La sconfitta interna contro l’Udinese, oltre complicare e non poco i piani di risalita in classifica del Genoa, rimette a nudo due aspetti: un Grifone ancora alla ricerca di un proprio equilibrio efficace e di una fase difensiva che gli impedisca di procedere ulteriormente alla preoccupante media di quasi due gol e mezzo a partita.

Per il Genoa, la sconfitta interna con l’Udinese coincide con alcuni dati allarmanti. Intanto la striscia di partite con almeno un gol subito si è allungata a sei consecutive (e 17 reti incassate): in Serie A fa peggio fa solamente il Lecce, che non ha mai chiuso una partita senza incassare reti. Inoltre il Grifone, complice la marcatura di Lasagna nel recupero, è la squadra ad aver subito più reti oltre il novantesimo (3), più reti nei quarti d’ora finali delle due frazioni di gioco (12) e aver peggiorato il suo trend nei secondi tempi, dove “guida” la negativa classifica dei gol incassati (16), quasi il doppio di quelli rimediati nei primi tempi (10).

Il preambolo è da paura, se non fosse che la squadra di Thiago Motta ha principi nuovi rispetto al recentissimo passato e meno di due settimane, per assimilarli, non bastano senz’altro. Ciononostante, se il Genoa è la seconda peggiore difesa in Europa per gol subiti (26) dopo Mainz e Southampton (27), nonché la peggiore retroguardia del campionato italiano, il problema è intrinseco e va risolto, al di là del solo allenatore, che da sempre diventa  capro espiatorio per eccellenza. Va risolto in fretta, in un campionato che sin dalla scorsa estate appariva più equilibrato e insidioso degli anni precedenti.

Non sono passate neppure due settimane dall’insediamento del nuovo Genoa targato Thiago Motta, ma qualche dato in controtendenza rispetto alle prime nove giornate lo si trova già. Qualche dato corroborato anche dalla gara di ieri contro l’Udinese, vinta nei numeri e persa nel risultato. Un po’ come accaduto a Torino, col contraccolpo psicologico di un severissimo rigore all’ultimo minuto a depennare un punto dalla classifica rossoblu.

Il Genoa degli ultimi 270′ di campionato è una squadra che cerca di avere quanto più possibile il pallone, come testimonia il possesso pallone contro l’Udinese, e che ha dato il meglio di sé quando ha cercato rapidamente il cambio gioco oppure non ha portato troppo a lungo il pallone tra i piedi. Esattamente quello che ieri, invece, ha latitato dopo la rete del vantaggio, arrivata con quattro passaggi in velocità tra Romero, Kouamè e Pandev.

Nel pomeriggio del Ferraris il possesso è stato rossoblu per un 62% del tempo (oltre 35′ di gara) e nessuna fase della gara ha visto il pallino del gioco in mano ai friulani nella gestione del pallone, con picchi come il primo quarto d’ora della ripresa che vedono il Genoa addirittura dilagare (7’23” contro 2’27”).

L’Udinese, per stessa ammissione del tecnico rossoblu nel dopogara, ha però meritato la vittoria incidendo molto di più negli ultimi trenta metri (7 occasioni da gol contro 2) e ricorrendo spesso al lancio lungo su Okaka, catalizzatore della proposta offensiva bianconera, capace di battagliare – come nella seconda rete – scivolando in un primo momento e poi rialzandosi in fretta e furia, anticipando comunque la difesa genoana e facendo valere la propria forza fisica. L’immagine di una gara vinta anche sui dettagli, come la voglia di arrivare prima sulle seconde palle.

Idea vincente quella di Okaka perché ha allungato il Genoa, condannandolo allo scontro fisico contro una squadra più robusta che tecnica. Idea vincente come il 3-5-2 ad alto contenuto difensivo proposto da Luca Gotti, con una squadra dal baricentro molto basso e stretta, pronta a vedere arretrare Opoku sulla linea difensiva e chiudere le linee di passaggio ai rossoblu che lanciavano all’assalto fin da subito quattro o cinque elementi con attitudini più offensive che difensive come Saponara, Agudelo, Pandev, Kouamè e Pinamonti.

Probabilmente è anche per quest’ultimo motivo che il Grifone non ha mai rinunciato al gioco “palla a terra” neppure nel secondo tempo e sino all’86esimo, quando ancora il tabellone indicava 1-1. Nell’economia di una gara che non aveva certo fatto strabuzzare gli occhi, il risultato stava portando qualcosa in dote. Un gioco a forte trazione offensiva va in qualche modo supportato e se le prime nove gare sotto la guida Andreazzoli proponevano una media di 25 lanci lunghi a partita, sotto la gestione Motta si è abbassata notevolmente arrivando a quota 17. Un’indicazione interessante sul tipo di gioco che l’ex centrocampista desidera proporre, molto più rapido e verticale, ma senza abusare dei palloni alti. Un gioco che può essere sostenuto e galvanizzato se c’è il giusto equilibrio. Quello che, a detta di tutti, era stato trovato per oltre 70′ col Brescia e per tutta la durata della gara di Torino.

Non a caso quello che balza agli occhi nelle statistiche di Genoa-Udinese è la quantità di possesso pallone a favore che non si è tradotto in occasioni da gol. Si ricordano due cross di Saponara nel primo tempo per la testa di Kouamè, la rete di Pandev, i due interventi di Musso su Kouamè (prima in uscita, poi l’unica parata del secondo tempo su tiro dell’ivoriano) e il rigore in movimento di Pinamonti, calciato a botta sicura a fine secondo tempo, deviato dalla difesa friulana. Ma in linea generale, Musso ha compiuto un solo intervento in tutta la partita. Radu due, vedendosi infilzato tre volte in maniera del tutto incolpevole.

E il rendimento dei singoli ne ha risentito? In termini statistici si potrebbe dire di “no”, ma il risultato finale ha detto che invece qualcosa è mancato. E probabilmente quel “qualcosa” è un equilibratore di gioco in mezzo al campo. Andreazzoli aveva spiegato che in un certo senso quell’equilibratore di gioco, nel Genoa, poteva essere Lerager, ma ieri tra recuperi in extremis, squalifiche e infortuni la scelta, ad inizio ripresa, è caduta ancora su Radovanovic, costretto poi dalle contingenze ad arretrare al centro della difesa.

Ecco allora che lirnel marasma di cambi e ridimensionamenti tattici, per la seconda gara consecutiva, Schöne risulta l’uomo ad aver corso maggiormente nella rosa genoana (11,4 km) seguito da Pandev, Agudelo, Kouamè e Ghiglione. Il danese rimane anche l’uomo ad aver giocato più palloni (96) e averne recuperati di più (8), finendo per essere in molti casi lo “scacciapensieri” di quel palleggio dal basso che anche ieri è stata una prerogativa del Genoa per iniziare l’azione.

E poco importa se ha completato oltre il 72% dei passaggi, secondo solamente a Zapata (88%) e Romero (93%): senza una spalla che sia votata in modo particolare all’interdizione, come lo era stata Cassata nelle precedenti due uscite, Schöne è tornato a faticare e giocare lontano dalla porta. Quasi mai oltre la linea del centrocampo quando il Genoa era in fase di possesso, merito anche dell’Udinese che chiudeva tutte le possibili linee di passaggio. Schiacciato a ridosso dei centrali in fase di non possesso, come testimoniano le posizioni medie fornite dalla Lega.


LE STATISTICHE DEI SINGOLI GIOCATORI ROSSOBLU 


LE STATISTICHE DI GENOA-UDINESE GENUDI


I NUMERI DEL GENOA 2019/2020 (aggiornati alla 11° giornata)

  • PARTITE GIOCATE: 10
  • VITTORIE: 2 (18%)
  • PAREGGI: 2 (18%)
  • SCONFITTE: 7 (64%)
  • GOL FATTI: 14
  • GOL FATTI/partita: 1,2
  • GOL SUBITI: 26
  • GOL SUBITI/partita: 2,3
  • GOL FATTI IN CASA: 8
  • GOL FATTI IN TRASFERTA: 6
  • GOL SUBITI IN CASA: 9
  • GOL SUBITI IN TRASFERTA: 12
  • GARE A PORTA INVIOLATA: 1
  • PERCENTUALE GARE A PORTA INVIOLATA: 1 su 11 (9%)
  • PUNTI CONQUISTATI: 8
  • MEDIA PUNTI: 0,7 (a partita)
  • VITTORIE IN CASA: 2
  • PAREGGI IN CASA: 1
  • SCONFITTE IN CASA: 3
  • PUNTI IN CASA: 7
  • VITTORIE IN TRASFERTA: 0
  • PAREGGI IN TRASFERTA: 1
  • SCONFITTE IN TRASFERTA: 3
  • PUNTI IN TRASFERTA: 1

I NUMERI DI THIAGO MOTTA DA TECNICO DEL GENOA IN SERIE A

  • PARTITE TOTALI: 3
  • VITTORIE: 1 (33%)
  • PAREGGI: 0 (0%)
  • SCONFITTE: 2 (67%)
  • GARE A PUNTI: 1
  • % GARE A PUNTI: 33%
  • GOL FATTI: 5
  • GOL FATTI/partita: 1,6
  • GOL SUBITI: 6
  • GOL SUBITI/partita: 2
  • GARE A PORTA INVIOLATA: 0
  • PERCENTUALE GARE A PORTA INVIOLATA: 0 su 3 (0%)
  • PUNTI CONQUISTATI: 3
  • MEDIA PUNTI A PARTITA: 1 (a partita)
  • VITTORIE IN CASA: 1
  • PAREGGI IN CASA: 0
  • SCONFITTE IN CASA: 1
  • VITTORIE IN TRASFERTA: 0
  • PAREGGI IN TRASFERTA: 0
  • SCONFITTE IN TRASFERTA: 1