi (Claudio Spagnolo, Federico Fontana, Pippo Spagnolo ed Edoardo Parodi). Pressoché due anni fa, il 5 febbraio 2017, uno scenario analogo anticipava la gara contro i neroverdi: in quell’occasione il ricordo fu per Christian, tifoso rossoblu scomparso improvvisamente in un incidente stradale a Nervi.


NOTIZIARIO

Giornata ventosa e nuvolosa sul Ferraris, ma senza pioggia. Temperatura percepita intorno ai 10 gradi. Le forti piogge degli ultimi due giorni sembrano aver colpito soprattutto il terreno di gioco, che non presenta il manto erboso migliore per l’occasione. Prima della gara, la Gradinata Nord, radunata in fondo a scalinata Montaldo esponendo lo striscione Claudio dedicato a Claudio Spagnolo, ha deposto un mazzo di fiori sotto il monumento dedicato al tifoso assassinato il 29 gennaio 1995. Il tutto replicato all’interno dello stadio, dove sono stati esposti diversi striscioni (“Vivrai sempre nel boato della Nord,  ciao Fede” e “29 Gennaio 1995, noi non dimentichiamo“) e dove Cosimo Spagnolo, padre di Claudio, ha depositato un altro mazzo di fiori sotto la Gradinata Nord a 15′ dal fischio d’inizio. In tribuna, oltre alla dirigenza rossoblu, è andato a sedersi anche Andras Schafer, centrocampista ungherese che ieri ha fatto vedere grandi cose con la Primavera. Presente anche l’ex ct Gian Piero Ventura. Presenti 49 tifosi neroverdi


LE FORMAZIONI UFFICIALI

GENOA (4-2-3-1): Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic, Criscito; Lerager, Radovanovic; Lazovic, Bessa, Kouame; Sanabria. Allenatore: Cesare Prandelli.

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Lirola, Magnani, Peluso, Rogerio; Duncan, Sensi, Locatelli; Berardi, Babacar, Djuricic. Allenatore: Roberto De Zerbi


PRIMO TEMPO

Squadre in campo. Il Genoa in tenuta rossoblu, il Sassuolo in maglia bianca e pantaloncini verdi. I neroverdi attaccheranno da sinistra verso destra, il Grifone immediatamente sotto la Gradinata Nord. Iniziata la gara: Radovanovic presidia la zona centrale del centrocampo, mentre Bessa e Lerager lo supportano ai fianchi. Kouame agisce a sinistra, Lazovic a destra.

Al 2′ di gioco ci prova Babacar, ma il pallone termina sul fondo. Al 3′ primo angolo per il Genoa. Quello del Genoa, in questa prima fase di gara, sembra più un 4-3-2-1 in fase offensiva, un 4-5-1 in fase difensiva con Kouame e Lazovic molto bassi. A lor verranno chiesa gli straordinari in questa partita, soprattutto perché il Sassuolo ama spesso tenere gli esterni difensivi molto alti.

Il Genoa sta contenendo più che attaccare, ma quando cerca di ribaltare il fronte d’azione lo fa con sempre maggiore rapidità. All’11esimo di gioco punizione dalla destra per il Sassuolo: Berardi è stato atterrato da Criscito che ha ricevuto anche un colpo al volto. Proprio Berardi batte a rientrare col mancino, ma Radu devia in angolo coi pugni. 

Passato un quarto d’ora, partita sullo zero a zero. Al 16esimo secondo angolo rossoblu dopo una buona trama offensiva che Sanabria non riesce a rifinire su cross di Criscito dalla sinistra. L’angolo che segue non porta effetti. Dopo i primi 15′ di partita di maggiore contenimento, Bessa sembra cambiare leggermente posizione avanzando e giocando più vicino a Sanabria.

Foto TanoPress

Al 23′ il Genoa si riaffaccia dalle parti di Consigli, ma un rimpallo su Bessa regala la rimessa dal fondo alla formazione ospite. Al 24esimo ottimo lancio dalla difesa di Zukanovic ad innescare Kouame, ma Consigli è attento e uscendo dalla propria area di rigore spazza in tribuna. Trenta secondi più tardi è nuovamente Kouame a provarci, dalla distanza, ma il suo tiro viene rimpallato dalla difesa. La formazione rossoblu sta crescendo nel macinare gioco. Ancora poco imbeccato Sanabria, molto disponibile a pressare il portatore di palla avversario quando i neroverdi impostano dal basso.

Al 27′ passa però in vantaggio il Sassuolo con Djuricic, che da pochi passi, dopo aver ricevuto il pallone da Babacar, calcia un potente destro alle spalle di Radu. Esultanza successiva un po’ provocatoria nei confronti dei tifosi rossoblu, forse in virtù del suo passato bucerchiato. 

Al 31′ punizione dai quaranta metri per il Genoa: la batte Radovanovic, che sembra essere l’uomo prescelto per la battuta di tutti i piazzati. È uno schema che cerca di attivare Sanabria, che invece è costretto (fallosamente, seppur Manganiello non fischi) a chiudersi dalla bandierina. L’azione viene fermata da un fallo, ma il Genoa ci riprova al 33esimo con Lazovic che serve l’assist con un tocco sotto a Sanabria: tutto solo a centro area, forse leggermente avanti rispetto alla traiettoria del pallone, il numero 9 rossoblu non riesce a centrare lo specchio. Al 35′ altra punizione per il Genoa, sempre dalla sinistra all’altezza del vertice dell’area. Batterà Criscito direttamente tra le braccia di Consigli in uscita alta.  Al 37esimo angolo per il Sassuolo, che ha interrotto il break offensivo del Genoa. Non scaturiranno pericoli dalla battuta, sebbene Babacar venga pescato tutto solo.

Al 40esimo il Genoa pareggia con Sanabria, che risolve con un potentissimo destro da centro ara una mischia creatasi successivamente al cross di Lazovic a destra. La partita torna in equilibrio, risultato più giusto per quanto visto sino ad ora.

La partita si scalda, al 43′ riceve il primo giallo della sfida Duncan per aver fermato fallosamente, colpendolo al volto, il capitano Criscito. I rossoblu provano a chiudere in avanti.

Foto TanoPress

SECONDO TEMPO

Riparte la seconda frazione senza cambi per il Genoa e uno per il Sassuolo (Bourabia per Sensi), anche se i rossoblù sono passati al 4-4-2 con Bessa largo a sinistra e Kouame più vicino a Sanabria. Dopo quaranta secondi Lerager impatta di testa a centro area spedendo il pallone alto sulla traversa. Buona occasione per il Genoa, che al 2′ rischia però di subire un’incursione in area di Babacar, ben chiuso da Romero. Al 51′ Radu chiude in angolo sul destro di Bourabia.

Foto TanoPress

Al 54esimo punizione dal limite dell’area, quasi al limitare del fondo campo, per il Sassuolo. Romero ha infatti agganciato fallosamente Djuricic e si è beccato un giallo pesante: diffidato, salterà la trasferta di Bologna. La funzione viene deviata dalla barriera formata dal solo Lazovic, poi Berardi conclude sulla ribattuta: Radu è molto bravo e attento nel trattenere il pallone a pochi passi dalla linea di porta. Sul ribaltamento di fronte punizione a favore del Genoa, ma senza esiti.

Al 59′ ci prova Duncan, ma il pallone termina tra le braccia di Radu. Passata l’ora di gioco, il risultato si mantiene sull’1-1. Al 61esimo Biraschi chiude in angolo una pericolosa verticalizzazione neroverdi in area di rigore. L’azione, dopo che Radu devierà di pugno la battuta, proseguirà sulla destra dove Radovanovic sarà bravo a temporeggiare su Berardi e liberare dal pericolo in scivolata.

Al 63esimo ammonito Bourabia per fallo su Kouame: l’attaccante rossoblu ha già fatto ammonire ben due centrocampisti del Sassuolo. Al 65esimo rischia il pasticcio Consigli col suo difensore Peluso: Sanabria riesce soltanto a toccare il pallone che poi l’estremo difensore neroverde farà sua. Ma è solamente preludio all’azione più pericolosa che maturerà al 66esimo quando lo stesso numero 9 rossoblu, veloce e rapido nel liberarsi in area e portarsi il pallone sul destro, scaricherà di poco a lato rispetto alla porta del Sassuolo.

Al 69esimo resta a terra Radovanovic dopo un contrasto aereo con Berardi, molto falloso anche quando non servirebbe. Lo stop è l’occasione per De Zerbi di tirare fuori Babacar e inserire Boga, che rileva l’ex Fiorentina nel ruolo di prima punta. Prandelli è pronto a prendere le prime contromisure in corso d’opera all’avversaria. Si preparano Pereira e Veloso.

Al 75esimo entrerà solamente Veloso al posto di Ivan Radovanovic, che esce applaudito dal pubblico. Più fischi che applausi, invece, per il portoghese. Non cambierà nulla nella formazione rossoblu, che anzi sembra avvertire positivamente il cambio e si getta all’attacco. Al 76′ è pregevole il tacco di Lerager a liberare Kouame, che pensa troppo col pallone tra i piedi e viene chiuso dalla difesa neroverde nei pressi dell’area di rigore.

Al 78esimo lascia il campo anche Bessa rilevato da Pereira. Questa sostituzione, a differenza della precedente, porta Lazovic a slittare sulla sinistra, con Pereira che ne prende la posizione a destra. Al 79esimo angolo per il Genoa dalla sinistra: sulla traiettoria sembrerebbe esservi una deviazione neroverde che farebbe battere un ulteriore calcio dalla bandierina, ma per il guardalinee non sarà così.

All’82esimo ultima sostituzione per De Zerbi: Djuricic coi crampi e tra i fischi per l’esultanza del primo tempo lascia il posto a Matri, ex della partita. All’83esimo ottima azione in orizzontale del Genoa che trova Kouame a finalizzare all’altezza del dischetto del rigore: il suo destro viene deviato in angolo da Consigli. Si prepara Goran Pandev, che all’86esimo rileva Sanabria, autore del gol del pareggio. Prima punta in questo finale diventa Kouame.

All’87esimo Pandev atterrato da Rogerio, che riceve il terzo giallo della gara. Ora il Genoa può sfruttare una buonissima punizione dal fronte destro del campo. Alla battuta andare Lazovic a rientrare, ma la traiettoria non è insidiosa per Consigli. Il recupero sarà di tre minuti, periodo nel quale il Sassuolo riesce a conquistare un tiro dalla bandierina che il Grifone neutralizza con qualche affanno.

Più Sassuolo che Genoa in questa 180 secondi, che determineranno il risultato finale sull’uno a uno. Rossoblu che raccolgono il loro secondo risultato utile consecutivo, mentre i neroverdi salgono a trenta. In attesa del Bologna, impegnato alle ore 18 a San Siro,  sono dieci i punti che dividono il Genoa dal terzultimo posto. Buone le indicazioni da Radovanovic e Sanabria, alla sua seconda gara in gol con la maglia rossoblu. Lerager si dimostra un calciatore capace di  coprire tutto il campo in entrambe le fasi, anche se dovrà assimilare i dettami del tecnico, che oggi ne ha premiato la prestazione confermando per 90′ in campo. 

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LA CLASSIFICA AL TERMINE DI GENOA-SASSUOLO