Mentre la Serie C pensa alla possibilità di terminare qui promuovendo le prime tre e sorteggiando la quarta promossa, la Serie B attende le mosse della Serie A.

Attraverso le colonne del Corriere dello Sport, che stamattina ripropone lo schieramento dei presidenti favorevoli e contrari alla ripresa (Preziosi verso il no, Ferrero l’unico da considerarsi indeciso) e spiega chiaramente come la settimana prossima sarà in qualche modo quasi decisiva con la Lega riunita martedì, mercoledì l’incontro con Spadafora e giovedì l’esecutivo UEFA, viene intervistato il ct della Nazionale Roberto Mancini, che esprime il suo pensiero e parla chiaramente di necessità di una ripresa delle attività, dalle aziende al calcio. “Dopo così tanto tempo la vita deve riprendere per tutti, magari in modo diverso. Oltre alle chiusure di tutte le attività, dei fallimenti delle aziende dovremo confrontarci con la depressione. La gente è stanca. Prima di tutto viene la salute, ma mi risulta che il mondo dello sport non sia stato colpito dal coronavirus. I casi li contiamo facilmente, soprattutto ad alti livelli: 20 giocatori in Serie A? Non ci arrivo. Spero che riaprano il nostro mondo, e non lo dico egoisticamente, ma da semplice cittadino: lo sport ha un valore sociale, di aggregazione. Se riparte darà una mano al Paese sotto il profilo psicologico. Le emozioni positive aiutano.

Sempre all’interno del Corriere dello Sport, a pagina 9, viene approfondito il tema delle tifoserie che non sarebbero garantite in caso di rimborso dei biglietti. Un tema che in realtà era emerso ben prima dell’emergenza coronavirus per mano dell’Agcm, in data 7 gennaio come riportato anche dal nostro giornale, oggi tornato in auge perché riguarda circa 195mila tifosi e le dieci società di Genoa, Atalanta, Brescia, Inter, Juventus, Lecce, Roma, Sampdoria, Spal e Udinese. Si legge, a tal proposito, che i tifosi possono rivolgersi alle autorità garanti.

Serie A che martedì vivrà un’assemblea molto importante considerato che si discuterà soprattutto di protocolli di ripartenza e di ripartizione dell’ultima fetta di diritti televisivi, che andranno ripartiti anche in base alla media spettatori e all’audience televisiva, due criteri che difficilmente saranno calcolabili per le ultime dodici giornate a porte chiuse e giocare a ritmo serrato. Così vi è la proposta di ripartire i diritti tv in parti uguali oppure di ragionare sulle medie registrate nel corso del campionato sin qui giocato.

Quasi decisivo anche l’incontro di mercoledì col Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, che ha ricevuto e inoltrato al Ministro della Salute il protocollo di sicurezza per la ripresa varato dalla Federazione. In piedi resta sempre la proposta di giocare solo al Centro Sud con spostamenti ogni 2/3 giorni delle squadre. Secondo Tuttosport, andranno messe d’accordo diverse squadre, con Cellino che continua a sostenere di non voler giocare (“mi hanno chiesto se ero disposto a giocare in campo neutro, ho risposto che non sono disposto a giocare da nessuna parte”) e l’Inter che non sarebbe propensa a giocare a Firenze.

È invece la Gazzetta dello Sport a rivelare della positività al coronavirus proprio di Cellino, presidente del Brescia, a Cagliari con la propria famiglia da circa due settimane. “Al tampone sono risultato negativo, mentre il test sierologico ha rivelato una buona dose di anticorpi. Il virus è bello vispo…Ho dei dolori al fegato e alle ossa, ma in sostanza sono in piedi. Diciamo che il controllo serviva per uscire dalla quarantena invece ecco questa bella sorpresa”. Non mancano gli attacchi all’operato della Lega Serie A. “Martedì dirò la mia in assemblea. Vogliono ripartire e intanto si spartiscono i premi in silenzio. Siamo in pieno caos. Ogni club va per la sua strada sui delicati temi degli stipendi e delle scelte più importanti per uscire da questa difficilissima situazione. Tutto ciò mentre la Lega di Serie A prende tempo e non affronta i problemi. Eppure De Siervo è pagato lautamente per darci delle soluzioni”.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

SECOLO XIX – L’edizione odierna del Secolo XIX propone più tematiche, partendo dall’ultimo saluto al team manager della leva 2008 del Genoa, Maurizio Aldo Lanzoni. In chiave calcistica e di ripartenza dei campionato, il primo tema affrontato è quello legato alla Serie A, che dovrebbe riprendere per non fermarsi neppure in caso di nuovi contagi. Il vero rischio, per Genoa e Sampdoria, è relativo al Brescia, che in caso di ritiro dal campionato “sottrarrebbe” tre punti sia ai rossoblu sia ai blucerchiati ma non al Lecce che resterebbe a 25 punti perché sconfitto 3-0 dalla formazione lombarda.

In rilievo c’è poi l’intervista a Valon Behrami, ritornato al Genoa lo scorso gennaio e recentemente festeggiato per i suoi 35 anni. “Non sono uno a cui piace festeggiare molto i compleanni – ammette il centrocampista svizzero – da bimbo non ne avevamo la possibilità. Più passano gli anni, più si avvicina la fine della carriera da calciatore e l’inizio di una nuova avventura. Ho la fortuna di avere le mie figlie e mia moglie qui in questo periodo ed è questo il regalo più bello“.

Behrami è tornato anche sull’infortunio rimediato ormai lo scorso 8 marzo, quasi un mese e mezzo fa, nella sfida contro il Milan. Dagli accertamenti non era emerso nulla di serio e non ho avuto bisogno di un recupero specifico. Sono a Udine e mi sono allenato secondo le indicazioni del club”. E sulla voglia di rivincita avvertita quando è stato contattato in inverno dal presidente Preziosi, Behrami è chiaro: “A settembre avevo lasciato il Sion: scelta “coraggiosa” ma piena di incertezze. Ero solo sicuro di avere ancora voglia, fame, passione per rimettermi in gioco come ho sempre fatto. Qui più che una rivincita l’ho vissuta come quel tipo di sfida che mi accende come persona. E il sogno più romantico è finire dove tutto ha avuto inizio“.

Infine, un passaggio dell’intervista riguarda anche il suo rapporto con mister Nicola e sulla possibile ripresa del campionato. “Nicola ha avuto un ruolo importante nella chiamata del presidente. A Udine avevamo lasciato il lavoro a metà. Al di là delle grandi qualità di allenatore, è uno dei pochi a ispirare la mia vita al di fuori della professione. Il suo modo di vedere le cose semplifica ogni ragionamento difficile, nella vita e in campo”.

TUTTOSPORT – Sul fronte rossoblu qualche rapido accenno al Grifone anche su Tuttosport, che sottolinea questa mattina come ieri si sia presa visione di un allenamento via web tra i preparatori Stoppino e Pilati e i due rossoblu Perin e Favilli (clicca QUI per le loro dichiarazioni). Viene poi evidenziato come il club rossoblu sia in attesa la prossima settimana del ritorno di vari giocatori all’estero, che dovranno osservare due settimane di isolamento, e di mister Nicola nell’ottica di ricominciare ad allenarsi ai primi di maggio.


LE PRIME PAGINE


Genoa, Perin e Favilli al lavoro via web sotto gli occhi di Pilati e Stoppino