Allo stadio “Carillo” di Alzano Lombardo il Genoa Primavera di mister Agostini, reduce dalla vittoria di Pasquetta contro il Monza, cerca di dare continuità al suo percorso, provando a mettere pressione al Torino, che domani sfiderà il Verona. Ad ospitare i rossoblù, privi di Papadopoulos convocato dalla prima squadra, sarà l’Atalanta di mister Bosi, a sua volta chiamata a rispondere al successo della Lazio sul Cagliari per provare a mettere pressione alle prime due della classe, Inter e Roma. Dirige la gara l’arbitro Simone Gavini della sezione di Aprilia, coadiuvato dai guardalinee Boggiani e Montanelli.


FORMAZIONI UFFICIALI 

ATALANTA ( ): Pardel; Tavanti, Guerini, Tornaghi; Ghezzi, Colombo, Riccio, Armstrong; Manzoni, Vavassori; Castiello. A disposizione: Sala, Torriani, Obric, Mensah, Fiogbe, Bonanomi, Camara, Jonsson, Martinelli, Capac, Cassa. Allenatore: Giovanni Bosi

GENOA (3-4-1-2): Calvani; Ferroni, Barbini, Abdellauoi; Bosia, Parravicini, Arboscello, Sarpa; Romano; Bornosuzov, Ekhator. A disposizione: Bertini, Consiglio, Scaravilli, Tosi, Arata, Omar, Ghirardello, Papastylianou, Venturino, Thorsteinsson. Allenatore: Alessandro Agostini 


LA CRONACA

Parte subito forte il Genoa, che dopo neppure 25 secondi impegna Pardel, miracoloso su Ekhator. Sembra il segnale che i rossoblù non temono l’avversaria, chiamata a rispondere alla vittoria della Lazio sul Cagliari, ma i padroni di casa sono cinici a sbloccare la gara alla prima occasione, al sesto minuto, su sviluppi di corner: Barbini perde la marcatura di Tornaghi, che di destro, da pochi passi, trafigge Calvani.

Dalla rete del vantaggio trae giovamento l’azione dell’Atalanta, che contiene bene e si rende quasi sempre molto pericolosa, soprattutto quando ad accendersi sono Valvassori, Manzoni e Castiello, i tre del reparto offensivo. Il Genoa Primavera si rifa sotto al 27′ quando, su calcio d’angolo, Ferroni si trova tutto solo a colpire a centro area: il suo colpo di testa termina alto sulla traversa da buona posizione.

Ad inizio ripresa Agostini cambia subito: dentro Scaravilli e Venturino al posto di Bosia e Ferroni, passando alla difesa a quattro e portano Venturino e Romano a supporto delle due punte, con Ekhator che ha maggiore libertà nell’uscire e venire a prendersi il pallone.

I primi venti minuti del secondo tempo propongono una gara molto equilibrata, col Genoa che ci prova sicuramente di più e l’Atalanta che, però, resta più pericolosa sotto porta. Al 65′ i padroni di casa, di testa, vanno vicini al raddoppio con Ghezzi. Al 70′ mister Agostini ricorre ad altre due sostituzioni: dentro Omar e Thorsteinsson al posto di Bornosuzov e Parravicini. Entrerà anche Papastylianou per Ekhator.

Al 73′ il neo-entrato Omar mette paura al portiere avversario con un potente destro dalla distanza che esce di poco alto sulla traversa. La cifra di un secondo tempo di buonissimo livello per il Genoa, non ripagato dal gol del pareggio, è il salvataggio al 95′ da parte di Pardel sul tiro di Thorsteinsson. Sarà l’ultima occasione della gara: Genoa che rimane a 38 punti, Atalanta che ritorna al terzo posto con 52 punti e accorcia a -2 dalla vetta.


Serie A, 31° giornata: classifica e risultati aggiornati