Nell’ultima giornata del girone d’andata il Genoa, con una prova convincente e di carattere, ha imposto un pareggio alla più quotata Atalanta. I grifoni hanno giocato una partita attenta ed ordinata ed il punto è stato meritato. Oggi inizia il girone di ritorno e comincerà in maniera diversa dal solito perché le squadre si affronteranno in modo asimmetrico, quindi i rossoblu giocheranno in trasferta contro il Sassuolo al Mapei Stadium. Bisogna anche ricordare che è appena iniziato il calciomercato invernale e molte squadre, durante questo mese di trattative, potranno cambiare fisionomi. Inoltre il covid 19 è tornato a bussare forte, ci saranno parecchie defezioni tra le squadre e ci saranno anche restrizioni per il pubblico partecipante, quindi le formazioni potrebbero subire variazioni anche all’ ultimo momento.

Uno sguardo sul Sassuolo, l’avversario di oggi.

L’ allenatore è Dionisi, tecnico emergente con idee calcistiche vicine al suo predecessore De Zerbi. I neroverdi scendono di solito in campo con il 4-3-3, ma ogg, comlici le assenze di Scamacca e Frattesi, dovrebbero disporsi con un 4-2-3-1. Prediligono il possesso palla e il gioco rasoterra, cercano spesso l’ imbucata centrale e hanno nel reparto offensivo il loro punto di forza.

L’analisi reparto per reparto. Partiamo dalla difesa.

In porta c è il veterano Consigli, elemento affidabile, dal rendimento costante e regolare, il classico portiere che non ha una qualità predominante, ma che sa fare tutto in maniera più che sufficiente. Toljan, Chiriches, Ferrari e Rogerio formano la linea a quattro. Toljan, l’esterno basso di destra, ha capacità di corsa e buona resistenza fisica, una tecnica di base sufficiente, è attento nelle letture difensive. Sulla fascia opposta sfreccia Rogerio, brasiliano con un passato nelle giovanili della Juventus: ha una eccellente velocità e un interessante piede sinistro, ama avanzare palla al piede. Il romeno Chiriches e Ferrari sono i centrali. Chiriches ha una fisicità importante, è imperioso nel gioco aereo, ma va in difficoltà quando viene lasciato solo uomo contro uomo, non essendo rapido nel breve. Ferrari è il regista difensivo: giocatore di carattere, bravo di testa, sa farsi valere anche in fase offensiva.

Il centrocampo.

Il reparto oggi dovrebbe essere composto da Harroui e Maxime Lopez. Harroui, marocchino in prestito dalla Sparta di Rotterdam, è forte nei contrasti, ha buone qualità di palleggio e un buon dribbling, ma deve disciplinarsi tatticamente. Maxime Lopez, brevilineo, rapido e dall’ottima tecnica, è il catalizzatore della manovra, alterna giocate sontuose a momenti di appannamento

L’attacco

Berardi, Raspadori e Kyriakopoulos dovrebbero disporsi dietro la punta centrale Defrel, sostituto di Scamacca. Berardi, il top player degli emiliani, piede sinistro fatato e velenoso, veloce e forte sulle gambe, ha ultimamente raggiunto picchi di rendimento elevati come mai gli era successo prima. Raspadori ha una tecnica sopraffina, è rapido, tenta spesso la giocata più difficile e imprevedibile: è difficile da marcare, se è in giornata. Il greco Kyriakopoulos è un esterno mancino di buona fisicità, molto continuo e affidabile nei suoi andirivieni sulla fascia. Defrel, ex sampdoriano, agirà da prima punta al posto di Scamacca: è bravo nell’attacco alla profondità e, lanciato in corsa, può fare molti danni alle difese avversarie.

Come si comportano sulle palle inattive?

In fase offensiva i corner e le punizioni laterali sono calciate da Berardi o Lopez, a volte giocano sul corto per cercare di far muovere la difesa avversaria e sorprenderla sul versante opposto. Chiriches e Ferrari salgono per colpire e loro si aggiungono Scamacca, Harroui e Toljian o Rogerio per riempire l’ area di rigore. Raspadori va sempre a caccia del pallone sul secondo palo. Berardi e Lopez sono incaricati delle punizioni dal limite, lontano dai 16 metri Scamacca ci prova con la botta forte. Sulle palle inattive a sfavore marcano a zona, anche Scamacca retrocede a difendere per far valere la sua fisicità. Sono molto pericolosi nelle eventuali ripartenze.

In conclusione?

A parte tutte le incognite dovute allo stop natalizio e alla forte ripartenza della pandemia, il Genoa dovrà uscire dal Mapei con un risultato positivo. Il match di oggi e  le prossime due partite casalinghe saranno fondamentali per la rincorsa salvezza di Shevchenko e i suoi uomini. Il calciomercato di gennaio ha già portato novità in casa rossoblu e sicuramente ce ne saranno altre, ma iniziare il 2022 con il piede giusto sarebbe veramente un buon viatico.


Rassegna Stampa del 6 Gennaio, dal Cagliari idea Godin? Ecco come può giocare il Genoa oggi

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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.