Frosinone-Genoa sarà una partita importante sia per testare la tenuta in trasferta dei rossoblu, sia per dire se Moreno Longo, dopo la lettera del suo presidente destinata ai tifosi, potrà dare una scossa alla formazione ciociara. Per capire meglio a quale sfida andremo incontro, abbiamo contatto telefonicamente Sebastiano Vernazza della Gazzetta dello Sport, allo “Stirpe” domenica scorsa in occasione della gara tra Frosinone e Juventus. Ecco cosa ci ha raccontato.

Anche se la classifica già racconta molto di questo Frosinone, quali sono pregi e difetti della formazione ciociara?

Si parla di una squadra sotto certi punti di vista imbarazzante. Una squadra che in sei giornate ancora non ha segnato, il che significa che non ha una fase offensiva degna di questo nome. Contro la Juventus, il Frosinone ha giocato una partita semplice ed elementare: si è difeso ad oltranza, con due linee molto strette e nove uomini dietro la linea della palla. Tutto sommato la strategia ha retto per 80′ minuti, ma i valori alla fine sono venuti fuori e l’ingresso di Bernardeschi ha fatto saltare i piani di Longo. Non credo che col Genoa giocheranno la stessa partita. Non possono: devono cercare di vincere. Dover cercare la vittoria a tutti i costi, dovendosi scoprire, potrebbe andare a vantaggio del Genoa, che mi aspetto possa fare male in contropiede e ripartenza”.

La lettera del presidente Stirpe non le ha mandate a dire all’allenatore Moreno Longo. Suona già come un ultimatum?

“Assolutamente sì perché Longo domenica si gioca la panchina. Se non vince, penso vada a casa. E penso che il Frosinone abbia anche già in mano il sostituto. Longo ha praticato sin qui un calcio vecchio: più che a tre, spesso dietro giocano a cinque con cinque difensori veri. Hanno qualcosa di vagamente buono a centrocampo, con questo giovane, Cassata, che se non sbaglio è scuola Juventus. C’è però davvero poco in questa squadra. Perica segna pochissimo; Campbell è finora un oggetto misterioso. È una squadra costruita con poco, che esprime poco e che è guidata da un tecnico che pratica un calcio abbastanza vecchio. Non c’è dubbio che il Genoa sia più forte del Frosinone o che abbia giocatori decisamente più forti: questo però a livello psicologico può diventare un boomerang. E il Genoa non dovrà commettere l’errore della sottovalutazione”.

Rivoluzionare e cambiare così tanto una squadra salita in Serie A dalla cadetteria è sempre così utile e porta dei vantaggi?

“Ha i suoi vantaggi se la squadra la rinforzi, se gli acquisti sono tali per cui i nuovi arrivi sono migliori di quelli che c’erano. O quantomeno all’altezza della Serie A. Per quello che ho visto, il Frosinone oggi ha diversi giocatori assolutamente non all’altezza del massimo campionato. Ha onesti mestieranti, ma per la Serie B. Questo discorso dovrebbe fare aprire una riflessione a livello più alto, ossia che venti squadre in Serie A abbassano il livello. Con diciotto avresti un livello minimo più alto. Tra venti squadre, ogni anno ne hai un paio che sono palesemente inadeguate al livello della Serie A. L’anno scorso il Benevento riuscì con De Zerbi a retrocedere con molta dignità. Speriamo il Frosinone riesca a fare qualcosa di analogo”.

A settembre il Frosinone ha compiuto 90 anni, ma il 7 settembre sappiamo benissimo che ne ha compiuti 125 anni il Genoa. Ci ricordi come si può acquistare il libro da te curato sui 125 anni di storia rossoblu?

Il libro è ancora acquistabile nelle edicole di Genova e di tutta la Liguria fino a metà ottobre. Altrimenti è acquistabile sullo store di Gazzetta.it o sul servizio primaedicola.it ordinandolo e facendolo arrivare nella propria edicola di fiducia. Questo vale per tutta la Liguria come per tutto il resto d’Italia”. 

Genoa, in edicola il libro sui 125 anni del Genoa scritto da Sebastiano Vernazza

DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI SEBASTIANO VERNAZZA


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