LE ALTRE UNDER – Prima un doveroso aggiornamento sul settore giovanile rossoblu. Reduci dal riposo nella prima giornata della stagione, sia l’Under 15 che l’Under 16 hanno portato a casa punti dalla trasferta in Toscana: contro il Livorno sono arrivati rispettivamente un pareggio e una straripante vittoria per 1-7 con reti di Nesci, Bamba, Zanetti unite alle doppiette di Piccardi e Romio.Un doveroso resoconto sulla prestazione dei Grifoncini nell’articolo dedicato alle tre leve, il cui quadro sarà chiuso da Genoa-Fiorentina (under 15) in programma questo pomeriggio alle ore 15.

Riparte dal “Nazario Gambino” di Arenzano il campionato del Genoa Primavera, rimpolpato dai tanti ragazzi arrivati dall’Under 17 di Chiappino e particolarmente attivo in un’estate caratterizzata da arrivi altisonanti e addii eccellenti, in qualche caso obbligati per questioni di età. Ieri, nel battesimo della Serie A Primavera 2018/19, vincono Inter (1-0 vs Cagliari), Napoli (1-0 vs Milan), Sassuolo (3-5 vs Roma), Juventus (1-0 vs Sampdoria), Palermo (3-2 vs Torino) e Udinese (3-2 vs Empoli). Domani si chiude con il posticipo Chievo-Fiorentina.

LA FORMAZIONE DEL GENOA – Russo; Piccardo, Zanoli, Raggio, Candela; Karic, Rovella, Nunes, Micovschi; Bianchi, Petrovic. A disposizione: Raccichini, Gasco, Dumbravanu, Oliveira, Adamoli, Masini, Verona, Criscito, Cleonise, Ventola, Ruggiero Allenatore: Carlo Sabatini

LA FORMAZIONE DELL’ATALANTA – Carnesecchi, Zortea, Brogni, Del Prato, Okoli, Bettella, Peli, Da Riva, Tumminello, Kulusevski, Colley A disposizione: Sassi, Corna, Heidenreich, Guth, Girgi, Capanna, Gyabuua Manu, Kraja, Cambiaghi, Nivokzi, Piccoli Allenatore: Massimo Brambilla

La più grande occasione del primo tempo nasce da un passaggio in orizzontale da parte del centrale nigeriano Okoli, errore che il nuovo capitano rossoblù Flavio Bianchi non riesce a concretizzare, mancando il controllo con un pallone lento e rasoterra. I numerosi calci piazzati  non generano palle gol degne di nota fino al minuto 23, quando dal piede di Candela viene scoccato un cross al bacio, traversone ribadito in rete di testa proprio da Bianchi: rete, abbracci e un dito puntato verso la fascia. Segno di come l’attaccante, reduce da una stagione in prestito al Torino (vincitore della TIM Cup 2017/18), porti il Genoa nel cuore.

L’Atalanta non può contare su Barrow, Bolis e Melegoni, mattatori nel 2-4 in rimonta dello scorso ottobre ad Arenzano, convoca Marco Tumminello e sfiora la rete del pareggio con Colley, che dalla fascia sinistra scocca un tiro rasoterra ben respinto da Alessandro Russo, uno fra i tre 2001 messi in campo da Carlo Sabatini. Il Genoa sfiora il raddoppio a pochi minuti dal duplice fischio del direttore di gara Gariglio di Pinerolo, lo fa sull’asse Micovschi-Nunes: dopo una discesa sulla destra del numero 10 rossoblù, a ricevere è il centrocampista campione d’Europa con il Portogallo. Il classe 1999 si guarda intorno e serve un pallone all’indietro per l’accorrente Rovella, che è pronto a farsi trovare al limite dell’area ma il cui colpo a giro si spegne di poco a lato.

Nella ripresa è proprio Tumminello a rompere gli indugi – ben servito dall’elegante numero 10 svedese ed atalantino Kulusevski – con un movimento che fa cadere il difensore rossoblù Zanoli e un tiro radente che beffa Russo, già in uscita. La reazione bianconera è ispirata ancora una volta da Kulusevski, atterrato da Zanoli in piena area di rigore e presentatosi dal dischetto a 4′ minuti di distanza dal pareggio. Il portiere del Genoa intuisce, ma non basta: 1-2 e risultato capovolto. Ventola sostituisce Petrovic e Masini prova a portare corsa e grinta nel centrocampo del Grifone, Del Prato prova un colpo “alla Melegoni” ma il tentativo viene respinto al mittente dal numero uno rossoblù. Verona e Cleonise provano a dare linfa al centrocampo, l’Atalanta butta dentro fra gli altri anche il talentuoso Gyabuua, compagno di Nazionale con Russo e Rovella.

Un tiro dell’olandese Cleonise, all’esordio in Serie A Primavera, è il primo acuto nella ripresa ma viene controllato con attenzione da Carnesecchi. Una conclusione di Masini preoccupa gli ospiti, che continuano a creare e sfiorano la rete del K.O. con il nuovo entrato Cambiaghi in slalom. Lo stesso metodo con cui un inarrestabile Kulusevski si presenta a pochi passi da Russo al minuto 88, sbattendo il pallone a pochi passi dall’angolino alla destra del portiere avversario.

Il poco fortunato assedio nel finale, le discese di Candela, il cuore di un centrocampo ancora in via di formazione, la prima rete di Flavio Bianchi ed il brillante primo tempo restano note positive da cui ricominciare. Cambiano gli interpreti, non la sostanza: ad un anno di distanza è ancora l’Atalanta a farla da padrona, ribaltando il risultato contro un Genoa determinato ma poco unito nel secondo tempo. Niente paura: la corsa è appena cominciata.