Nella giornata del ricordo per Fabrizio Gorin, che ha visto la presenza di tantissimi ex compagni e amici dello stesso ex calciatori di Genoa e Torino, scomparso vent’anni fa, a Begato ha presenziato anche il Presidente del club rossoblu, Alberto Zangrillo. Presente anche una rappresentanza delle giovanili rossoblu nelle figure dei calciatori e dello staff tecnico dell’Under 18 guidata da mister Ruotolo. Presenti anche i ragazzi Under 18 del Torino. Anzitutto un pensiero sulla giornata e un ricordo di “Picchia” Gorin.

“Noi oggi siamo qua a celebrare i vent’anni dalla scomparsa di un grande calciatore del Genoa del passato, che però resta attuale nella memoria quotidiana – ha esordito il presidente rossoblu – Lo celebriamo assieme al Torino, e sono particolarmente onorato perché il mio ruolo mi consente di partecipare in prima persona ad eventi che altrimenti mi sarei perso. Sento sempre questo grande senso di responsabilità, così come la scorsa settimana quando ho presenziato alla riapertura del Museo del Genoa”.

“Il coinvolgimento dei giovani è l’ingrediente principale del nostro programma – prosegue Zangrillo riferendosi al progetto 777 Partners per il futuro del Grifone – E quando parlo di “nostro programma”, parlo di coloro che hanno la responsabilità di cercare di orchestrarlo nella maniera migliore, con alle spalle la gravosissima responsabilità che comportano storia, tradizione, in questo caso quella del calcio nazionale rappresentata dal Genoa. Giornate come oggi permettono di ricordare questi giovani: quando una parte di loro ancora non era nata, c’era già chi aveva scritto pagine bellissime”.

Non è mancata neppure una domanda sul momento del Genoa dopo la sconfitta di Palermo. “Sapete che un po’ per ruolo, un po’ per rispetto del primo comandamento che mi sono dato, ossia di non occuparmi di cose che non so, mi limito ad osservare – spiega subito Zangrillo, che prosegue: “Certo, da presidente e da presidente tifosi, mi aspetto sempre il meglio. Tuttavia sono estremamente fiducioso perché stiamo seguendo un programma pluriennale e ci sta che vi siano delle partite come quelle di venerdì scorso che non sono andate nel verso che avremmo auspicato. Se la squadra mi piace? Mi piacciono le squadre, e questo perché il Genoa ha due squadre. Non lo dico io, lo dicono tutti. Al di là degli infortuni, per ogni ruolo abbiamo giocatori che giocherebbero tutti i venerdì, i sabati oppure le domeniche di campionato. Ci sentiamo quindi garantiti e fiduciosi”.


Genoa, la situazione disciplinare aggiornata alla 5° giornata