Giornata di presenze e fatica per i “viaggiatori” del Genoa, impegnati su vari fronti nel corso di amichevoli con le rispettive nazionali: Goran Pandev contro l’Azerbaijan, Oscar Hiljemark in Romania, Ervin Zukanovic dalla panchina per un inedito Bosnia-Senegal a Le Havre.

RIGORE CONTRO RIGORE – Nella sfida fra gli azeri e la Macedonia, a vincere sono stati i tiri dal dischetto: uno per parte, entrambi trasformati. Passa in vantaggio l’Azerbaijan, raggiunto dopo 15′ grazie a un’incursione fulminea proprio del rossoblù Goran Pandev, atterrato a pochi passi dalla linea che delimita l’area di rigore. Dentro o fuori? Ci pensa la VAR, chiamata a gran voce dai calciatori macedoni e risultata decisiva per l’attribuzione di un calcio di rigore millimetrico. Sul dischetto non si presenta il numero 10, bensì l’attaccante del Palermo Trajkovski, il quale non sbaglia e consegna un esito X ad una fra le tante amichevoli internazionali di questo martedì di sosta.

NOVANTESIMO MINUTO – Gioca tutta la partita, Oscar Hiljemark, nella sconfitta di Craiova di fronte a una splendida cornice di pubblico, accorso per sostenere la Romania dell’ex rossonero Cosmin Contra e Adrian Mutu (in panchina fra i dirigenti). La squadra di Andersson, dopo la vittoria nella doppia sfida contro l’Italia, si dimostra avversario tutt’altro che insormontabile subendo due sconfitte in altrettante gare (sabato era arrivato l’1-2 contro il Cile). La Svezia concede spazio sulle fasce, la Romania ne approfitta con il solito Stanciu e uno scatenato Grozav, ma a segnare è il classe 1995 Dorian Rotariu. Il centrocampista del Genoa, lanciatosi in diverse occasioni a pressare il portiere avversario Tatarusanu, ha calciato gran parte dei calci piazzati in secondo tempo per nulla povero di occasioni. Nel finale qualche parola di troppo fra l’italo-svedese Guidetti e il centrale difensivo Sapunaru, sugli sviluppi di un calcio di punizione calciato proprio da Hiljemark.

Entra nella ripresa, a 15′ dal termine, il difensore Ervin Zukanovic in un’amichevole avara di palle gol ed emozioni fra Bosnia e Senegal, sul campo neutro di Le Havre. Nelle formazioni iniziali non mancavano le stelle, dallo juventino Miralem Pjanic all’ex Genoa Mbaye Niang, da Edin Dzeko a Keita Balde, senza dimenticarsi Kalidou Koulibaly e Sadio Mané. Sul campo non si è andati tuttavia oltre lo 0-0. Tornando a Zukanovic, se nella vittoria contro la Bulgaria aveva giocato fino a recupero inoltrato, sostituito da Šunjić, questa sera i ruoli si sono invertiti: titolare il difensore della Dinamo Mosca, poi spazio al centrale rossoblù, che a fine gara si è concesso un ampio terzo tempo con Koulibaly, avversario in campionato con la maglia del Napoli.

Il Portogallo Under-20 di Pedro Pereira ha invece perso 3-0 contro i pari età dell’Inghilterra, nella giornata in cui anche l’Italia veniva sconfitta dalla Svizzera sul campo di casa. La classifica in Elite League diventa difficile, visto l’ampio distacco dalla vetta (Germania in vetta a +10) che complica anche il cammino degli azzurrini, sebbene proprio il difensore del Genoa avesse caricato l’ambiente dopo il k.o. contro la Germania ed in vista della partita di questo pomeriggio: “Dobbiamo mantenere la nostra identità – erano state le parole di Pereira al sito ufficiale della federazione portoghese – La mentalità vincente che ci contraddistingue e seguire le indicazioni del commissario tecnico”.