Stefano Pioli, alla vigilia di Genoa-Fiorentina, ultima partita del girone d’andata, ha affrontato le tematiche relativa alla partita di sabato 29 dicembre in conferenza stampa. Si è parlato di più aspetti, dagli episodi ormai noti che hanno macchiato l’ultima giornata di campionato (“Nel 2018 sentire cori razzisti non si può, devono intervenire le istituzioni ed essere rigide. Se succede qualcosa dentro lo stadio siamo tutti responsabili”), fino agli anni d’oro dell’attuale allenatore del Grifone Cesare Prandelli (“una persona e un allenatore che stimo, mi è dispiaciuto che non ci siamo incontrati quando è venuto a vederci. Per lui sarà una gara particolare, mi auguro che si possa ripetere anni come i suoi. L’idea è quella, nel medio-lungo termine”). Queste le sue parole, riprese dai colleghi di ViolaNews.com.

Sul 2018: “Dalla tragedia di Davide siamo diventati uomini migliori. Mi prendo le cose buone successe: Milenkovic al mondiale e tutti gli altri che sono andati in nazionale. Siamo cresciuti insieme, per me è stata un’annata difficile e impegnativa ma positiva. Ci ho messo passione e impegno, ho trovato un gruppo disponibile: è un piacere lavorare con loro. Il prossimo anno però voglio vincere di più.”

Sulla partita di domani: “Lo scorso anno con loro fu una partita difficile, al Ferraris è sempre particolare. Hanno attaccanti forti, spero che il campo sia in buone condizioni. Se così non fosse dovremo essere bravi ad adattarci. Milenkovic si è allenato, dovrebbe essere disponibile così come Mirallas. Domani faremo il nostro primo bilancio, ora siamo un punto indietro rispetto ad un anno fa. Piatek? Cecchino incredibile, è importante in acrobazia e nelle conclusioni. Dovremo stare attenti agli attaccanti e agli inserimenti: Prandelli ha migliorato i numeri in fase offensiva, sono più concreti e presenti in attacco.”


Prandelli: “Servirà il coraggio messo in campo contro l’Atalanta. Criscito probabilmente recuperato”