Dopo la partita di questa sera non è più solamente un’ipotesi: l’Atalanta è un incubo ad occhi aperti per Maurizio Sarri ed i suoi uomini. Al San Paolo passano i bergamaschi, forti di una prestazione tenace e ordinata di fronte a un Napoli fortemente rimaneggiato, ma non per questo privo di potenziale.

Zielinski spreca nel primo tempo, Castagne fredda Sepe alla prima occasione dopo 50′ di gioco, grazie ad un cross pericoloso di uno scatenato Papu Gomez. Dopo la rete del vantaggio avversario, Sarri mette dentro Insigne, Mertens ed Allan, ma la storia non cambia: il Napoli prende persino il 2-0 in contropiede, orchestrato da Gosens e concluso dal solito Gomez, abile a sfiancare un Vlad Chiriches in chiara difficoltà quando impegnato a ripiegare.

L’Atalanta torna così in semifinale dopo 21 anni, il numero 10 nerazzurro parla di “impresa” mentre il pubblico del San Paolo si divide fra l’incredulità e l’applauso di incoraggiamento, visto il campionato straordinario intrapreso dal Napoli di Maurizio Sarri fino ad oggi. Battuto il Crotone con una perla di Marek Hamsik, oggi sono mancate tante cose buone, forse troppe. E ad approfittarne è stata, come accaduto in 3 delle ultime 4 sfide fra partenopei e bergamaschi, proprio l’Atalanta di Gian Piero Gasperini.

Domani la vincente nel Derby della Mole fra Juventus e Torino (che ha sbattuto fuori la Roma di Eusebio Di Francesco nel turno precedente) affronterà proprio la Dea, al 7° posto in campionato oltre che ai sedicesimi di finale in Europa League.

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