Genoa e Cremonese si affrontano in una sfida per conquistarsi un posto contro la Juventus nel 3° turno della Primavera Tim Cup. I Grifoncini di Carlo Sabatini, reduci dalla pesante sconfitta in casa del Napoli e attesi dalla sfida proibitiva contro la capolista Roma nella mattinata di domenica, sfidano Stefano Lucchini e i suoi ragazzi in maglia grigiorossa, balzata agli onori della cronaca per un avvio di stagione particolarmente positivo in nella Serie B Primavera. Nell’ultima settimana il pareggio per 2-2 contro il Brescia, per il Genoa il duro KO in Campania ed un terzultimo posto in classifica.

NOTIZIARIO – Il sole si abbatte su via Fabrizio de André prima che una nuvola di notevoli dimensioni renda decisamente più frizzante l’atmosfera ad Arenzano. Russo si allena sui lanci lunghi, il resto della squadra si prepara alla sfida ben consapevole di non poter scivolare ancora una volta in casa. Presenti sugli spalti, oltre al responsabile del settore giovanile Michele Sbravati, anche la dirigenza rossoblu al gran completo: il dg Perinetti, il ds Donatelli accompagnati dai rispettivi collaboratori. Fra gli ex rossoblu si segnala la presenza di Francesco Bega e Vincenzo Torrente, oltre preparatore dei portieri della prima squadra Alessio Scarpi.

LA FORMAZIONE DEL GENOARusso; Bellich, Dumbravanu, Zanoli, Piccardo, Masini, Rovella, Simeoni, Verona; Szabo, Petrovic

LA PARTITA – Il Genoa ha la fortuna di passare subito in vantaggio grazie a Petrovic, sugli sviluppi di un ribaltamento di fronte ben orchestrato da Masini ed appoggiato al compagno di reparto da Szabo Levente, da qualche settimana rientrato a pieno regime e tra i più vivaci nella prima frazione di gara. L’attaccante ungherese si regalerà la gioia del gol alla mezz’ora, fermato sul più bello dal guardalinee per una posizione di fuorigioco sull’appoggio a rete di Rovella, oggi con il numero 10 sulle spalle. Ancora Szabo, abile a liberarsi con una giocata di suola al limite dell’area di rigore: il numero 1 della Cremonese salva il risultato.

Nel secondo tempo spazio per Bianchi (al posto di Szabo), quindi per Candela, Gasco e l’attaccante Facchin. Il modulo non cambia, ma il Genoa fatica ad imporsi e gli avversari prendono campo, costringendo la formazione di Sabatini a ripiegare e respingere l’arrembaggio grigiorosso. Capitan Zanoli e compagni reggono l’urto, un tiro di Sow sorvola la traversa prima che Russo si riveli miracoloso nello sventare un calcio di punizione insidioso. Ancora su punizione, sarà il palo a salvare il Genoa. La traversa colpita da Palla fa tremare di grosso i Grifoncini, che nei minuti finali riescono a tenere alla larga gli avversari in maglia bianca. Una presa in tuffo di Russo sancisce la fine di una gara combattuta, a tratti sofferta e mai chiusa per davvero. Al Genoa basta il risultato, un 1-0 risicato e sofferto che porterà i rossoblu ad affrontare la Juventus in Piemonte il prossimo 19 dicembre.


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