Sono stati 56 i calciatori millennials, ovvero sia nati dall’anno Duemila in avanti, ad aver esordito – o comunque giocato almeno una partita – nell’ultima stagione di Serie a 2020/21. Su un totale di 860 giocatori scesi in campo, quelli nati dal 1° gennaio 2000 in avanti sono stati una goccia nell’oceano, per la precisione il 6,5%. Diciotto sono italiani, trentotto stranieri in moltissimi casi cresciuti nei settori giovanili dei club che li hanno lanciati nel calcio professionistico di Serie A. Va segnalato che solamente una squadra, l’Inter vincitrice dello scudetto, non ha schierato in neanche una gara un giocatore nato negli anni Duemila.

I giovani con più presenze raccolte nell’ultima annata sono stati Vlahovic (37), Kulusevski (35), Traorè (35), Damsgaard (35) e Vignato (31) seguiti da Singo (28), Raspadori (27), Colley (23), Salcedo (21), Rovella (20) e Piccoli (20). Diversi attaccanti, ma anche centrocampisti e difensori. Nessun giovane portiere ha invece giocato con continuità: solamente l’Hellas Verona nel finale di stagione ha lanciato fra i pali Pandur, che ha collezionato quattro presenze, mentre una sola Gasparini (Udinese) e Crespi (Crotone). In totale sono stati 18 gli attaccanti millennials schierati in questa stagione, fra i quali va segnalato il rossoblu Kallon. I difensori sono stati 19, i centrocampisti 16. Sul fronte realizzativo, portano la firma dei giovani nati dopo il Duemila solamente 57 gol dei 1163 complessivi dell’ultima Serie A, e non rappresentano neppure il 5%.

I numeri evidenziano come le gare giocate vadano a decrescere dal Duemila in su. I calciatori classe 2000 hanno marcato 371 presenze quest’anno, mentre fra i classe 2001 se ne contano 194 e sole 70 fra i classe 2002. A rappresentare i giocatori nati nel 2003 c’è un solo difensore del Parma, Dierckx; per i 2004 il rappresentante è Urbanski, per i 2005 il più giovane esordiente della storia della Serie A, il difensore del Bologna Wisdom Amey.

Da segnalare, seppur non sia dato direttamente legato alla carta d’identità, come l’anno 2021 sia, finora, l’anno col minor numero di calciatori esordienti in Nazionale maggiore azzurra. Per ritrovarne soltanto tre bisogna tornare all’anno 1989. L’età media degli esordienti oggi sfiora i 27 anni complice la prima convocazione di Toloi (30 anni).


  • CLASSE 2000: Kulusevski (35 presenze, 4 gol), Kalulu (13 presenze, 1 gol), Tonali (25 presenze), Sutalo (7 presenze), Kumbulla (21 presenze, 1 gol), Traorè (35 presenze, 5 gol), Vlahovic (37 presenze, 21 gol), Montiel (2 presenze), Tramoni (6 presenze), Walukiewicz (19 presenze), Colley (23 presenze, 1 gol), Lovato (24 presenze), Pandur (4 presenze), Singo (28 presenze, 1 gol), Vignato (31 presenze, 1 gol), Antov (5 presenze), Mihaila (16 presenze, 3 gol), Damsgaard (35 presenze, 2 gol), Portanova (5 presenze)
  • CLASSE 2001: Fagioli (1 presenza), Maldini (5 presenze), Reynolds (5 presenze), Armini (1 presenza), Raspadori (27 presenze, 6 gol), Carboni (15 presenze), Ilic (29 presenze, 2 gol), Salcedo (21 presenze, 2 gol), Vergani (1 presenza), Juwara (5 presenze), Sohm (18 presenze, 1 gol), Zagaritis (2 presenze), Zirkzee (4 presenze), Askildsen (6 presenze), Rovella (20 presenze), Eyango (3 presenze), Kallon (1 presenza), Piccoli (20 presenze, 5 gol), Crespi (1 presenza), Pastina (3 presenze), Di Serio (16 presenze)
  • CLASSE 2002: Dragusin (1 presenza), Ruggeri (6 presenze), Calafiori (3 presenze), Oddei (5 presenze), Udogie (6 presenze), Hickey (11 presenze), Baldursson (8 presenze), Palumbo (3 presenze), Gasparini (1 presenza), Braaf (4 presenze, 1 gol), Balogh (3 presenze), Agoumè (12 presenze), Rojas (7 presenze)
  • CLASSE 2003: Dierckx (7 presenze)
  • CLASSE 2004: Urbanski (1 presenza)
  • CLASSE 2005: Amey (1 presenza)

Rassegna Stampa del 6 Giugno, alla scoperta di Buksa. Dragusin nome nuovo in difesa