DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI THIAGO MOTTA IN CONFERENZA 


 

Thiago Motta ha presentato questo pomeriggio in conferenza stampa la partita che andrà in scena sabato pomeriggio allo Stadio Luigi Ferraris di Genova. Il suo Genoa affronta il Torino di Walter Mazzarri, alle prese con il dilemma Belotti e chiamato a fare risultato per non restare invischiato nelle sabbie mobili della bassa classifica. Zona in cui i rossoblu navigano da inizio campionato. Di seguito le dichiarazioni di Thiago Motta:

Giocherete in anticipo e tutte le dirette concorrenti e le squadre che potete mettere nel mirino avranno sfide sulla carta complesse. È un aspetto che accresce ancora di più l’importanza della gara col Torino?

“L’importante domani è affrontare la partita come si deve. Per noi è una partita importante, un giorno interessantissimo per confermare quanto di buono abbiamo fatto finora. Poi le altre partite, se giochino prima o dopo, è un aspetto che conta ma conta poco”.

Domani si torna in campo col Torino: cosa vi portate di positivo da Ferrara? Cosa metterete in campo?

“Non solo dalla trasferta di Ferrara. Da quando sono arrivato, tutto quello che vedo in allenamento ed anche in partita. Sono contento della prestazione che fanno i giocatori, di questa mentalità da Genoa e voglia di andare ad attaccare, aggredire con la palla l’avversario. Secondo me questa è la strada giusta e domani sarà un giorno interessantissimo per confermare quanto di buono abbiamo fatto”.

Il Torino non arriva da un ottimo momento: che avversaria si attende?

“Il Torino è una squadra forte, contro cui noi dobbiamo essere tutti al 100% per poter fare una buona partita”. 

Sturaro andrà gestito in maniera particolare?

“Fa parte del collettivo, sta bene ed è un giocatore in più che può giocare domani”. 

Può cambiare qualcosa da un punto di vista offensivo nella gara di domani?

“Il Genoa giocherà offensivamente sicuro. Ho ancora un allenamento per vedere come stanno i giocatori e deciderò quelli che stanno meglio per affrontare il Torino”. 

Favilli come lo vede? Ha una storia particolare: ha giocato pochissimo e ha avuto tanti infortuni. Dal punto di vista mentale e fisico sta bene?

“Benissimo, come tutti gli altri. Ha una forma fisica molto buona, anche mentale. Ho tutti i giocatori a disposizione per poter scegliere i migliori che possano scendere in campo. Ripeto, lo vedo benissimo. Dal giorno in cui sono arrivato la sua disponibilità è sempre stata molto buona: si è allenato tutti i giorni molto molto bene. Lui è uno dei giocatori che in rosa possono giocare la partita di domani: ho ancora un allenamento per decidere ma lo vedo bene sotto tutti gli aspetti – fisico, mentale e del gioco – come tutti gli altri. Poi non so cosa sia successo prima; io non c’ero, ma da quando sono arrivato sono molto contento di quello che sta facendo”.

Ci ha deliziato come giocatore, ora lo fa attraverso il gioco come allenatore con possesso pallone, aggressività ed equilibrio. Sarà però il primo consapevole che là davanti, senza gol, non si va da nessuna parte…

“Tranne nella partita contro il Napoli abbiamo segnato sempre da quando sono qua. Il gol per me è il frutto del gioco. Non sono un filosofo, sono uno che crede in una maniera di giocare a calcio, ma alla fine fare un buon risultato è quello che vogliono tutti: ottenere dei punti. Per me sicuramente si passa per il gioco, ed anche i gol sono il frutto del gioco. Se noi giochiamo bene, abbiamo il pallone e siamo capaci di costruire del gioco e arrivare in area avversaria per creare occasioni di gol abbiamo più possibilità di vincere la partita. Tutto lì”.

Vive ormai la città. Tutta la paura che gira intorno al Genoa come la vive lei?

“Guarda, per essere sincero da quando sono arrivato qui non ho mai avuto questa sensazione. Chiaro che quando non arrivano i risultati possano esserci un po’ di dubbi, ma veramente: da quando sono arrivato non ho mai avuto questa sensazione. La cosa più importante per me, che quello che posso controllare è solo qui dentro, è che i ragazzi escano dal campo e siano felici di allenarsi, di dare il loro massimo. Sono molto contento delle prestazioni che abbiamo fatto fino ad oggi: sicuramente è questa la strada giusta”.

C’è stato un cambio di direttore sportivo: come lo stai vivendo?

“Non è ancora stato ufficializzato. Io vivo tutti i giorni in modo bellissimo perché vivo tutti i giorni con i miei giocatori, sto bene con loro e stiamo lavorando molto bene insieme: questa è la cosa più importante. Io faccio l’allenatore, ho una grande voglia di continuare e contano i giocatori in campo. Il resto si metterà tutto a posto”.

Nella riunione tecnica di domani può fare vedere ai giocatori la partita che faceste a maggio del 2009 con Marco Rossi, Milanetto, Milito. Vedendo solo metà di quella partita potreste fare una grande gara

“Guarda, ognuno deve fare il suo percorso. Questi giocatori hanno l’opportunità enorme di poter creare la propria storia. E comincia da domani. Io gli auguro che fra dieci anni la gente a Genova possa ricordare quanto di bello possano aver fatto qui anche loro. Come in quel periodo con il nostro capitano Marco Rossi e tanti altri che sono passati al Genoa, che sono ricordati benissimo per tutto quel che hanno fatto e lasciato sul campo. Lui andava in campo e lasciava sempre non il 100% ma il 200% con le sue qualità. Mi auguro che i giocatori presenti oggi in rosa, fra dieci o venti anni saremo qui tutti a ricordarli nel miglior modo possibile: dipende solo da loro”.

Il Torino ha vinto una gara nelle ultime otto, ma è costruita per puntare all’Europa. Attaccati subito possono andare in crisi da un punto di vista mentale?

“Non lo so. Da quello che vedo dall’altra parte sono di grandissimo livello singolarmente, a livello di squadra mi piace molto l’approccio con la palla ed anche senza. Affronteremo una squadra forte: dovremo essere preparati per tutto quel che possa succedere domani in campo”.

L’altra volta ha detto che per segnare ci vogliono anche gli inserimenti dei centrocampisti. Può essere una mossa vincente?

“Lo deve essere. I gol non li fanno solo gli attaccanti. Possono farlo tutti i giocatori in campo, tranne forse i portieri che in realtà qualche volta ho visto segnare nelle ultime azioni di una partita. Se io chiedo a tutti i giocatori di difendere, il nostro primo difensore deve essere l’attaccante e il nostro primo attaccante deve essere il difensore”.

Che risposte hai avuto da Schöne a livello caratteriale dopo l’esclusione di lunedì scorso?

“Bene, si è allenato bene come gli altri. Abbiamo un’altra partita nella quale sceglierò ancora quelli che stanno meglio per affrontare la partita di domani”. 

Con la rosa al completo siete troppi. Prima di Ferrara ha fatto scelte solamente tecniche? Lo saranno anche in questo caso?

“Sempre. Io non faccio mai le scelte per altre cose. Faccio sempre le scelte per quel che ho visto negli allenamenti e quelli che secondo me stanno bene per giocare la partite. Poi posso anche sbagliare, perché sbagliamo tutti, ma sono sempre scelte tecniche”.

Ha qualche idea per questa gara col Torino?

“Si, ne ho, ma abbiamo ancora un allenamento. Magari uno mi fa dieci gol e domani gioca”.