È ripartito il Genoa dal Ferraris. Per ricordarsi di quattro gol ad una squadra avversaria bisogna andare indietro nel tempo.

Risultato che sarà messo in discussione, come quasi sempre quando il Grifone vince, dalla forza degli avversari, dimenticandosi delle paure prima del fischio d’inizio di Ayroldi di Molfetta. In discussione il modulo di Maran in tribuna stampa con due calciatori di piede destro a sinistra, la mancanza di Schöne a giostrare con Badelj e l’utilizzo di Destro centravanti.

Dopo 10’ di gioco invece tutti a strabuzzare gli occhi per quello che si vedeva sul prato verde del Tempio.

Diamo i meriti a Maran, ma contro il Crotone si è avuta la conferma che il calcio è dei calciatori. Merito a Faggiano nell’aver trovato qualità da inserire nel nuovo Genoa. I meriti di Maran sono quelli di aver schierato a sinistra un destro, Zappacosta, pronto a tirare in porta fuori dai 16 metri con il piede destro. Prima del gol ci aveva provato altre due volte bravo a fare le due fasi di gioco facendo risaltare le doti di Biraschi, anche lui destro a sinistra.

Destro non poteva aver dimenticato come si giocasse al pallone e svolgesse il ruolo di prima punta. Per Destro è una questione di testa. Si è avuta la conferma, come diceva Brera, che è la testa attaccata ai piedi che può far fare la differenza, non solo nella vita pallonara. Hanno fatto bene Maran, Faggiano e Preziosi a dargli fiducia.

D’altronde non vedendo allenamenti ma solo partite di preparazione e ricordandosi quello successo la scorsa stagione era difficile farlo.

C’è stata poi la qualità di Badelj, al massimo due tocchi per ogni transizione, i triangoli con Pandev e Zajc (quello di Empoli a tutto campo) hanno fatto assaggiare il “pesto” a Stroppa e i calabresi.

Il Kroton e il suo tecnico, chiamati i “pitagorici”, hanno fatto male le tabelline per il ritorno in Serie A. Stroppa strategicamente dovrà cambiare alla svelta e pensare a qualcosa di più conservativo nell’affrontare le gare della Serie A.

Da cronista devo sottolineare che avevo dubbi sul 3-5-2 di Maran considerato che il tecnico trentino ha sempre utilizzato in carriera schemi di mantenimento del gioco in modo propositivo. Al di là dei numeri dei moduli, le sue strategie tattiche sono sempre dipese – e hanno procurato risultati – dalla pericolosità offensiva che è sempre scaturita dalla qualità degli esterni con il pallone tra i piedi e dai loro tempi di inserimento in un centrocampo a 5  o dai quarti in difesa. Quello visto fare da Ghiglione a destra, rinato dopo la panchina dello scorso anno, e da Zappacosta.

Non è stato difficile per il Vecchio Balordo con la qualità sopracitata e il lavoro di Lerager, quello di muoversi e manipolare uno spazio denso di avversari poiché tutto ciò che accade con il pallone è la naturale conseguenza di ciò che si è fatto senza di questo. Giocare senza pallone. Abilità di percepire gli spazi, allontanarsi, attrarre, collaborare, muoversi alle spalle, disorientare, disordinare. Tutto è legato al gioco senza pallone, insieme e contemporaneamente, e alla capacità di crearsi spazio. Per riceverlo bisogna aggiungere ulteriore abilità, cioè quella di generare “zone vuote” per i compagni pronti ad inserirsi.

Il Genoa è stato bravo a disorientare i calabresi con un disordine – ordinato, disordine per gli altri, ma ordine per i grifoni da verificare nel proseguo del campionato.

Nella rosa di colore rossoblu a quarti c’è stata qualche spina nel reparto difensivo che i quattro gol realizzati non possono far dimenticare. Chi farà il calciomercato non se ne dimenticherá come di avere a disposizione un altro attaccante. 

Bisogna considerare che in Genoa-Crotone erano assenti Masiello e Criscito in difesa, Sturaro e Cassata a centrocampo, ma visti Pjaca che dà del tu al pallone, Czyborra altra freccia da utilizzare sulla corsia laterale e il giovane Melegoni.

La farsa della prima giornata di campionato a scopo politico ed elettorale sulla riapertura degli stadi per mille persone, palesatasi alle 18 di sabato scorso, si poteva e doveva evitare. In stadi con numero di capienza e spettatori mille amici o parenti che non cantano e non fanno tifo non servono. Il 40% degli spettatori possono coesistere e stare ben distanziati.

Keep calm, manteniamo la calma anche dopo la vittoria sul Crotone, non dimenticando il passato e altre vittorie con altri allenatori alla prima al Ferraris. E non siamo succubi del calciomercato ancora per due settimane. Il calciomercato ha la forza di trasportarci in una dimensione alternativa all’interno della quale ci illudiamo che anche l’impensabile possa realmente accadere.

Faggiano ha dimostrato di avere le idee chiare alla prima dentro il Tempio e cercherà di non sbagliare quello che manca e serve.

Aver dormito una notte con il Genoa primo in classifica per la differenza reti è un sogno,  un teatro dei poveri che piace al popolo genoano.