La giornata odierna, sino all’ora di pranzo, è filata liscia. Poi sono arrivate le dichiarazioni del direttore generale rossoblu Perinetti affidate a RMC Sport. Tema principale, come da qualche giorno a questa parte, Krzszystof Piatek.

Se le attenzioni del Real Madrid, già manifestate per giugno, non sembrano al momento fare pensare a un affondo decisivo, più concretamente si starebbe attivando il Milan. Secondo la Gazzetta dello Sport, già attiva in mattinata sulla vicenda, in serata Leonardo non sarebbe neppure partito per Jeddah fermandosi a Milano per gestire “da casa” le varie trattative. Specialmente la grana Higuain, su cui stasera si è espresso anche Gattuso:

lo farà giocare perché lo vedo sereno. E poi vediamo cosa vorrà fare. Io lo vedo dentro il progetto, non si ferma mai, sta bene mentalmente, magari è un grandissimo attore, ma non credo

L’attaccante argentino domani sera dovrebbe scendere in campo, stando alle parole del tecnico rossonero, e attorno a lui si stringerà l’attenzione di milanisti, londinesi e, probabilmente, Genoani. Dalla sua personale rivincita con la Juventus passerà molto delle successive operazioni di mercato. Perché è proprio intorno all’attaccante argentino che ruota tutto il calciomercato di riparazione rossonero. Non certo un calciomercato da cifre folli.

Acquisito la scorsa estate dalla Juventus in prestito oneroso per 18 milioni di euro (di cui ne è stata pagata solamente una metà pari a 9 milioni, ndr), Higuain può essere riscattato dalla Juventus nel giugno 2019 alla cifra di 38 milioni pagabili dal Milan in due esercizi. Così recitava anche il Milan nel comunicato relativo al suo acquisto.

Facendo i conti della serva, togliendo dal bilancio la voce dei nove milioni di prestito restanti, che eventualmente dovrebbe accollarsi il nuovo club dove Higuain si trasferirebbe, e togliendo anche la parte di ingaggio lordo che il Pipita dovrebbe percepire sino al prossimo giugno, quantificabile all’incirca in 9 milioni di euro, il Milan potrebbe risparmiare una cifra intorno ai 18 milioni. In ottica pareggio di bilancio, una cifra analoga potrebbe anche spenderla. In questa cifra, tuttavia, dovrebbero rientrare sia la cifra di quello che molti hanno definito prestito oneroso, sia l’ingaggio al lordo di un nuovo calciatore. Che sia Piatek o chiunque altro.

Guarda caso, nel complesso, si parla della stessa cifra messa sul tavolo nella proposta che includeva anche la contropartita Laxalt. Una proposta di cui vi abbiamo dato notizia già diverse sere fa. Una proposta che prevederebbe obbligatoriamente un prestito oneroso – ma follia sarebbe quella di accettare un’offerta da 18 milioni di euro a gennaio per il capocannoniere defraudato della Serie A – con obbligo di riscatto negli anni a venire. Il tutto a cifre che il Genoa, sino ad oggi, aveva dichiarato a più riprese di non voler accettare, peraltro non volendosi privare dell’attaccante a gennaio. A fare drizzare le antenne, però, alcuni passaggi dell’intervista al direttore generale Perinetti:

“Ci può fare vacillare un’offerta assolutamente importante e sostanziosa nei contenuti. Dopo poi le formule tra due società amiche si possono sempre trovare, ma la sostanza non si può cambiare”

Soltanto nelle “formule” può sperare il club rossonero, che dallo scorso dicembre, checché se ne dica, ha le mani abbastanza legate. L’ultima sentenza UEFA sul fair play finanziario, quella successiva all’eliminazione in Europa League, ha previsto infatti per i rossoneri quanto segue:

  • 12 milioni di euro trattenuti dai profitti dall’Europa League 2018/19
  • l’obbligo di raggiungere il pareggio di bilancio entro il 30 giugno 2021
  • rosa limitata a 21 giocatori nelle coppe europee per il triennio 2019-2021

Non sembra neppure tanto casuale che le analisi di calciomercato, alimentate oggi dalle dichiarazioni di Giorgio Perinetti e dalla sparata Balotelli (“fantasia che alimenta il nulla di un calciomercato che non c’è” ha affermato lo stesso dg rossoblu intorno al nome dell’attaccante del Nizza), abbiano portato a raccontare di un’offerta di prestito oneroso con un saldo della cifra totale suddiviso in più esercizi. Due o addirittura tre. Ciò che permetterebbe al Milan, società “amica”, di spalmare l’investimento su più anni in vista del richiesto pareggio di bilancio fissato per il 30 giugno 2021. Pareggio che, se non sarà raggiunto con investimenti mirati e denaro ben speso, rischierà di escludere i rossoneri dalle competizioni europee.

Non si dimentichi, infine, che il Milan ha presentato ricorso a fine dicembre 2018 al TAS di Losanna dopo l’ultima decisione dell’Adjudicatory Chamber del Club Financial Control Body della UEFA.

La camera arbitrale dell’Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club (CFCB) ha preso la decisione sul caso AC Milan dopo la sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS 2018/A/5808, AC Milan contro UEFA). Il TAS aveva deferito la questione alla CFCB affinché imponesse una misura disciplinare adeguata per la violazione delle regole sulle licenze per club e sul fair play finanziario UEFA, con particolare riferimento al pareggio di bilancio. Di conseguenza, se il club non dovesse rispettare il pareggio di bilancio al 30 giugno 2021, sarà escluso dalla partecipazione alla successiva competizione UEFA alla quale dovesse qualificarsi nel corso delle due stagioni successive, 2022/23 e 2023/24. Al club verranno anche trattenuti 12 milioni di euro di profitti della UEFA Europa League 2018/19. Inoltre, non potrà registrare più di 21 giocatori per le competizioni UEFA 2019/20 e 2020/21. Contro questa sentenza, la società può presentare ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport, come previsto dall’articolo 34 (2) delle Norme procedurali dell’Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club e dagli articoli 62 e 63 degli Statuti UEFA“.

L’organo UEFA aveva deciso di infliggere una mini stangata ai rossoneri, evitando loro il temutissimo blocco del mercato dopo il passaggio di mano al fondo Elliott. Detto questo, la logica di questo nostro approfondimento impone di pensare che a cifre sotto i 20 milioni di euro, le uniche accessibili da un Milan alla ricerca del pareggio di bilancio, una trattativa non si possa in alcun modo intavolare. La Supercoppa, festival dell’ipocrisia, diventerà comunque un crocevia importante.


Genoa, Perinetti a RMC: “Piatek? Offerta sostanziosa nei contenuti può farci vacillare” – AUDIO