Vittoria serviva, vittoria è arrivata. Contro il solito Empoli frizzante, rapido e spigliato, al Napoli di Carlo Ancelotti bastano 10 minuti di primo tempo per passare in vantaggio con il solito Lorenzo Insigne, aiutato dal recupero pallone di un granitico Koulibaly. Come contro Fiorentina, Parma e Liverpool, è sempre il capitano azzurro ad aprire le danze sotto i cori del San Paolo

Dal 2-0 al 3-1 in soli 6 minuti. A spianare la strada per la vittoria finale, ci pensa Dries Mertens. La stella belga, prima batte tutti sul tempo inventandosi un tiro ad effetto quasi rasoterra, poi tira fuori dal cilindro un colpo da fuori area che mette la parola fine alle imboscate dell’Empoli, arrivato poco prima al gol del meritato 2-1 sull’asse Krunic-Caputo. Al minuto 83 entra Milik e si abbatte la bufera azzurra: il polacco va in rete a pochi secondi dal recupero, imbeccato da un Mertens che allo scadere azzanna un filtrante di Insigne sul filo del rasoio e si erge ad eroe della serata superando per la terza volta Provedel. Dall’altra parte della barricata, Karnezis si conferma portiere affidabile sventando più di un tentativo degli avversari, puniti forse più del dovuto al termine di una prestazione determinata.

Niente da fare, finisce con una cinquina tutta napoletana. Mertens raggiunge e supera Careca, stende i toscani e si porta a casa il pallone, candidandosi con forza per un posto da titolare – mai stato in discussione? – anche nella sfida capitale contro il Paris Saint-Germain, in programma per martedì. Il Napoli dormirà “senza pensier” per una notte, a -3 dalla capolista Juventus (domani contro il Cagliari alle ore 20.30).

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