Dopo le parole a DAZN (clicca QUI per leggerle) a in sala stampa (clicca QUI per leggerle), il tecnico del Genoa, Alberto Gilardino, ha chiuso il ciclo di interviste ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue dichiarazioni: “Sono tre punti pesanti, su un campo non semplice. Merito della caparbietà e intelligenza tattica nel partire in un modo e cambiare in corso di gara, c’è stata grande disponibilità da parte dei ragazzi e della squadra, grande voglia di mettersi al servizio della squadra. Ogni giocatore, sia chi ha giocato sia chi è entrato, dà grande disponibilità nel migliorarsi quotidianamente. La voglia che ci mettiamo in allenamento dà vita poi a certe partite”.

Gudmundsson ha detto che è stata una delle peggiori partite che ha giocato, ma secondo lei è un giocatore da grande squadra?

“Nell’intervallo ho cercato di motivarlo strigliandolo un pochino, abbiamo cercato di strigliarlo e la risposta è stata quella: è entrato e ha fatto gol. È un giocatore troppo importante per noi, si fa trovare tra le linee, ha controllo e dribbling. È un giocatore straordinario, ce lo coccoliamo e ce lo teniamo stretto. Il pensiero grande deve restare la squadra, e la squadra lo ha supportato. E se hai una squadra dove magari un singolo non ha una giornata eccellente, vuol dire che c’è un livello importante di maturità”. 

Sull’importanza per un allenatore non solo dei risultati, ma anche di saper valorizzare i calciatori a propria disposizione: “Grazie dei complimenti, ma vanno fatti a tutta la squadra. Noi e lo staff possiamo entrare negli allenamenti e migliorare i giocatori, ma deve esserci sempre disponibilità nei singoli. E questa cosa qui, in questa squadra, c’è sempre stata sin da quando un anno e mezzo fa sono entrato al Genoa. Avevo Gudmundsson e Frendrup che non erano quelli di adesso, e lo stesso Dragusin. Oggi penso a De Winter, a Sabelli che sta facendo un campionato importante. Tutto passa dal fatto che questi ragazzi ogni giorno hanno voglia di mettersi alla prova e dal lavoro quotidiano. Questo poi diventa indispensabile poi per me e per lo staff”. 

Infine, un ultimo passaggio sul suo percorso da allenatore, sulla sua crescita e sul prossimo incontro coi vertici del Genoa: “Non era così scontato o semplice, né vincere il campionato né confermarsi come neo-promossa. Siamo partiti con difficoltà strutturali e di squadra, poi da dicembre e gennaio in poi ci siamo stabilizzati, siamo maturati e la squadra è venuta fuori ed è sbocciata. Merito del lavoro e dei ragazzi. Per quanto riguarda il futuro, con la società ci siamo detti che saremo i primi a darvele. Nutro un grandissimo affetto per questi colori, questa squadra, i miei ragazzi, tutto l’ambiente Genoa. Sono cose importanti ed è giusto che io le dica”. 


Genoa, Gilardino dalla sala stampa: “Volontà è crescere, faccio i complimenti alla squadra”