“In questa foto c’è tutta la rabbia che ho in questo momento. Un estate pesante con il problema plusvalenze, un inizio di stagione da dimenticare e per dire che non c’è mai fine al peggio le dimissioni di un mister che dal primo momento che è arrivato se ne voleva già andare. Pazzesco!!! In 22 stagioni da professionista pensavo di aver visto tutto ma sono costretto ad ammettere che c’è sempre qualcosa di nuovo. Comunque al Chievo siamo abituati ad essere sempre in difficoltà e ne usciremo a testa alta alla faccia di tutti quelli che in questo momento si stanno divertendo alle nostre spalle. Non si può ottenere qualcosa nella vita senza lottare non ci sarebbe gusto no? Ripartiamo ancora da zero e questa volta saremo ancora più forti. Chi ama questa squadra non la può abbandonare solamente perché le cose vanno male, non è così che si fa, non fate come Ventura, si vince e si perde insieme come deve essere in una squadra. Mai mollare fino alla fine”.

Con questo messaggio, lo storico capitano del Chievo Sergio Pellissier ha voluto mandare un messaggio a tutta la squadra, attualmente ferma a 0 punti in coda alla classifica e chiamata a tentare una rimonta proibitiva per rimettersi quanto prima in carreggiata. Per farlo era stato chiamato Gian Piero Ventura, reduce dalla pesantissima disfatta alla guida tecnica della Nazionale Italiana, ma l’avventura con i gialloblu si è conclusa prematuramente già dopo 4 partite. È infatti di ieri, dopo il 2-2 contro il Bologna che è coinciso con il primo punto sotto la gestione Ventura, la notizia delle dimissioni rassegnate dal tecnico genovese. Se già il direttore sportivo Romairone non aveva nascosto un certo “imbarazzo” per la scelta maturata al Bentegodi, la reazione di Pellissier parla da sé.

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