Si chiude con l’autorevole bilancio delineato ai nostri microfoni da Sebastiano Vernazza, collega della Gazzetta dello Sport recentemente premiato col Premio Letterario e Giornalistico del CONI e autore del testo “1893-2018, 125 anni di Genoa“, la nostra rassegna di pareri sulle prime diciannove giornate di questo campionato di Serie A.

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Il tuo bilancio sul girone d’andata?

“La Juventus gioca un calcio di un altro pianeta. Non tanto per il gioco, ma per la rosa mostruosa che hanno allestito a Torino. Non c’è competizione. Ed è singolare che proprio il Genoa sia stata una delle sole squadre, tra campionato ed Europa, a fermare questa Juventus “monstre”. La Juventus non è soltanto Cristiano Ronaldo, ma tutto ciò che ruota intorno a Ronaldo che è di altissimo livello. Contro i bianconeri non è giocabile”. 

“Le inseguitrici sono Napoli e Inter, che sono a duello. Qualcosa dipenderà dal calciomercato di gennaio, anche se storicamente il mercato invernale non sposta granché. In coda Frosinone e Chievo mi sembrano abbastanza spacciate, malgrado prenda corpo l’ipotesi che al Chievo vengano restituiti i tre punti, il che cambierebbe parecchio la lotta salvezza. Poi c’è una grande ammucchiata per il quarto posto, con 6/7 squadre in corsa che possono sperare”.

“In linea generale, c’è una distonia tra Juventus e resto del campionato. Non so quanto giovi alla Juventus, in chiave europea, il fatto di avere poca concorrenza in casa. Perché diventa un campionato poco allenante in ottica Champions”. 

Invece il VAR che bilancio ci lascia dopo questo girone d’andata?

“Per quanto riguarda il fuorigioco, il bilancio è ottimo. La macchina si sta affinando,  si stanno andando a pescare fuorigioco che anni precedenti mai e poi mai ci saremmo sognati di vedere sanzionati. Per quanto riguarda i falli di mano in area è tutto molto diverso: di fatto si sta cambiando la regola. Il VAR sta trasformando ed eliminando il concetto di volontarietà e non volontarietà. Praticamente tutto ciò che è mano viene sanzionato al 90% col calcio di rigore. Giusto o sbagliato? Non lo so. Certamente in estate l’International Board ratificherà questa tendenza e dirà che tutto ciò che è mano in area è rigore. Per me sbagliando, perché si arriverà al punto che i giocatori bravi, con sensibilità di piede, andranno a cercare in situazioni complicate, nei minuti finali, le mani dei difensori più che il gol. E i difensori andranno a giocare quanto più possibile con le mani dietro la schiena. Ma comunque ci sarà quell’attimo di distrazione in cui l’attaccante riuscirà a colpire la mano dell’avversario e fischieranno rigore. Si arriverà ad un eccesso e sarà un eccesso sbagliato, come lo sono tutti gli eccessi”. 


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