Dalla città di Fiume all’isola di Cipro: le italiane in Europa League non troveranno trasferte particolarmente impegnative per la distanza, non si può dire altrettanto per la qualità delle avversarie che dovranno affrontare nei gironi.

“Trasferte brevi ma intense” per la Lazio, come confermato da Igli Tare, “un girone tosto” per l’Atalanta. A Milano “il dado è tratto”, comincia la nuova storia europea rossonera.

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LAZIO – Se del Nizza conosciamo ormai ogni sfaccettatura, complice la doppia super-sfida contro il Napoli nei preliminari di Champions League, non si può dire lo stesso per i belgi dello Zulte Waregem né tantomeno con gli olandesi del Vitesse.

Se i primi, nonostante la presenza azzurra di Leali in porta e numerosi giovani in rosa (Idrissa Doumbia a centrocampo, Aaron Leya Iseka in attacco), non devono e non possono costituire una minaccia per i biancocelesti, i secondi hanno molte più armi da giocarsi. 5 giovani in rosa provengono dal Chelsea, squadra che da decenni sfrutta proprio le aquile giallonere per far crescere i propri gioielli, mentre in attacco occhio al trio Rashica, Linssen e Castaignos, che i tifosi dell’Inter ricorderanno piuttosto bene. Capitolo a parte per Tim Matavz, che nel Genoa ha giocato qualche mese senza riuscire ad impressionare: sarà questo l’anno del ritorno in auge dopo i fallimenti in Bundesliga?

Passare il turno non sarà certamente un’impresa impossibile, ma il primo posto per la Lazio è tutt’altro che assicurato.

MILAN – Austria Vienna, Rijeka ed AEK Atene sono tre squadre ottime – sulla carta – per una squadra che deve riabituarsi pian piano all’atmosfera delle competizioni europee. Nonostante le apparenze, nessuna delle tre squadre arriva nel girone D per caso.

Raphael Holzhauser, l’esperto difensore Heiko Westermann, Lucas Venuto ed Alexander Grünwald rendono l’Austria Vienna una squadra temibile. Gli ultimi due sono ancora out per infortuni seri, motivo per cui il Milan potrebbe affrontare una squadra incerottata.
Se i viola puntano molto su calciatori austriaci, il Rijeka è quasi totalmente circondato da giocatori croati o provenienti dai Balcani: tante promesse non mantenute della nostra Serie A, dal terzino Martic a Zuparic, dall’ex laziale Josip Elez a Djokovic, Gomelt e Vesovic.
C’è molta Italia nel club della città di Fiume, gestito per il 70% da Gabriele Volpi.
AEK Atene fa quasi rima con Manolo Jimenez. La media punti ottenuta finora con il club greco è la migliore di sempre per l’ex allenatore di Siviglia e Real Saragoza, che cercherà di mettere insieme tanti calciatori di nazionalità differenti alla ricerca di un’impresa nel girone rossonero.
I nomi da seguire? Prima di tutto i volti noti, Marko Livaja e Lazaros Christodoulopoulos, Hugo Almeida e un altro Konstantinos Manolas. Didàc Vilà la vecchia conoscenza, Petro Mantalos la stella e il capitano.
In difesa vedremo con tutta probabilità anche Dmytro Chygrynskiy: ve lo ricordate al Barcellona?

ATALANTA – Girone di ferro, c’è poco su cui discutere. L’Everton ha comprato giocatori in ogni reparto, rifondando totalmente una squadra orfana del solo Romelu Lukaku in attacco. Con il ritorno a casa del figliol prodigo, Wayne Rooney, ci sono tutti i presupposti per una squadra stellare: Klaassen, Sigurdsson, Pickford, Schneiderlin e Sandro Ramirez fanno dei Toffees di Liverpool una compagine piena di segreti e certezze.

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Discorso simile anche per il Lione, che ha perso 4 giocatori fondamentali – Lacazette, Tolisso, capitan Gonalons e Mammana – ma gioca con il sogno di una finale in casa.

6 i giocatori arrivati, 4 difensori e 2 attaccanti giovani e promettenti: Bertrand Traoré dal Chelsea, Mariano Diaz dal Real Madrid. Il tutto unito ai soliti giovani francesi forgiati dalla squadra di Aulas, presidente che investe da 30 anni sulla stessa società per cui fa il tifo da quando era bambino. Ecco perché nonostante le cessioni milionarie e qualche certezza venuta a mancare, Bruno Genesio e i suoi uomini possono puntare a fare persino meglio dello scorso anno (semifinale di Europa League, poi persa contro l’Ajax).

Apollon Limassol, squadra materasso? Possibile, probabile a giudicare dalla rosa con cui i ciprioti si presentano nel girone. La stella si chiama Alef, gioca a centrocampo davanti alla difesa ed è in prestito dal Braga.