GENOA, AL CARLO FELICE FESTA DEL SETTORE GIOVANILE. “SIETE IL FUTURO”

NOTIZIARIO – Il Genoa Primavera ieri sera è andato a letto presto. Secondi a lasciare la platea del Carlo Felice, pochi minuti dopo aver ascoltato e applaudito la delegazione della prima squadra guidata da Thiago Motta, i Grifoncini di Chiappino hanno fatto ritorno al Mediterranee per ricaricare le pile e non perdere di vista l’obiettivo. Questo pomeriggio il recupero contro la Juventus, sfida cruciale per mantenere il secondo posto e provare a scrollarsi di dosso la Roma. Serve fare risultato per mantenere la stagione su livelli esaltanti, con un’altra gara casalinga e il derby ormai alle porte. Sugli spalti di Begato 9 ci sono anche il nuovo direttore sportivo Francesco Marroccu (clicca QUI per saperne di più)e una coppia di genoani: l’ex bianconero Stefano Sturaro e Davide Biraschi, assiepati insieme a Flavio Bianchi, che oggi ha tolto il gesso e vede avvicinarsi la bandiera a scacchi del recupero completo. All’intervallo arrivano anche Thiago Motta e Murgita.


LE FORMAZIONI

GENOA (4-3-1-2): Vodisek; Piccardo, Raggio, Serpe, Tiago Gonçalves; Eboa Ebongue, Rovella, Masini; Zennaro; Klimavicius, Moro. A disposizione: Drago, Gasco, Piccardo, Dumbravanu, Da Cunha, Conti, Ruggeri, Besaggio, Verona, Buonavoglia, Agostino, DiakhatèAllenatore: Luca Chiappino.

JUVENTUS (4-3-1-2): Israel; Bandeira, Dragusin, Gozzi, Anzolin; Ahamada, Fagioli, Leone; Tongya; Sene, Petrelli. A disposizione: Garofani, Riccio, Vlasenko, Abou, Stoppa, Gerbi, Sekulov, De Winter, Moreno, Da GracaAllenatore: Lamberto Zauli.


LA PARTITA – Il primo tempo è segnato da un gol a freddo della Juventus: allo scoccare del 3′ Raggio appoggia all’indietro un pallone ancora vivo dopo la battuta di un calcio piazzato, pallone recapitato comodamente in rete da Dragusin. Il Genoa fatica a reagire e trova la prima nitida palla gol solamente al 28′ proprio con Raggio e proprio su calcio piazzato. Segue un tiro da fuori di Masini ed un tentativo ravvicinato di Moro, tiro deviato da Ismael. Chiappino sposta Eboa Ebongue tra le linee e viene premiato al 42′, quando il tuttocampista in maglia rossoblu si libera, calcia da fuori e batte il portiere all’angolino basso. È un pareggio tutto sommato meritato, ma dura troppo poco: sarà infatti ancora la Juventus, grazie ad una punizione magistrale calciata da Petrelli, a riportarsi avanti sul gong del primo tempo. Il portiere juventino terrà tutti sulle spine dopo aver ricevuto un duro colpo al volto, Rovella proverà ad imitare gli avversari con una punizione altrettanto insidiosa, deviata dall’estremo difensore, tornato a pieno regime.

La ripresa fatica a decollare, il Genoa è decisamente più vivace (occasioni in serie per Klimavicius, Rovella e Masini) ma a sfiorare il gol del KO sono gli ospiti con Ahamada: pallone a lato di pochi centimetri. All’ora di gioco, precisamente al 63′, arriva il pareggio rossoblu, ancora una volta al sapore di rivincita. Ci pensa Raggio, abile a svettare su un corner e riprendersi con gli interessi l’errore ad inizio primo tempo. La presenza di Thiago Motta, arrivato poco prima ed affiancato sui gradoni da Roberto Murgita, evidentemente ha portato fortuna. Lamberto Zauli cambia tanto (Sekulov, Da Graca, Moreno e De Winter), Chiappino risponde inserendo Buonavoglia per Klimavicius. La partita si sporca nel finale, quando Conti entra al posto di Moro nel bel mezzo dei 4 minuti di recupero; la spinta del Genoa in ripartenza si ferma sui guantoni del portiere avversario, la Juventus crea pericoli dalle parti di Vodisek ma la difesa rossoblu fa buona guardia. I Grifoncini staccano momentaneamente la Roma e si portano da soli al secondo posto con 20 punti conquistati nelle prime 10 partite. Sabato arriva il Napoli, poi sarà derby contro la Sampdoria. Un pareggio di prestigio sotto gli occhi di Thiago Motta. 


Genoa, il nuovo ds Marroccu segue la Primavera. Poi arriva Thiago Motta – FOTO