Contattato e intervistato dalla nostra redazione per chiudere un po’ il cerchio sul bilancio di questo girone d’andata, Sebastiano Vernazza, firma de La Gazzetta dello Sport, ha detto la sua sul girone d’andata di Serie A, sul come lo ha affrontato il Genoa e su che futuro potrebbe avere la formazione rossoblu dopo la sessione invernale di calciomercato.

In generale, che giudizio daresti a questo girone d’andata di Serie A?

Ero convinto in estate che la Juventus avrebbe vinto il campionato con la sigaretta in bocca. Penso però che ultimamente vi siano state indicazioni diverse. Continuo comunque a credere che alla fine lo scudetto lo vinceranno, quasi controvoglia, vista la superiorità dei giocatori, non tanto del gioco.

La partita di Genova, ad esempio, ha dimostrato che la Juventus quest’anno è attaccabile. Non a caso ha fatto fatica anche in Coppa Italia, dove l’Atalanta avrebbe meritato di pareggiare. Il rammarico è piuttosto di altre squadre che se avessero perso meno punti avrebbero mantenuto il campionato più aperto.

I singoli che più hanno attirato l’attenzione in queste prime 19 giornate?

A livello di singoli calciatori parlerei di Caldara, Gagliardini e Kessié. Se in pochi mesi li fai diventare dei valori aggiunti, allora significa che hai fatto un buonissimo lavoro. Non mi aspettavo onestamente che Gasperini avesse il coraggio di “far fuori” la vecchia guardia e riuscisse a far emergere questi tre ragazzi che sono tra le migliori novità di questo inizio campionato.

Volendo potremmo parlare anche di Dzeko, facendo però una precisazione: Dzeko era Dzeko già l’anno scorso. E’ da anni un centravanti top a livello internazionale.

Il girone d’andata del Genoa e quello che sarà il suo futuro dopo il mercato…

Il girone d’andata del Genoa? A mio parere è stato ampiamente sufficiente, da sei e mezzo. Il problema è che ogni sessione di calciomercato la squadra viene praticamente smontata. Togliere Rincon e Pavoletti a gennaio è tanta roba e finora i sostituti che sono arrivati devono ancora dimostrare il loro valore.

Cataldi è un giocatore molto interessante e già pronto; Morosini e Beghetto invece dovranno assorbire l’impatto con la Serie A. Per quanto riguarda Taarabt, parliamo di un giocatore potenzialmente molto forte, ma che dovrà essere in qualche modo “riprogrammato”.

Bisogna riporre molta fiducia in Juric che ha già giocato partite notevolissime, mancando un po’ in trasferta dove dovrà senz’altro cercare di fare il salto di qualità.