Il Genoa esce dal “Grande Torino” con le ossa rotte, dopo l’ennesima partenza a handicap e una tentata rimonta nella ripresa. Non bastano le reti di Destro e Caicedo su assist dei giovani Cambiaso e Kallon: finisce 3-2. 6 punti in 9 partite sono un bottino troppo leggero per la squadra di Davide Ballardini, maestro di rimonte incappato in un avvio di stagione complicato. Che potrebbe rivelarsi complicatissimo, domani pomeriggio, in caso di vittoria della Salernitana (oggi penultima a -2 proprio da Genoa, Cagliari e Sampdoria) contro l’Empoli. Come sta vivendo l’allenatore rossoblu il momento delicato della squadra? “Sono arrabbiatissimo – ammette a DAZN Perché conosco i giocatori che abbiamo, conosco le loro qualità umane e tecniche. Sono molto arrabbiato: facciamo tanta fatica durante la settimana e non ci sta fare questi errori che compromettono le partite. Facciamo tanta fatica durante la settimana, siamo seri: sono molto arrabbiato, innanzitutto con me stesso perché il primo responsabile sono io. Preoccupato? Io non lo sono mai, ma arrabbiato sempre. Perché rifletto sempre”.

Sulla prestazione, Ballardini aggiunge: “Anche se il Genoa non mi è dispiaciuto neanche nel primo tempo, abbiamo commesso errori gravi in fase difensivo e il Torino è una squadra talmente forte, con qualità e gamba, che se fai errori li paghi. Ma come occasioni ne abbiamo avute di più rispetto a loro”. 

Sui cambi all’intervallo: “Nel primo tempo si stava 2-0 sotto, quindi bisognava mettere in campo giocatori con caratteristiche più offensive. Nei primi 45′ a parte i due gol il Toro non ha mai tirato in porta, noi invece con Ekuban e Destro abbiamo avuto situazioni pericolose. Ma in questo momento siamo così, molto poco attenti e decisi in alcune situazioni in fase difensiva e questo è l’errore grave. Non puoi regalare il primo e il secondo gol: sono regali che in Serie A non puoi permetterti di fare. Bisogna essere più bravi. Caicedo e Destro? Non vediamo l’ora di averli entrambi, soprattutto Felipe visto che Mattia sta bene. Non vediamo l’ora che Caicedo faccia il Caicedo per tutta la partita o quasi. Non vediamo l’ora di vederlo in campo per più minuti”. 

Sull’apporto di Kallon subentrato dalla panchina e Rovella nel ruolo di playmaker: “Yayah a volte è partito dall’inizio ed è stato meno incisivo, altre volte lo è stato molto a partita in corso. Dà molto fastidio agli avversari, ma lo scorso anno era in Primavera. Stesso discorso per Cambiaso, che faceva la Serie B. Rovella è nato regista, lui è un regista e quello è il suo ruolo. Che poi giochi da solo davanti alla difesa o in mezzo a due mediani il suo ruolo è quello: sta facendo ottime prestazioni e deve continuare così”.

Lo scorso anno proprio Ballardini cominciò la sua rincorsa al Picco contro lo Spezia, prossimo avversario in una sfida ligure storicamente molto accesa. “Sarà necessario fare quel che ho già detto: giocare da squadra con attenzione, intensità, qualità e furore, ma soprattutto con determinazione. Se sei disattento gli avversari poi ti puniscono. C’è tanta rabbia perché per gioco e occasioni non penso che il Genoa meritasse di perdere, ma se ha perso credo ci sia una ragione. Abbiamo fatto errori che non ci stanno, errori che quando li fai poi perdi la partita: ti fa molto arrabbiare, ma ci sono anche aspetti positivi. Servono attenzione dal primo istante, determinazione e rabbia fino all’ultimo momento della partita. Invece non abbiamo ancora l’attenzione e l’intensità nel gioco, nell’organizzazione, che servono”. 


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