Il Consiglio Direttivo di Lega Pro ha indetto una nuova assemblea per il prossimo 4 maggio, giorno in cui il calcio italiano potrebbe rimettersi in moto nei centri sportivi delle 20 squadre di Serie A. Saranno valutate ed eventualmente ufficializzate le richieste inviate alla FIGC, riguardanti la sospensione definitiva della stagione sportiva in corso e il capitolo promozioni/retrocessioni. La Serie C si è infatti rassegnata allo stop, invitando il Consiglio Federale a valutare la possibilità di bloccare la discesa in Lega Nazionale Dilettanti e approvare la salita in B di Monza, Vicenza, Reggina e una quarta squadra decretata per sorteggio.  Fra i punti in esame anche il blocco dei ripescaggi in serie C per i club che ne avrebbero titolo, con conseguente blocco dei ripescaggi in serie B.

Così il presidente di Lega Pro Ghirelli a Repubblica: “Il clima di sofferenza è spaventoso: dal 21 febbraio la serie C è ferma, per una scelta che costa tantissimo. Da due mesi non ci sono incassi: gli spalti sono vuoti, mancano i 600 mila spettatori del girone d’andata. E non ci sono nemmeno gli sponsor. E la situazione continua ad aggravarsi: rispetto all’assemblea del 3 aprile è passato ancora del tempo ed è peggiorata la situazione economica di diversi presidenti. In serie C abbiamo una fascia ampia, che inizia a Novara e termina a Bergamo, attraversando Alessandria, Crema, Piacenza, Salò. Luoghi in cui è veramente difficile parlare di calcio in questo momento. Hanno tutti la voglia di tornare a giocare, è vero, e li capisco, ma dobbiamo essere realisti e mettere tutti quanti nelle condizioni, sanitarie ed economiche di poterlo fare.  Abbiamo bisogno della cassa integrazione, del credito d’imposta, del fondo salva calcio, dello spostamento dei canoni tasse e contributi, altrimenti non reggiamo. Rischiamo il default: dobbiamo trovare un’intesa tra i vari livelli, altrimenti la paghiamo tutti”.


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