Sfida delicata quella fra Genoa e Napoli, che sarà preceduta dall’annunciata contestazione della Gradinata Nord al presidente Preziosi. Ad affrontare tutte le tematiche che accompagneranno la gara contro i partenopei guidati da Carlo Ancelotti si presnterà a Villa Rostan, alle 14.15, il tecnico rossoblu Ivan Juric.

Che settimana è stata?

“Tutto molto bene, a parte il campo su cui ieri la palla scivolava male che non ci ha permesso di allenarci. Per il resto bene. Non dobbiamo riscattare nessuna prestazione perché la squadra è in grande crescita. A parte l’ultima partita in cui abbiamo trovato, dopo soli due giorni e mezzo, una Inter che si era potuta risposare una settimana. Oggi deciderò come sostituire Sandro, che penso ci sarà per il derby. Domani il Genoa dovrà fare la partita giusta, con il coraggio di attaccare”.

Dal punto di vista morale quel 5-0 ha lasciato qualcosa?

“Dal mio punto di vista, il peggiore finale di partita è quando una squadra fa torello e si ferma sul 3-0. Invece i miei hanno continuato a giocare provando ad impensierire l’Inter. Avessimo chiesto di fermarsi a tre e non farci il quarto gol sarebbe stato umiliante, triste e avrebbe influito sulla testa. Ma i giocatori hanno capito bene il mio messaggio e ciò che volevo io: che non facessero passeggini e noi stessimo a guardare”.

Il clima che ci sarà domani potrà pesare sulla squadra?

“La squadra va tenuta fuori. Io non posso fare niente se non influenzare la squadra preparandola in settimana per fare una grande partita. Il resto mi interessa poco perché non posso influenzarlo. Sarà una partita contro un Napoli che è cresciuto molto, come il livello medio delle squadre più forti della Serie A. Danno pochi punti di riferimento, sfruttano gli spazi e attaccano in maniera molto più imprevedibile, diversamente da Sarri che era un maestro in maniera differente. Noi dobbiamo fare una partita giusta, come fatto contro Juventus e Milan e come si è provato a fare contro l’Inter”.

Come si sente lei?

“Sorprendentemente tranquillo. Sapevo del calendario difficile. La squadra è migliorata in tutto, in intensità e coraggio. Ho visto una squadra migliorata. Togliendo l’Inter, contro cui è comprensibile un calo mentale. Dall’altra parte mi sono isolato del tutto: neppure sapevo della contestazione, me ne hanno informato”.

Sandro ha parlato di Europa League?

“È ottimista (sorride, ndr). Potevo fare meglio su certi aspetti, al di là che Ballardini ha fatto molto bene con un altro tipo di calcio facendo molti punti quest’anno e la passata stagione. Io ritengo che i calciatori possano fare un bel calcio e abbiano grandi margini di miglioramento. Il che vuol dire che hanno certi limiti che fra tre mesi porteranno a vedere pregi e non difetti. Abbiamo perso punti per ingenuità dei giovani, ma la sensazione è che si possa fare un bel lavoro”.

Ha pensato qualcosa di diverso come modulo?

“Con questo gruppo a disposizione, parto con due attaccanti che sono forti, come quelli in panchina che loro sono altrettanto. Si varierà un po’ di più dietro, con qualche scalata diversa. Ma il modulo sarà simile”.

Lisandro Lopez?

“Mi dispiace per lui non averlo ancora fatto giocare, perché – pur non avendo giocato per quasi un anno – in lui si vedono la classe e la tranquillità che ha nel giocare il pallone. Presto sarà più utile. Per adesso vado su Romero, ma so di averlo come alternativa”.

Cosa pensa del gesto di Mourinho?

“Ognuno reagisce come vuole. È comprensibile, siamo umani. Se devo dare un’opinione, per Mourinho succede un po’ troppo spesso. Non mi piace se succede troppe volte”.

Gli indisponibili?

“I soliti, ovvero Marchetti, Favilli, Sandro e Spolli”.

Sandro ha raccontato che la squadra sta lavorando per mettere più volte Piatek davanti al portiere. State pensando a qualcosa?

“Ha avuto occasioni in queste gare e mi sembra serio: un ragazzo che capisce che ci sono momenti in cui la butti sempre dentro, altri no. L’ho fatto riposare con l’Inter ma adesso sta bene e lo vedo tranquillo. E in quel senso sono tranquillo anch’io”.

Veloso, anche se al 70/80% per cento per sua stessa ammissione, giocherà o studia altre soluzioni?

“Giocherà uno tra Veloso e Mazzitelli. Chiaramente l’uno mi fa guadagnare qualcosa di diverso da quello che mi fa guadagnare l’altro. Oggi deciderò chi giocherà perché sono due scelte differenti”.

DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI JURIC


Rassegna Stampa del 9 Novembre: Genoa, riparte la contestazione. Preziosi diserterà il Ferraris