Il presidente dell’AIC, Damiano Tommasi, è tornato a parlare questo pomeriggio all’emittente “Radio Punto Nuovo“. Il tema al centro dell’attenzione non soltanto quello di una possibile ripresa del campionato di Serie A, ma anche la questione stipendi dei calciatori. Questa mattina sembrava che la Lega Serie A avrebbe dovuto procedere da sola, coi club a varare un proprio documento, ma dalle parole di Tommasi appare che non bastino due soli incontri per dire che il tavolo d’intesa è realmente saltato.

Siamo stati interpellati due volte dalla Lega, non so quale sia l’oggetto da contendersi. si è cercata un’ intesa. Intesa che non escludo possa trovarsi nei prossimi giorni. Abbiamo parlato di norme legate all’accordo collettivo e di spostare i termini. Vogliamo rima capire quale sia l’idea della Lega che dice soltanto di sospendere gli stipendi. Visto il momento fare polemiche è fuori luogo. Sospensione e cancellazione degli stipendi? Sono due cose diverse. Oggi non c’è nessuno stipendio da sospendere e ci sarà tempo e modo per prendere un accordo a seconda di come va il campionato.

C’è un accordo collettivo fissato con la Lega, ma chiaramente se le società coi loro calciatori giungono ad accordi tutto fila liscio. In altre società c’è bisogno del nostro appoggio e noi ci siamo. Non so chi metta voci in giro sulla nostra indisponibilità: il nostro lavoro è far sì che vengano rispettate le regole. C’è un grande tema, ovvero che non si capisce il destino della stagione. Nell’eventualità in cui la stagione si chiuda prima, c’è una prospettiva. Da parte nostra non c’è chiusura, in nessun caso.

In particolare  il tavolo di discussione più avviato da parte dell’AIC è quello con la LegaPro. “Stiamo parlando per tutelare i contratti minimi e fare in modo che questa crisi non si ripercuota troppo sui club. La nostra preoccupazione, infatti, è anche la sopravvivenza delle società. Chiaramente un giocatore in scadenza di contratto avrà posizioni diverse rispetto a chi ha altri anni di contratto”.


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