Alle ore 14, dalla sala stampa di Villa Rostan, il tecnico rossoblu Alexander Blessin è intervenuto per rispondere alle domande dei media in vista della gara tra Genoa e Benevento.

Quali sono le difficoltà che nasconde la gara di domani col Benevento?

“È la seconda volta col Benevento in meno di due settimane, sappiamo che sarà più difficile come lo è giocare due volte così ravvicinate. In Coppa Italia hanno giocato bene. E la settimana scorsa hanno perso perché non hanno avuto fortuna, con un retropassaggio hanno perso la gara. In quella partita loro avevano creato venti chiare palle gol contro una. La cosa più importante è guardare a noi e a cosa dobbiamo fare. Col Benevento abbiamo avuto alcuni problemi dopo l’intervallo, gli stessi che abbiamo avuto col Venezia nella ripresa. Se loro siano sotto pressione, non lo sappiamo. So che noi dobbiamo lavorare meglio in fase di possesso palla. Abbiamo fatto degli errori e non mi stancherò mai di dire che si deve migliorare, che si deve sempre dare il massimo. Dobbiamo implementare la mentalità della squadra, dobbiamo dare il 100%. Non basta il 95%, non bisogna dare per scontato che le vittorie possano arrivare anche dando qualcosa di meno. L’entusiasmo va bene, ma alla fine siamo solo passati in Coppa Italia e abbiamo vinto la prima di campionato. La strada è ancora lunga”.

C’è un problema portiere? Domani sarà confermato Martinez?

“Non vedo questo problema, non esiste. Abbiamo due portieri bravissimi e non c’è nessuno caso, almeno da parte nostra. Nella prima gara Martinez ha fatto bene, nella seconda partita c’è stato un errore ma ce n’è stato uno anche prima, nel posizionamento della barriera, dove Portanova si stringe troppo e la palla passa da lì. In quel secondo lì ha dovuto decidere se andare coi pugni o trattenere. Gli sbagli si possono fare, dopo c’è sempre da migliorare”. 

Questa parte finale del mercato disturba il vostro lavoro?

“No, non ci disturba. Certo, vengo chiamato in ufficio per la questione giocatori, ma mancano ancora 12 giorni. I contatti con la società non disturbano affatto il lavoro sul campo. Qualcosa succederà, passo dopo passo”.

Ilsanker ha giocato: può anche entrare dal primo minuto? E lo vede più difensore o centrocampista?

“Ilsanker è un giocatore di grande mentalità. È entrato, ma ancora non è al livello massimo. Il nostro lavoro sarà quello di portarlo ad un livello per poter iniziare la gara dall’inizio”. 

Sono entrati bene anche Yalçin e Yeboah: la mettono in difficoltà nel fare le scelte?

“Siamo contentissimi del primo gol di Yeboah, ma non bisogna dimenticare che dall’inizio ha fatto due falli un po’ stupidi che potevano essere pericolosi. Quel gol sicuramente gli darà tantissimo. Sarà importante per noi avere queste qualità in rosa. Detto questo, vedremo se partirà titolare o meno. Dai ragazzi che entrano in campo vogliamo che diano una svolta positiva alla partita. Sono entrati tutti col piglio giusto: fanno pressione sui titolari e cercano di fare del loro meglio”. 

L’importanza di avere un giocatore come Coda in attacco: anche quando non va in gol, come a Venezia, è di grande aiuto per la squadra e crea spazi

“Massimo (Coda, ndr) per la squadra è molto importante. Con le qualità che ha crea spazi per i compagni, ha i tempi giusti per fare salire la squadra. Non importa soltanto il gol, ma anche ciò che fa per la squadra. Per noi non è importante chi segna, ma come arriviamo a insegnare, e Coda è importantissimo in tal senso per il nostro gioco. Gli avversari sanno delle sue qualità, lo raddoppiano, ma in quel momento si creano gli spazi per i compagni”.

Quale valore sta avendo il lavoro “sporco” che Frendrup, pur con due settimane in meno di preparazione, sta facendo a centrocampo?

“Frendrup è arrivato due settimane in ritardo, ma è un giocatore che ha tantissima voglia, dà tantissimo in allenamento e lavora molto anche a parte. Verso fine gara ha avuto un calo fisico, ma come già detto dopo la gara di Venezia per me la preparazione non dura fino alla prima di campionato, bensì sino alle prime 3-4 partite”. 

Infine, una domanda sulla annunciata presenza di oltre 20mila tifosi al Ferraris: “Non vedo l’ora di vedere i nostri tifosi. Numeri da Serie A per una partita come Genoa-Benevento? Perché nostri tifosi sono da Serie A”.


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