Il 120° derby della Lanterna, quello in cui il Genoa ha ritrovato la vittoria dopo più di 4 anni di digiuno, sarà ricordato anche come il derby di Lerager. Lukas, uno che in genere parla poco, alla vigilia della partita contro i rivali cittadini aveva lanciato un messaggio molto diretto, passato quasi inosservato nel silenzio che ha preceduto la battaglia sotto la pioggia in un Ferraris semi-deserto. “Voglio vincere, voglio lottare. Voglio rendere migliori i miei compagni”. Praticamente quello che ha fatto in campo. Profetico.

Un urlo strozzato in gola dopo la gioia (con dedica alla moglie) negata nel primo tempo, un’esultanza sui generis dopo il gol che è valso una vittoria fondamentale nella lotta per la salvezza. I compagni lo hanno abbracciato, Schöne (altrettanto decisivo con un salvataggio sulla linea) lo ha esaltato con un “sei il nostro match winner”,  per i tifosi è il beniamino indiscusso del giovedì notte. E non si arrabbi il capitano Criscito, che alle reti dal dischetto ha già abituato dal giorno del suo ritorno a casa. Genova, città di luci e ombre, di sole e pioggia. Lerager, l’eroe che non ti aspetti nel derby del silenzio. Eppure lui lo aveva gridato forte e chiaro: sarebbe bastato ascoltarlo.

LERAGER ALLA VIGILIA DEL DERBY: “VOGLIO VINCERE, VOGLIO LOTTARE”


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