Dopo la vittoria del Bologna contro la Sampdoria nella prima gara della domenica (clicca qui), la domenica di Serie A è proseguita con le tre partite pomeridiane. Il Napoli si ferma ancora e lo fa contro la SPAL, che si appaia al Brescia nei bassifondi della classifica. A Milik risponde Kurtic, Ancelotti perde Malcuit per infortunio e le speranze di vittoria s’infrangono sul palo (di Fabian Ruiz) e i guantoni di Berisha. Il secondo pareggio di giornata va in scena a Torino, dove i granata di Mazzarri conquistano un punto solamente a ripresa inoltrata; il Cagliari passa in vantaggio con Nandez e sfiora a più riprese il raddoppio, confermandosi squadra da battere e quinta forza del campionato. L’unica vittoria è riservata all’Atalanta di Gasperini, che fa settebello contro l’Udinese, rimasta in inferiorità numerica alla mezz’ora prima di venire letteralmente sotterrata dalla tripletta di Muriel, la doppietta di Ilicic, la rete di Pasalic e quella del classe 2002 Hamed Traoré, all’esordio in Serie A.

Alle ore 18 si prosegue con Roma-Milan, sfida che i giallorossi non prendono affatto sotto gamba e, nonostante le assenze e Mancini reinventato mediano, vincono per 2-1 grazie alle reti di Dzeko e Zaniolo. Inutile il momentaneo 1-1 di Theo Hernandez: Pioli non riesce ancora una volta a fare bottino pieno e osserva una classifica già molto deficitaria: i rossoneri sono a tre punti da Brescia e Spal, rispettivamente penultima e terzultima.

Il posticipo serale a chiudere la nona giornata di campionato metteva di fronte Fiorentina e Lazio al Franchi. I biancocelesti passano in vantaggio con Correa dopo una revisione al VAR per sospetta posizione di fuorigioco. Pareggio immediato sull’asse Ribery-Chiesa, con rete del figlio d’arte e assist del francese, un po’ scontento di abbandonare il campo a metà secondo tempo per fare stazioni a Boateng. E nella seconda frazione la spunterà Simone Inzaghi, a ridosso del recupero, grazie alla solita zampata di Ciro Immobile, di testa. Nel finale espulso Ranieri per fallo di mano da rigore. Dagli undici metri sbaglierà Caicedo, neutralizzato da Dragowski.


Harry Potter o Diogene?