Mentre tra le pagine di Repubblica è tornato ad esprimersi Gabriele Gravina, presidente FIGC (clicca QUI per leggere una sintesi dell’intervista), i quotidiani sportivi nazionali analizzano la situazione del campionato di Serie A e del calcio nazionale. Molte le prese di posizione, compresa quella di Federica Pellegrini, campionessa del nuoto italiano, che si è detta dispiaciuta di sentire parlare solo di calcio.

In un pensiero di riapertura generale – sottolinea Federica Pellegrini rilanciata dalla Gazzetta dello Sport – lo sport deve essere considerato come un grande lavoro che serve alla nazione, però mi spiace sentir parlare solo di calcio in questi giorni, esistono anche tutti gli altri sport. La salute viene prima di tutto, ma se si ricomincia ad aprire, riapriamo almeno lo sport per i professionisti, per noi cambia tanto quando siamo fermi il pomeriggio del sabato edomenica e quando lo siamo per un mese e mezzo“.

Sempre tra le pagine del quotidiano in rosa parla il direttore scientifico dell’Ospedale “Spallanzani” di Roma, Giuseppe Ippolito, che torna sul tema dei tamponi ai giocatori e sulle tanto discusse patenti di immunità. “Non esistono patenti di immunità e non è etico far fare sierologie e test ogni pochi giorni agli atleti. Questo mentre i pazienti e il personale sanitario non riesce a farli“.

Gli approfondimenti si spostano poi su quelle che potrebbero essere oggi le decisioni in Federcalcio. In giornata è programmata una riunione, specialmente sul fronte medico-sanitario, per cercare di dare linee guida alle società italiane. All’orizzonte l’ipotesi di un maxi ritiro delle venti società di Serie A, pronte a muovere tra giocatori e staff quasi 1500 persone. Nel frattempo in Lega Serie A è stato abbozzato un calendario, e con esso si è fermato il tavolo di discussione sul taglio stipendi. Cresce infatti la speranza di poter tornare quantomeno ad allenarsi in tempi relativamente brevi.

Se gli allenamenti riprendessero a inizio maggio, il 31 maggio si recupererebbero le quattro partite rimandate e facenti riferimento al 26° turno di Serie A. Una volta recuperate queste sfide, dal 4 giugno al 21 giugno si disputerebbero altre sei giornate. Il ritmo imporrebbe di giocare ogni due giorni (martedì/mercoledì e sabato/domenica) in tre fasce orarie differenti (ore 15, 18 e 21). Quando le temperature inizieranno ad alzarsi, per le ultime sei giornate il ritmo si “allenterebbe” leggermente giocando ogni tre giorni, sempre dalle 18 in avanti. Quest’ultima fase del campionato si discuterebbe tra 24 giugno e 12 luglio.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA sono oggi principalmente incentrati sulla vertenza FIFA contro il Genoa per la vicenda Jagiello. Bene precisare che la notizia, diffusa ieri attraverso un sito online, non è stata ancora diramata via comunicato dal sito ufficiale FIFA. Il Genoa, come conferma la rassegna stampa che segue, salderà entro le scadenze la pendenza anche perché per iscriversi al prossimo campionato necessiterà della licenza UEFA.

CORRIERE DELLO SPORT – All’interno del Corriere dello Sport si parla di Genoa in relazione alla donazione da oltre 12mila che i tifosi del Genoa, del gruppo Via Armenia 5R, hanno raccolto sino alla Domenica di Pasqua. Obiettivo diecimila euro, superati di gran lunga e pronti ad essere destinati al Reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino.

GAZZETTA DELLO SPORT – All’interno della Gazzetta dello Sport, oltre a temi di natura generale, si parla anche di Genoa. Intanto si torna ad accostare il nome di Andrea Pinamonti al Torino. Poi vi è un breve approfondimento sulla vertenza FIFA che lo Zaglebie Lubin aveva intentato contro il Genoa per un mancato pagamento di Filip Jagiello.

Si legge che la Fifa ha deliberato come il Genoa debba versare l’importo di 800mila euro (più il cinque per cento di interessi) alla società polacca. Nello specifico la sentenza, come già scritto non ancora diffusa attraverso il sito ufficiale FIFA e datata 27 gennaio scorso, stabilisce che il club genoano saldi entro fine aprile due rate successive da 300mila euro e una da 500mila euro entro la fine di agosto. Un mancato espletamento delle scadenze porterebbe il Genoa a rischiare il blocco del mercato, ma la società rossoblu “rispetterà quanto reso esecutivo dalla FIFA“.


SECOLO XIX – Il Decimonono stamane riparte dalla vertenza FIFA contro il Genoa. Dalla società rossoblu trapela “assoluta tranquillità” sul fatto che il pagamento degli 800mila euro che spettano allo Zaglebie Lubin avverrà nei tempi stabiliti dalla FIFA: un mese e mezzo che scongiurerebbe il rischio di vedersi bloccato il calciomercato per le prossime due sessioni. All’interno del quotidiano vengono rilanciate oggi anche le parole di Goran Pandev a Sky Sport (clicca QUI per leggerle) e il dettaglio della donazione di 12mila euro dei tifosi rossoblu all’Ospedale San Martino di Genova.

TUTTOSPORT – Anche l’edizione odierna di Tuttosport parla della gara di solidarietà tra le tifoserie di Genoa e Sampdoria sottolineando soprattuto della raccolta fondi del gruppo Via Armenia 5R a favore dell’Ospedale “San Martino” di Genova. Breve trafiletto dedicato anche alla sentenza FIFA contro il Genoa: per non rischiare il blocco delle prossime due finestre di calciomercato, la società rossoblu dovrà risarcire entro 45 giorni lo Zaglebie Lubin, appellatosi all’organo federale internazionale per il mancato pagamento di una parte della somma pattuita per il trasferimento del centrocampista Filip Jagiello.


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