Valon Behrami è tornato a lavorare sul campo a metà settimana, risultato negativo al doppio tampone dopo due settimane di quarantena. Il centrocampista svizzero, ai microfoni di SkySport,  ha raccontato quei “giorni difficili, soprattutto sul piano mentale”. Così Behrami: “Fisicamente sono abituato a riprendere dopo uno stop e così farò anche questa volta, ma l’aspetto mentale è stato un qualcosa che conoscevo meno. Ho dovuto fare i conti con la paura, per me e per la mia famiglia, perché in quei momenti non sei un calciatore malato ma semplicemente un uomo malato. Il calcio passa in secondo piano, è stata sicuramente un’esperienza complicata per tutti. In questi momenti deve venire fuori ancor di più la voglia di aiutarsi e sacrificarsi per il compagno”.

Lunedì sera contro il Verona, prosegue il genoano Valon, “sarà una prova di maturità per tutti noi, perché nelle difficoltà deve venire fuori il carattere dei veri uomini. A Verona servirà la prestazione perché ci sarà qualcuno che non sarà al 100% e in quel momento dovranno uscire fuori i leader di questo gruppo. Sarà un aspetto fondamentale”.

In casa del Genoa i contagiati dal Coronavirus sono stati 22. “Sono stati contagiati in milioni, non possiamo sentirci in colpa per ciò che abbiamo vissuto. Facciamo una vita che ci espone a contatti con altre persone e non possiamo farcene una colpa. L’altro giorno ci sono stati 9000 contagiati in Italia: sicuramente non sono tutti degli irresponsabili”.


La partita dei superstiti