Nonostante un bellissimo gol di Destro nei primi minuti di gioco, anche contro il Sassuolo, a Reggio Emilia, il Genoa non è riuscito a fare sua la partita, anzi la squadra di Dionisi ha giocato in maniera brillante e spumeggiante. Soltanto le parate di Sirigu e l’imprecisione degli attaccanti neroverdi hanno salvato il Genoa dalla sconfitta. Il Genoa ha disputato la solita partita difensiva e non si è mai reso pericoloso davanti alla porta del portiere Consigli. A detta di Shevchenko la squadra è migliorata e ha disputato una buona partita, ma a mio parere ancora non si vede traccia del lavoro del nuovo allenatore. Oggi contro lo Spezia il Genoa deve assolutamente vincere, non esiste altro risultato.

Uno sguardo d’insieme sullo Spezia.

Anche i bianchi spezzini hanno problemi di gioco e di classifica, l’ allenatore Thiago Motta è in bilico da molto tempo e quella, di oggi in caso di sconfitta potrebbe essere la sua ultima partita. Lanciato come allenatore da Preziosi nel Genoa di due anni fa, oggi il tecnico italo-brasiliano non sarà in panchina perché squalificato.

Lo Spezia oggi scenderà in campo con il 4-3-3, anche se in alcune partite Motta aveva optato per il 3-5-2 ottenendo anche buoni risultati. Il Thiago-pensiero è cambiato molto da inizio campionato. L’allenatore spezzino è passato da un esasperato possesso palla a un baricentro più basso, per poi ripartire velocemente una volta riconquistata la sfera. Come diceva un mio vecchio allenatore, un buon cuoco fa un buon piatto con quello che ha a disposizione.

L’analisi reparto per reparto. Cominciamo dalla difesa.

Provedel, tra i pali, ha un importante fisicità, è agile e reattivo, bravo a gestire la palla con i piedi, buono nelle uscite alte. Amian, Erlic, Nikolau e Reca compongono la linea difensiva. Amian, esterno basso di destra, ha una buona gamba, è attento ed abile nella fase difensiva, per la sua duttilità tattica può essere impiegato anche come centrale difensivo. Erlic e Nikolau sono la coppia centrale. Erlic, difensore croato vecchio stampo, di grande fisico, è bravo nell’impostazione, sopperisce alla relativa rapidità con un buon senso posizionale e con l’abilità nella lettura delle azioni. Nikolau, anche lui munito di buon fisico, possiede un ottimo piede sinistro, è bravo nei tackle e nel colpo di testa, anche se pure lui non brilla per velocità. Reca copre la fascia sinistra, l’esterno polacco ha facilità di corsa e un sinistro di prim’ordine,è bravo nel proporsi e negli inserimenti palla al piede, ma deve fare meglio in fase difensiva

Il centrocampo.

Maggiore, Sala, Bastoni compongono un reparto di corsa, di temperamento e di buona tecnica, ma con poca qualità e fantasia. Maggiore, capitano della squadra, uomo cruciale nello scacchiere di Motta, ha un’importante capacità aerobica, è bravo tatticamente e nell’aggressione, pericoloso negli inserimenti in zona offensiva, ed è dotato di un buon tiro da fuori area. Sala, solitamente impiegato come uomo di fascia, ha un’ottima corsa, è bravo tatticamente e ha sufficienti proprietà tecniche. Bastoni da qualche partita gioca come mezzala di parte, è in possesso di un piede sinistro di riguardo e di una notevole falcata, è molto pericoloso nei tiri da lontano, effettua lanci lunghi e cross arcuati precisi e pericolosi.

L’attacco.

Verde, Antiste e Gyasi sono i tre giocatori offensivi. Verde e Gyasi sono gli esterni che giocano a piede invertito. Verde mancino agisce sul lato destro e Gyasi destrorso si muove sul versante opposto. Verde, brevilineo, rapido e fornito di un ottimo dribbling, è capace di improvvise accelerazioni che possono creare grossi problemi. In più con il sinistro disegna traiettorie difficili da leggere per gli avversari. Gyasi è veloce e va spesso a cercare l’ uno contro uno con il difensore: sgusciante ed imprevedibile, bravo in acrobazia, si trova a mal partito quando c’è da rincorrere, Antiste è la punta di riferimento: il giovane attaccante francese è dinamico e di discreta rapidità, ha buoni mezzi tecnici e dà il meglio di sé quando è lanciato in campo aperto.

Come si comportano sulle palle inattive?

Sui corner a sfavore marcano ad uomo, sulle punizioni laterali difendono a zona. Provedel fa valere la sua presenza uscendo dalla porta appena è possibile. In attacco gli angoli e le punizioni laterali sono calciate da Verde e Bastoni, i saltatori sono i difensori centrali Erlic e Nikolau più Maggiore, Antiste, Reca.

In conclusione?

 Partita delicatissima per entrambe le compagini, ma per il Genoa è obbligatorio vincere. Un pareggio equivarrebbe ad una sconfitta. Il pallone peserà tantissimo e penso che sarà una brutta partita a livello tecnico. L’aspetto psicologico conterà tantissimo ed anche il minimo particolare sarà importante. Per Shevchenko è giunto il momento di dare un segnale forte a tutta la tifoseria. Soltanto impegno, volontà e sacrificio non bastano più, il tifoso genoano pretende anche una squadra che giochi per vincere e non solo per non perdere.

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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.