Arriva in questo caldo 12 luglio 2020, in un contesto che mai si sarebbe potuto neppure ipotizzare, in piena estate e senza tifosi, uno dei primi scontri diretti per il mantenimento della categoria che per tanto tempo avevano tenuto incollati alle tabelle salvezza il Genoa e diverse altre compagini del massimo campionato. Oggi il Grifone accoglie la Spal, l’unica squadra assieme ai rossoblu a non aver ancora vinto una partita nel post-Covid e ultima in classifica. Nicola ha chiesto alla sua squadra di giocare col “fuoco dentro”, Di Biagio e la squadra ieri sono stati in qualche modo caricati da una frangia dei loro tifosi prima dell’allenamento di rifinitura e della partenza per Genova. Sarà una gara delicata quella che dovrà arbitrare Marco Guida, della sezione di Torre Annunziata, coadiuvato al VAR dal dischetto bergamasco Mazzoleni. Nessuno squalificato tra le file di Genoa e Spal.


NOTIZIARIO

Anticipa l’arrivo delle squadre uno striscione esposto in Corso de Stefanis (onora la maglia, vinci questa battaglia) che lancia un messaggio alla squadra: i tifosi sono costretti fuori dalle misure anti-Covid, ma sono fuori a soffrire, a testimonianza di una partita che pesa tantissimo. Sono 32 i gradi avvertiti dalle parti dello stadio Ferraris, con un tasso di umidità vicino al 40 per cento. Cielo sereno seppur con qualche nuvola, campo in buone condizioni. Vanno in tribuna Criscito, Sturaro, Romero ed Eriksson, mentre effettua regolare riscaldamento (e andrà in panchina) il danese Ankersen.


FORMAZIONI UFFICIALI

GENOA (4-3-2-1): Perin; Biraschi, Zapata, Goldaniga, Masiello; Behrami, Schöne, Cassata; Pandev, Falque; Pinamonti. A disposizione: Ichazo, Marchetti, Barreca, Lerager, Sanabria, Jagiello, Ghiglione, Destro, Favilli, Ankersen, Rovella, Soumaoro. Allenatore: Davide Nicola

SPAL (4-4-2): Letica; Cionek, Vicari, Bonifazi, Reca; Tunjov, Missiroli, Dabo, Strefezza; Floccari, Petagna. A disposizione: Thiam, Meneghetti, Valdifiori, Murgia, Castro, Sala, Felipe, Di Francesco, Cerri, Tomovic, Salamon, D’AlessandroAllenatore: Luigi Di Biagio.

Foto TanoPress

LA PARTITA

Campo leggermente bagnato prima dell’ingresso in campo delle due squadre. Un leggero venticello mitiga, a sprazzi, il grande caldo avvertito sul Ferraris. Le squadre scendono in campo con qualche minuto di ritardo e si vanno a schierare in campo.

Pandev gioca molto vicino a Pinamonti, così come Tunjov, sul fronte spallino, è andato a giocare a sinistra in un 4-4-2 le cui due punte sono Floccari e Petagna (e Strefezza anziché a sinistra gioca sulla destra al posto di D’Alessandro). Al 2′ di gioco il Genoa può sfruttare subito una buona punizione dai 28 metri su cui si posiziona Schöne, che calcia rimpallato dalla barriera. Ad essere atterrato era stato Behrami. Qualche secibdi dopo rimane a terra anche Goran Pandev a contrasto con Missiroli. Per Guida è fallo contro i rossoblu.

Passati dieci minuti, il risultato rimane bloccato. È il Genoa a giocare maggiormente nella metà campo avversaria, cercando di andare al tiro al 13′ di gioco con Pinamonti dall’interno dell’area. Difesa estense che chiude, ma lascia che il Genoa continui ad attaccare e conquistarsi una punizione con Biraschi, atterrato sulla destra da Tunjov. Alla battuta va direttamente Iago Falque che cerca la porta con una traiettoria a rientrare: Letica controlla il pallone che finisce sopra la traversa.

Al 17′ Iago Falque riceve palla dalla destra dopo un velo di Pandev, ma anziché tirare cerca di servire Pinamonti che aveva tagliato. Scelta sbagliata che restituisce il possesso alla Spal. Al 18esimo primo angolo per il Grifone, con la difesa avversaria che però respinge il pericolo.

Al 20′ il primo tentativo di conclusione verso la porta di Perin parte dai piedi di Cionek, che appostato al limite dell’area sugli sviluppi di una rimessa laterale raccoglie il disimpegno di testa di Goldaniga e cerca una conclusione immediata. Perin controlla il pallone che finisce sul fondo.

Il Genoa passa in vantaggio al 24′ con un lancio di Biraschi che pesca Pinamonti, la cui deviazione di testa arriva prima a Iago Falque e poi a Pandev, che segna la sua nona rete in campionato spostandosela sul destra, saltando la marcatura di Bonifazi e incrociando dove Letica non può arrivare. Immediatamente dopo il gol del vantaggio, l’arbitro Guida concederà il primo cooling break.

Alla mezz’ora il Genoa è sempre avanti e conquista il secondo tiro dalla bandierina, questa volta dalla destra. Al 32esimo terzo arriverà anche il terzo al termine di un contropiede non sfruttato a dovere dal Grifone. La battuta arriva dalla sinistra e costringe Letica a prolungare la traiettoria per evitare guai peggiori. Appostato sul secondo palo ci sarebbe stato Masiello. Il Genoa al minuto 33′ collezionerà due conclusioni verso la porta avversaria: prima con Pinamonti, poi con Pandev.

Al 35′ calcio di rigore per il Genoa dopo un’azione insistita in area di rigore. Cassata viene atterrato da Reca e per Guida non ci sono dubbi: è massima punizione. Dagli undici metri si presenta Falque che si fa però neutralizzare da Letica. Risultato che rimane sull’uno a uno.

Il Genoa continua a premere sulla difesa avversaria nel tentativo di trovare il raddoppio fallito dal dischetto. Intanto la gara procede verso il recupero, che sarà di tre minuti. Lo “inaugura” la formazione ospite con un destro senza pretese, dai 25 metri, del classe 2001 Tunjov abbondantemente alto sulla traversa. Lo chiude Guida decretando la fine della prima frazione.

La gara, nel secondo tempo, riparte senza cambi. I due allenatori mandano comunque a scaldarsi diversi uomini: nel Genoa Lerager, Barreca e Sanabria. Di Biagio nell’intervallo ha invertito gli uomini sulle corsie: Strefezza gioca a sinistra, Tunjov a destra.

Al 49′ di gioco il Genoa ha una buona punizione con la quale provare a raddoppiare: guadagnerà solo calcio d’angolo, il primo dalla ripresa, per la buona chiusura di Vicari. Al 52′ un’altra punizione, questa volta da posizione centrale, per il Grifone: sul pallone come sempre Schöne assieme a Iago Falque. Un destro e un mancino. Andrà il danese e per la seconda volta in campionato, dopo la rete col Milan, incastona il pallone all’incrocio battendo Letica. Genoa che raddoppia al 53esimo. Al 55′ di gioco palo esterno del Genoa con un sinistro, in girata, di Pinamonti.

Foto TanoPress

Nella Spal entrano al 57esimo Valdifiori e D’Alessandro, escono Tunjov e Strefezza. A ridosso dell’ora di gioco, al minuto 59′, Nicola ne esegue a sua volta uno: fuori Cassata, dentro Barreca. Il numero 29 era anche diffidato, ma non ha ricevuto ammonizioni.

Al 62′ continua la collezione di tiri dalla bandierina da parte del Genoa, al 63′ primo cartellino giallo della partita ai danni di Floccari, entrato duramente su Schöne. Al 65esimo Cionek mura in area di rigore una conclusione di Masiello indirizzata verso la porta e deviata in angolo. Al 66′ secondo cartellino giallo del match, questa volta per Behrami.

Al 68′ ci prova Pandev col sinistro dopo una sponda aerea vincente di Barreca: pallone tra le braccia di Letica. Al 69′ fuori anche Dabo e Floccari nelle file ferraresi: dentro Cerri e Sala. È il cambio che darà la possibilità all’arbitro Guida di concedere il secondo cooling break.

Al 72′ fuori Pandev, dentro Sanabria. Anche a centrocampo si cambia con Lerager al posto di Behrami. Al 75′ ammonizione per Cerri, entrato duramente su Masiello che era intervenuto in chiusura. Il difensore rossoblu rimane a terra, ma rientrerà in campo senza problemi e leggermente zoppicante. Al 78′ ci prova da oltre trenta metri il neo-entrato Sanabria: destro potente e traiettoria che si abbassa, ma finisce comunque alta sulla traversa.

Il Genoa sta gestendo la partita senza chiuderla in maniera definitiva con la rete del tre a zero, che avrebbe sui piedi Schöne all’85esimo su un assist, di prima, da parte di Sanabria. Il danese tiene troppo il pallone tra i piedi e Letica è tempestivo in uscita a strappargli il pallone dai piedi. Nei minuti finali ci sarà spazio anche per Destro, che all’89esimo rileva Pinamonti.

Saranno sei i minuti di recupero al Ferraris, aperti da un’occasione – la più pericolosa della gara – per la Spal, che non riesce a tradurre in gol un colpo di testa di Petagna, appostato sul secondo palo su sviluppi di calcio d’angolo. Al 94′ potrebbe chiuderla Destro, che restituisce tra i guanti di Letica la sua conclusione. Era stato servito da Lerager.

Al triplice fischio, il Genoa sale a quota 30 punti, al quartultimo posto, e supera nuovamente il Lecce in classifica, impegnato alle 19,30 contro il Cagliari. Giovedì prossimo arriverà la trasferta di Torino.